CAPITOLO 49

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Megan

I Vigilanti erano rimasti immobili ma con i muscoli ancora tesi e pulsanti.
Erano cosí abituati a lottare per rimanere vivi che né il corpo né la mente si erano ancora resi conto di avercela fatta.
La missione era stata portata a termine con successo.
A un prezzo fatale, ma almeno il mondo non sarebbe stato inghiottito dall'esercito di Lucifero.
Nessuno fiató in quegli attimi.
Ognuno di loro fissava il vuoto pensando a cosa la guerra gli avesse portato via.
La guerra cambia le persone, gli ruba una parte di anima, forse la migliore, e ti affila i sensi.
Come per un vampiro, ti amplifica i sentimenti.
Durante la guerra ti aggrappi ad ogni attimo di felicità, che seppur banale, acquista importanza in mezzo ad un'esistenza dolorosa.

Avremmo avuto la forza di raccogliere i frammenti dei nostri cuori infranti?
Di dormire la notte?
Di non svegliarci in preda agli incubi?
"Non lo so" pensai.

Il futuro cosa ci avrebbe riservato?
L'ignoto fa paura, ti terrorizza e ti paralizza i polmoni.

Improvvisamente James, si alzó da terra e mi prese la mano, attirando su di sé gli sguardi dei nostri amici.
-Ragazzi...- inizió.
-Su con il morale!- esclamó.
-Clark starà ridendo di noi da lassú!
Portiamo avanti il nostro lavoro.
Proteggiamo chi non può proteggersi da solo!
Facciamo sì che Clark non sia morto in vano!
Onoriamo la sua morte!
Continuare a vivere é il modo migliore per farlo!-

Le parole del vampiro colpirono i cuori di ognuno di noi, e motivarono gli animi.
Semplicemente perché erano vere.
-Abbiamo vinto, abbiamo reso l'impossibile possibile!- esclamai prendendo parola.
-E l'abbiamo fatto tutti insieme!
Perché siamo molto di piú che una squadra, siamo una famiglia.
E Clark lo sapeva.
Lo ha visto e sentito, per questo penso che James abbia ragione.
Dobbiamo onorare la sua memoria continuando a lottare!- continuai.

"Che strana sensazione..." pensavo mentre parlavo.
Qualcosa di nuovo, che non avevo mai provato!

-Finché i Vigilanti esisteranno, la Terra non dovrà temere l'oscurità!- esclamai riempendomi di adrenalina.
Allora sentí come se tutto ció che c'era di rotto nel mio animo si fosse riparato, nello stesso modo in cui due muscoli recisi si riallacciano tra loro.
Sentivo finalmente che anche se ci sarebbero stati ostacoli, ci saremmo riusciti a sanare il mondo.
Avevo davanti a me la cura che alla nostra realtà serviva: un gruppo di eroi.
Gente comune, come tutti, ma che ha saputo diventare speciale crescendo e imparando nei momenti difficili.
Perché in fondo in ognuno di noi si nasconde un eroe.
Basta scoprire le proprie qualità, il proprio potere, e metterlo al servizio degli altri.
Chiunque può essere un Vigilante, basta scegliere di esserlo.
Sí, credevo in loro e credevo in me.

Non importa a cosa gli altri dicevano che io fossi destinata, il mio posto era al loro fianco, lontano dalle fiamme dell'Inferno.
A tutti é consentita una scelta è io avevo scelto di essere la Salvatrice.
Avevo scelto di stare dalla parte di chi lotta per l'amore e non per il potere.

Ero cosí assorta in quei pensieri da non accorgermi che i miei amici mi guardava ad occhi sbarrati.
-Che vi prende?- chiesi turbata.
James si scosse.
-Megan...- sussurró il vampiro con aria incredula.
-Cosa?- chiesi.
-Le tue ali!- esclamó indicando alle mie spalle.
Ruotai la testa nera direzione in cui indicava: due ali, splendenti, bellissime.

-Sono bianche!- esclamó Roland.

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora