CAPITOLO 4

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Erano in viaggio nel vecchio furgoncino di Troy.
Ovviamente meta ancora sconosciuta, visto che Roland ama tenersi le informazioni per se, giustamente.
A guidare era proprio il vampiro.
Hanna era seduta davanti con lui, piuttosto annoiata.
Continuava ad affilare i suoi pugnali producendo suoni striduli ed irritanti.
-La vuoi smettere!- le urló esasperato Troy già infastidito dal lasciare guidare ad altri il suo prezioso tesoro.
Hanna sbuffó e ripose i pugnali nelle apposite tasche del suo cinturone.
-Roland doooove, stiaaaamo, andaaaando?- si rivolse così al vampiro parlando lenta e scandendo le parole.
-Che stai facendo?- rispose lui.
-Evidentemente sei duro di comprendonio!- gli rispose stufa.
-No emh... penso ti stia ignorando di proposito- le rispose Troy prendendola in giro.
-Roland- chiamò James
-Dove stiamo andando?- chiese fermo pretendendo una risposta.

-Siete buoni solo a lamemtarvi.
Se solo apriste gli occhi capireste...- rispose il padre.

In quel momento sulla strada comparve un cartellone che diceva: WELCOME TO LAS VEGAS.

-Las Vegas?!- esclamarono felici all'unisono.
Sulla strada in lontananza si intravedeva una limousine nera mentre quel catorcio continuava a traballare.
-Frena!- ordinó James a Roland che frenò subito.
-Che succede?- chiesero.
-Non entreró in quel posto con questo affare!- disse indicando il veicolo di Troy.
-Hey! Non é un affare!- ribatté offeso Troy accarezzando il suo "bolide".
James girò gli occhi e scese veloce dal veicolo.
Il confine non era molto affollato ma una volta entrati nella città del lusso e del divertimento non sarebbe stato lo stesso.

Si mise al centro della strada e la limousine si dovette fermare.
L'autista suonó il clacson forte e più volte per farlo muovere ma James non si smuoveva di un centimetro.
-Hey!- urlava -Spostati!-
Ma James rimaneva lì a pugni serrati con il suo solito ghigno da spavaldo.
Tra imprecazioni l'uomo scese dall'auto.
Era basso e molto più che paffuto, ed era ancora più impacciato con quella divisa elegante e stretta.
-Amico! Ti vuoi muovere!?- disse sollecitandolo a spostarsi.
-Guarda che se non ti sposti ti metto sotto!- lo minacciò e gli si avvicinò.
Allora i canini da vampiro e il fluido nero comparvero e il poveretto corse via lasciando cadere il cappello nero da autista e nascondendosi nella nuvola di polvere prodotta dalla corsa.
James non poté fare a meno di ridere a quella scena.
Intanto i Vigilanti erano scesi dal furgone per assistere e mentre Hanna e Roland guardavano James con occhi accusatori e di rimprovero, Troy non la smetteva di ridere assieme a James.
-Se tu rifacessi questo giochetto alle olimpiadi di corsa con lui, quel tipo vincerebbe di sicuro!- esclamó Jimmy.
Hanna alzó gli occhi al cielo in segno di rassegnazione.
Roland aprí lo sportello della limousine e si sedette al volante mentre di dietro...

I tre aprirono gli sportelli, Hanna e Troy da un lato e James dall'altro ma al suo interno trovarono due persone avvinghiate l'una all'altra.
-Emh, emh- fece James schiarendosi la voce, chiaramente per attirare l'attenzione dei due.
Loro smisero di limonare bloccandosi di colpo.
L'uomo era vestito con uno smoking nero ma la camicia era del tutto aperta e la cravatta pendeva dal tettuccio apribile.
La ragazza aveva un buffo vestito rosa, un rosa davvero shocking.
I capelli biondi erano sparati per tutte le angolazioni possibili e dal naso in giù, per tutto il viso, era macchiata di rossetto rosso.
-L-leviamo il disturbo?- chiese titubante l'uomo alla vista dei tre.
-Sarà meglio- concordò Roland voltantosi e mostrando loro il suo volto da creatura della notte.
I due seguirono a ruota l'automobilista urlando e strillando.
I Vigilanti si accomodarono nel loro bel nuovo automezzo.
-Dai...- disse James incitando il padre a ridere - Lo so che stai morendo dalla voglia di ridere!-
Roland fece un sorriso appena accennato.
- Ma non c'è gusto con te Roland!- lo occusó Troy.
- Cosa?!- chiesero i vampiri.
-Io ho sorriso- disse Roland.
-Si ha ragione.
Hai assistito ad un raro evento.
Ritieniti fortunato - concordò James difendendo il padre.
-Vampiri...- sospiró l'arciere.
-Ora tenetevi forte, destinazione Las Vegas!-
Roland ingranó la marcia e puntó i piedi sull'acceleratore.

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Las Vegas di notte é ancora più bella.
Le luci colorate regnano sovrane nella
notte scura, schiarendola.
Grandi insegne si impongono ai lati delle strade e c'è vita in ogni dove.
James aprí il tettuccio della limousine e uscí fuori inalando l'aria fresca.
Si sentiva il brio della vita respirando in quel luogo.
I suoi capelli biondi erano mossi dal vento. Si stava davvero bene.
Chiuse gli occhi e divenne leggero portando le braccia verso l'alto e liberandosi in un grido.

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-Okay siamo arrivati- annunció Roland.
Il vampiro parcheggió inanzi ad un enorme casinó coronato da un insegna brillante: MORGANA.

-Vuoi dire che la strega si nasconde qui?!- chiese Hanna.

-Nasconde?! Se si nascondesse non metterebbe un' insegna con il suo nome a caratteri cubitali in cima ad un casinó- spiegò Roland.
-É la proprietaria- concluse Troy.

-Wow...- sospiró James.
All'interno del casinò centinaia di persone erano radunate intorno alle slot-machine, ai tavoli da biliardo e da poker. Non c'era un forte odore di alcool e di fumo stranamente.
Anzi non ce n'era nemmeno una piccola traccia.
La musica rimbombava tra le mura del luogo e ballerine si scatenavano in pista tra i clienti.
I Vigilanti tentavano di scovare Morgana.
-Non scomodiamoci a cercarla, sarà lei a farsi viva, sa già di sicuro che siamo qui- disse Roland.

-Aspettate! Vampiri e streghe?!
Voglio dire, state scherzando?! Possiamo fidarci?- esclamó James.
-Tranquillo é un'amica!- lo rassicuró Troy.
-La conosci?!- continuó incredulo.
In quell'istante le tende rosse di un palcoscenico si ritrassero e da una polvere scintillante e color porpora uscí una ragazza.
Una bellissima ragazza alta e dai capelli scuri come il carbone. Di contro la sua pelle era bianca come il latte. Indossava un costume sulle sfumature del blu, completo di giacca da mago e cilindro.
-Salve Las Vegas!- esclamó la donna.
E dal fondo del palco si alzó un boato di applausi e grida di eccitazione.
-Siete pronti per rimanere senza parole?!- continuó eccitando il suo pubblico ancora di più.
-Per iniziare che ne dite di scaldare un pó gli animi?-
I suoi occhi divennero completamente bianchi e il palco prese fuoco.
Alcuni degli spettatori, per la prima volta al casinò MORGANA, si spaventarono ma altri esplosero soltanto in un boato di applausi.
-Forse é troppo che dite?-
Allora dai fondi della sala degli estintori volarono fino al palco e con un movimento delle dita la schiuma ricoprì il palco e spense le fiamme.
-Ma... non vorremo lasciar così sporco?!-
Batté le mani e al suo fianco comparve un gracile ragazzo con una ramazza in mano, pronto a pulire.
-Spettacolare!- urlavano gli spettatori.
E fiori cominciarono a cadere ai suoi piedi e in un suo solo sguardo questi si trasformarono in un vortice di petali.
E lei scomparve.
Mentre gli applausi continuavano i Vigilanti raggiunsero il backstage e colsero Morgana nell'atto di riapparire proprio davanti ai loro occhi.
Stare vicino a una strega non faceva stare bene James.
Non era mai andato d'accordo con le streghe come tutti i vampiri e ora usciva fuori che suo padre conosceva la grande Morgana.
Quando li vide Morgana fu entusiasta e ancor di più quando vide Troy.
-Cucciolo!- esclamó felice Morgana saltando al collo dell'arciere.
Lo baciò e lui contraccambió il bacio con molta convinzione.
-Cucciolo?!- chiese James.
Staccatasi da Troy, Morgana si rivolse a James 
-Oh tu devi essere James, il figlio di Roland e Beatrice.
Conoscevo tua madre, era una grande donna prima che... -

"Prima che Eric rovinasse tutto" pensò James.
-Sai, l'anello che porti al dito é un mio regalo. É l'esatta copia di quello che tua madre portava.
Piacere di conoscerti, io sono Morgana-
James fu colto dall'impulso di guardare l'anello che indossava e per distogliere i pensieri cambiò rapidamente discorso.

-Voi state ins...- James non aveva neanche il coraggio di dire insieme.
-Si- concluse Morgana.
-Ma la Regina della Magia non può dedicare tutto il suo tempo ad una relazione, come anche Troy che é un Vigilante.
Ma il nostro amore é autentico come un quello di Hanna e Jimmy...- disse voltandosi verso Hanna che si incupì un poco.
-... o come quello tra te e Megan- concluse fissando intensamente James.
Morgana riusciva persino a tenere testa allo sguardo di James e questo lo irritava.
Ma era ora di sapere cosa stesse succedendo a Megan.

-Morgana- la chiamò Roland
-Devi aiutarci- continuó.
-Alcune settimane fa sono comparsi alcuni tatuaggi su di noi.
Speravamo che tu potessi dirci che cosa significhino-
I Vigilanti mostrarono i loro tatuaggi mentre James bolliva di rabbia di nuovo.
-Ragazzi, questo é...-
La strega analizzava con occhio attento quei segni impressi sulle loro pelli.

-É?- la incalzò James.

-Un incantesimo-

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora