CAPITOLO 35

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Troy

-Non se ne parla!- esclamó Roland in tono definitivo.

Gli avevo presentato Clark e la sua reazione era stata subito negativa.

-Non possiamo prenderci la responsabilità di questo ragazzino! Dio, Troy! Questa é una guerra, non un grazioso picnic!- continuò esasperato.

-Hey, io so difendermi!- sboccó Clark.
-Non direi proprio! Fidati!- continuò Roland.
-Ah sí?! Io...io...- cominció lui è il suo anello cominciò a brillare ma subito lo fermai.
-Non devi dimostrare niente a nessuno!- gli assicurai.
Clark mi sorrise e la Pietra tornó a dormire.
-Clark ha bisogno di una famiglia!
E io ho intenzione di esserlo! Con o senza di voi, perciò...
Se non accettate lui, non accettate me!- dissi all'intero gruppo.
-Che vuoi dire con questo?!- chiese Eric.
-Se lui se ne va me ne vado anch'io, lascio i Vigilanti!-

Roland sgranó gli occhi e il resto della squadra rimase di stucco.
-Perché ti dai tutta questa pena per un ragazzino?!- esclamò Roland.
-Non sono tenuto a dirtelo.
Non c'è bisogno che vi dica che avete bisogno di me, perció ora la scelta tocca a voi!- conclusi incrociando le braccia al petto.

Ci fu un momento di silenzio poi Jimmy prese parola.
-Beh, a me sta simpatico quel ragazzino!- disse avanzando verso di me.
-E poi, Troy é il mio migliore amico.
Io sto con lui!- concluse rivolgendosi alla squadra e mettendosi alla mia destra.

Roland sicuramente si aspettava una cosa del genere da Jimmy, ma non avrebbe mai preveduto quello che accadde subito dopo.
-Scusa Roland, ma anche se ogni singola molecola del mio corpo mi suggerisce il contrario, non posso lasciare questi incoscienti da soli!-
Detto questo venne anche lei nel nostro gruppo.

Roland ebbe bisogno di qualche secondo per riprendersi dallo shock: la cacciatrice l'aveva sempre pensata al suo stesso modo e averla contro ora era quasi impensabile.
Eppure era accaduto.

Erano due contro uno.
Guardammo tutti Eric: ora spettava a lui decidere.

-Io...- cominciò il vampiro.
-Credo che rimarrò fedele a mio padre. Non ho niente contro di te... Emh...-
-Clark...- gli suggerí il bambino.
-Giusto. Non ho niente contro di te Clark, ma questo non é un gioco.
Ti farai solo del male seguendoci. Credimi é meglio per te se ci stai alla larga!-

Il sorriso sulla faccia di Clark si spense.
Ora erano in parità, due -Hanna e Jimmy- contro due -Eric e Roland-.
In quel momento peró discesero dal cielo due figure alate.
-Megan!- esclamai raggiante.

Megan atterró davanti a noi è un attimo dopo le sue ali scomparvero.
In giro non c'era un'anima dopo il falso incendio perciò, via libera.
-Salve eh! Ci sono anch'io!- sbuffò James chiudendo le sue inquietanti ali da pipistrello.

-Chi é che dovrebbe starci alla larga?- chiese lei guardando Eric.
Lui indicó in giù verso Clark.
-Megan, James, lui é Clark il possessore della Pietra di Danel!- dissi io volgendo la loro attenzione su di lui.
Clark aveva gli occhioni verdi sgranati e la bocca aperta.
-Rischi di ingoiare qualche insetto!- gli susurrai dandogli un colpetto.
Lui subito si riprese con la mascella sicuramente dolorante.
-T-tu...- balbettò indicandola.
Megan rise.
-Tranquillo! Noi siamo i buoni!
Tu credi negli Angeli?- gli chiese inginocchiandosi a lui per guardarlo meglio.
-Sí... Ecco... Anch'io sono un Angelo se non lo avessi notato!- brontolò James.
Ma Clark era ancora incantato su Megan.
-Sí ma che importa giusto?
Io ci rinuncio!- continuò grattandosi la nuca.

-Lascia perdere Roland, é solo un brontolone!- disse stropicciandogli i capelli neri e già spettinati.
-C-che?! Vuoi dire che posso restare?!- balbettò ancora più forte Clark.
-Sí!- gli rispose sorridendo.
-Megan!- sboccó Roland.
-Roland, d'ora in avanti Clark farà parte della nostra famiglia. Sarà sotto la custodia di Troy e si impegnerà per il bene della squadra, non é cosí James?- domandó Megan al suo ragazzo.
-Certamente! Basta che non debba cambiare pannolini!- esclamó.
-Io no non porto il pannolino da almeno sette anni!
Con chi credi di parlare!- sboccó il piccoletto.
-Perfetto! Mi piace il suo carattere! Noi due andremo d'amore e d'accordo! Basta che non ti avvicini quando ho fame!- esclamò James.
-Okay Clark, é deciso.
Sei ufficialmente un Vigilante!- concluse Megan e nessuno ebbe il coraggio di contrastarla.

                       ********

"Beata sia Lydia, ovunque si trovi in questo momento!" pensai quando la mappa, mentre stavamo rifoccilandoci di pizza in un locale semi vuoto, ci mostró anche l'ultimo punto da raggiungere: Yellowknife Canada.
"Quelli sono territori del nord.
Lí si che il freddo sarà pungente!" pensai.
Megan aveva saggiamente proposto di acquistare scarpe e indumenti più pesanti, cosí dopo aver fatto shopping -la cosa più noiosa del mondo- ci incamminammo verso il nostro veicolo.
-Senti Troy...- mi chiamó Clark.
-Dimmi-
-Quando prima James ha detto di stargli lontano quando ha fame, a cosa si riferiva?-
"Oh cavolo, come glielo spiego?!"
-Vedi Clark... James non é un tipo normale lui é un...-
-Un Angelo! Sí l'ho visto, anche se era molto diverso da Megan!- esclamó interrompendomi.
-Ecco sí, questa é un'ultima aggiunta...
Ma James in primis é un vampiro-
-Che cosa?! Vuoi scherzare?!- sboccó il bambinetto.
-Fammi capire, non ti meravigli degli Angeli della Morte e ti meravigli dei vampiri?!- gli risposi ironico.
-Angeli della Morte?!- esclamò turbato.
"Stupido!" mi dissi schiaffeggiandomi la fronte da solo.
-Non ti avevo detto questo particolare?- gli chiesi ridendo nervoso già sapendo la risposta.
-Proprio no- rispose Clark incrociando le braccia al petto.
-Quegli mossa, l'ho inventata io!- esclamai.
-Comunque sí, loro sono Angeli, ma al servizio di Lucifero- cominciai a spiegargli ma subito mi bloccó.
-Quel Lucifero?!-
-Quanti Lucifero conosci?!- sboccai.
-E poi, se continui ad interrompermi non ci capirai mai niente! Credimi a stento tengo il passo io!-
-Okay, scusa. Continua!-

-Come stavo dicendo, sono Angeli della Morte. Megan é la figlia di Lucifero...-
-Lei?!- sboccó incredulo indicandola.
-Ma sembra cosí dolce! Come può essere figlia del Diavolo?!- continuò indignato.
-Che ti avevo detto sul fatto di interrompermi?!- sboccai.
Clark si zittí.
-SÍ, MEGAN O AZRAEL (DECIDI TU COME CHIAMARLA) É LA FIGLIA DEL DIAVOLO! MA NON É CATTIVA, ANZI LEI É L'UNICA CHE CI POSSA SALVARE. LEI POSSIEDE LA PIETRA DELL'ANGELO AZRAEL, QUELLA DELLA RESURREZIONE! MENTRE MEGAN É NATA CON POTERI SPECIALI DA ANGELO, JAMES É STATO MALEDETTO DA LUCIFERO IN PERSONA QUANDO SIAMO SCESI NEL SUO REGNO PER RIPRENDERLA DOPO ESSERE STATA TRASCINATA LÍ SOTTO DALLA MANO DI SUO PADRE!- dissi a un tono di voce abbastanza alto.
Anzi stavo praticamente urlando.
Clark mi guardava come per dire "Amico, non c'è bisogno di strillare nel bel mezzo della strada!"
-Storia complicata, ho capito- concluse Clark.
-Vediamo...- disse puntando il dito contro Roland.
-Lui che cos'è?- chiese.
-Vampiro!- gli risposi.
-É il padre di James ed Eric!- aggiunsi.
-Perció anche Eric é un vampiro- concluse Clark.
Io annuí.
Subito dopo Clark puntó il dito su Hanna.
-Lei, invece?- chiese.
-Lei é una cacciatrice!- gli risposi.
-In che senso cacciatrice?- mi domandò.
-Nel senso che, se ti prende di mira, non c'è posto in cui tu possa nasconderti, lei ti troverà e ti ucciderà!- 
-Notevole!- osservò lui.
-E lui invece?- disse indicando Jimmy.
-Prima diceva di essere il tuo migliore amico!- notó.
-É così infatti!
Lui é il Principe dei Licantropi- risposi.
Clark soffocò un WOW.
-Sembra un buffone ma in realtà...-
-In realtà cosa?- mi domandó.
-In realtà sono piuttosto sicuro che sia il più pericoloso qui...-
Ormai eravamo quasi arrivati in all'auto.

-E tu?- mi chiese.
-Io cosa?-
-In questa squadra sono tutti letali!
Tu che cosa sei?- continuó.
-Io... Sono soltanto un essere umano ben allenato!- conclusi.
-No c'è molto di più...
Altrimenti non saresti qui...- insistette squadrandomi.
Quel bambino poteva essere alto un metro e cinquanta ma sapeva osservare a fondo, oltre la superficie.
-Io...-
Stavo per confessargli tutto quando la mia bella limousine saltó in aria scaraventando i ragazzi in aria.

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora