Appena Tyler spegne il rombo del motore riesco a sentire il suono di una chitarra prendere vita nel buio che ci circonda. Il cielo stellato illumina sufficientemente, tanto da permettermi di notare il viso di Tyler contorcersi appena vede una figura maschile da lontano. All'inizio non lo riconosco, ma appena si avvicina un po', il caschetto biondo diventa riconoscibile e riesco a capire perché Tyler è così irritato nel vederlo. È Dexter con al suo fianco una ragazza altrettanto bionda. Si avvicina con un ghigno, con una mano appoggiata sul fianco della ragazza che mi sta guardando da capo a piedi.
"- Nuovo giocattolo?" Chiede lei lanciandomi delle occhiate in cagnesco. Un sorriso forzato plastificato in faccia.
"- Oh! Ho capito" metto sù un sorriso ancora più falso di lei. Piego le braccia sotto il petto scrutinandola con attenzione.
"- Cosa?" Si avvicina a me con aria di sfida. Gli occhi rimpiccioliti e il sorriso che assomiglia di più ad una smorfia. Ci cascano sempre...
"- Che tu sei una di quelle" dico con aria ovvia. Posso sentire la sua ostilità appesantire l'aria.
"- Quale?" Il suo tono ora è infastidito. Bingo!
"- Una di quelle ragazze che si sente così piccola e insignificante che deve offendere un altra per sentirsi meglio con se stessa. Una di quelle piccole persone sai?" Mi avvicino anche io a un palmo da lei. Le ragazze come lei non mi fanno paura. Mi guarda negli occhi. Forse misurando quanto sono pazza.
"- Clara andiamo" la incita Dexter. La tira per mano e la porta fuori dalla nostra visuale. Sospiro. Non ho ancora ben capito perché è stata così ostile nei miei confronti. Non l'ho neanche mai vista. Forse Dexter gli avrà parlato male di me. D'altronde me lo aspetto da uno come lui. Guardo Tyler e vedo che mi sta guardando con un aria diversa. Come se vedesse in me una nuova persona. Il che non riesco a capirlo, sono sempre stata altrettanto stronza anche con lui. La macchina di Ron si parcheggia di fronte a noi. Le luci dell auto puntate su Tyler. Lui chiude gli occhi infastidito.
"- Spegni quelle luci del cazzo" come sempre è molto cortese nei confronti di Ron che sembra intenzionato ad irritarlo oggi. Una ragazza mora, con una lunga cascata di ricci esce dalla macchina. Si avvicina a noi con un sorriso a trentadue denti.
"- Ciao Ty" lo saluta con un abbraccio. La saluta anche lui altrettanto calorosamente.
"- Tu devi essere Gwen" si rivolge a me. Sta ancora sorridendo, per fortuna. Forse Ron le avrà parlato bene di me. In fondo gli cucino sempre i pancake che gli piacciono.
"- E tu devi essere Kyla" sorrido. Annuisce facendo ballare la massa di ricci.
"- Tu sei la ragazza che mi ha obbligato a tenere Ron a casa per una settimana." Fa finta di essere incazzata.
"- Non ti lamentare, a me è toccato stare con Tyler" rido. Ride anche lei e guarda Tyler che ha aggrottato le sopracciglia.
"- Guarda che ti sento" mi scompiglia i capelli per dispetto. Lo spingo con una mano sul petto prendendolo di sorpresa. Fa due passi indietro andando a sbattere con un ragazzo che era dietro di lui.
"- Non stare in mezzo alle palle" grugnisce anche se la colpa non è di quel ragazzo. Lui lo ignora, il ché è un bene. Non voglio vedere risse. Lo guardo con sguardo severo e lui alza gli occhi al cielo. Kyla sta ancora ridendo. Adesso capisco perché Ron è innamorato di lei. Il sorriso dolce e la voce soave lo rendono una delle ragazze più belle che io abbia mai visto. Ron ci raggiunge dopo aver parcheggiato la macchina e si porta via Tyler per una "chiacchierata tra uomini". Proprio adesso si devono fare le chiacchierate tra uomini? Maschi...
Io e Kyla ci avviciniamo al falò e ci sediamo sull'erba nella cerchia che si è raccolta intorno. I campi di grano che circondano l'area in cui ci siamo seduti ci nasconde dalla strada anche se il fuoco sarà sicuramente visibile. Comunque la strada non è quasi per niente trafficata, almeno non a quest'ora. Intorno ai campi di grano, a volte anche in mezzo, ci sono tanti mulini di vento di quelli moderni.
Un ragazzo sta suonando la chitarra, seduto anche lui sull'erba e gli altri cantano. Non conosco la canzone perciò vi partecipo solo da spettatore. Delle bottiglie di alcool girano di mano in mano e qualcuno mi allunga una bottiglia di birra. La prendo e la apro.
"- La nuova arrivata perché non canta?" Chiede il ragazzo con la chitarra appena finisce la canzone. Mi guardo intorno. Vedo tutti gli occhi puntati su di me. Ma come fanno a sapere che sono nuova?
"- Ehm...non conosco la canzone che stavate cantando." Dico leggermente in imbarazzo. La pubblica attenzione non è mai stato piacevole per me.
"- Allora dimmi tu che canzone preferisci..." muove una mano nella mia direzione incitandomi a dire il mio nome.
"- Gwen" finisco. "- E grazie, ma non so cantare. Continuate pure, io guarderò soltanto." Cerco di distogliere l'attenzione degli altri da me.
"- Nessuno viene ad una festa per guardare soltanto" insiste. Mi guardano tutti con aspettativa.
"- Taglia corto Anthony. Ha già detto di no." La voce di Tyler dietro le mie spalle mi fa sobbalzare. Invita Kyla a spostarsi e si siede vicino a me.
"- Ho cambiato idea" sorrido. Probabilmente tra 10 secondi mi pentirò di ciò che sto per fare. Non so neanche perché l'ho detto. Ci penso per qualche secondo se ritirarmi o no.
"- Ehm...conosci "Photograph" di Ed Sheeran?" Chiedo riluttante. Spero che mi dica di no.
"- Certo" risponde afferrando subito la chitarra. Speranze infrante! Inizia a suonare le prime note. Gli occhi di tutti puntati su di me. Sorrido nervosa. Inizio a cantare la prima strofa e vedo che nessuno sta ridendo. Continuo così riluttante il resto della canzone fino alla fine. So benissimo di non avere una bella voce, ma comunque sento degli applausi calorosi alla fine della canzone. Spero che il mio viso rosso passi come effetto del fuoco acceso davanti.
"- Non sei andata poi così male per essere una che non sa cantare." Dice Anthony. Probabilmente cerca solo di essere carino, come quelli che mi hanno applaudito. Lo ringrazio e lui passa ad un altra canzone. Gli altri iniziano a cantarlo con lui tornando ad ignorarmi. Tiro un sospiro di sollievo.
"- Hai un talento nascosto" mi prende in giro Tyler. Sorrido e lo spingo con la spalla.
"- Gwen" Giro la testa da dove proviene la voce.
"- Dan" sorrido e mi alzo in piedi per salutarlo. Mi sento un po' in disagio ricordando come l'ho lasciato al bar da solo l'ultima volta. Anche se la colpa non era completamente la mia. Lui mi abbraccia.
"- Mi dispiace per quella sera" cerco di scusarmi con lui.
"- Capisco" si mette le mani nelle tasche dei pantaloni. Saluta con un cenno Tyler e poi si avvicina a parlarmi nell'orecchio.
"- Quel ragazzo con il cappello dice che Carmen ti saluta." Indica con la mano alle sue spalle. Impallidisco all'istante e guardo nella direzione indicata da lui, ma non vedo nessun ragazzo con cappello. In realtà non vedo nessuno e basta.
"- Chi?" Chiedo un po' confusa. Lui si gira e cerca con gli occhi nel buio.
"- Era lì. Aveva un cappellino nero e un giubbotto verde. Era riccioluto, con un po' di barba." Lo descrive. Non mi viene in mente nessuno con questa descrizione, ma del resto lei ha sempre fatto fare il lavoro sporco agli altri. Tyler sta guardando nella stessa direzione. Spero che non abbia sentito la conversazione. Sorrido rassicurante a Dan. Dovrò partire prima di quello che pensavo...
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Hey la gente dì wattpad! Devo gridare al miracolo. Questo è il mio record degli aggiornamenti più veloci. Dov'è la mia medaglia?
Scherzo 🙃 Vorrei poter aggiornare sempre così spesso, ma sappiamo che questo non accadrà. 😂 Che ne pensate della trama di questo libro? Pensate che si svolge troppo lentamente? Avete suggerimenti da darmi in merito? O critiche? Sono aperta a qualsiasi opinione. Ringrazio molto le persone che votano e lasciano un commento, ma ringrazio anche i lettori silenziosi.
Questo è un capitolo un po' di svolta. Fatemi sapere che ne pensate e se vi piace cliccate come sempre la stella ✨
Kiss Kiss
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Guidami all'inferno (#Wattys2016)
RomanceUna ragazza fiera, diffidente e con un sarcasmo disarmante. Non è abituata ad avere qualcuno che si prende cura di lei. Ormai è da anni che si deve arrangiare da sola, ma poi arriva lui. La sfida, la mette alla prova, ma soprattutto è sempre lì qua...