CAPITOLO 32

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James

-Vuoi dire che io ho staccato la testa a quel tipo?!-

Megan aveva dato fuoco al cadavere di Zayn per cancellare ogni eventuale collegamento a qualcuno di noi, ma di sicuro la polizia sarebbe arrivata da lì a breve comunque.
Perciò sparimmo il più velocemente possibile.
La mappa, come promesso da Lydia, ci mostró il prossimo luogo da raggiungere: Rapid City, South Dakota.

I ragazzi continuavano a raccontarmi di come io abbia ucciso Zayn.
Megan era la più sotto shock.

-Cioé, non é che non sia una cosa da me squarciare le gole altrui, ma almeno vorrei ricordarmene!-

Seriamente. Non ricordavo nulla.
Il vuoto più assoluto.

-Tu, gli sei saltato addosso, gli hai succhiato tutto il sangue che aveva in corpo riducendolo a una prugna rinsecchita, in più gli hai staccato la testa e se Jimmy non ti avesse fermato avresti fatto lo stesso con Megan, la tua ragazza! Come fai a non ricordare niente di tutto questo!- sbraitó Hanna difendendo la sua migliore amica.
La ammiro per la caparbietà con cui protegge i suoi compagni, soprattutto Megan, ma ammiravo di meno il tono di sfiducia nella sua voce nei miei confronti.
-Sul serio! I miei ricordi si interrompono a quando Zayn ha... tirato in ballo il fatto del sacrificio...-

-Già, a proposito, cosa abbiamo intenzione di fare con questo famigerato sacrificio?!- chiese Troy.
-Secondo me Zayn stava bluffando!- rispose Hanna.
-Intimidire i nemici é il primo passo per la vittoria!- continuò.
-No, non credo che stesse recitando.
Io queste cose le capisco al volo.
Poi quel tipo era un codardo, non avrebbe mai detto qualcosa che avrebbe potuto farci arrabbiare senza che sia vero!- contrabbatté Troy.
-Non importa, state tranquilli- disse Megan prendendo parola.
-Se qualcosa del genere dovrà essere realmente necessaria per richiudere il velo tra i nostri mondi, mi sacrificheró io!- annunciò.

-Cosa mi tocca sentire...- borbottai.

Ormai eravamo arrivati al confine tra Wyoming e South Dakota.

-Troy ferma la macchina- gli chiesi cercando di mantenere la calma.

-Emh, non posso James sono sulla superstrada, non ci sono parcheggi!-

Dovevo parlare con Megan, in privato, e se l'auto non si poteva fermare...

-Okay, faró a modo mio!-
-Tu seguimi!- dissi a Megan un attimo prima di aprire lo sportello proprio affianco a me e buttarmi fuori dalla vettura in movimento.
Ah, già! Dovevo evocare le ali per poter volare, perciò in un millisecondo pronunciai -ALI!- prima di sfracellarmi sull'asfalto.
Subito mi innalzai in volo e sperai che Megan avesse fatto lo stesso.
Infatti, appena mi voltai, Megan comparve dietro di me.
"Agile" pensai.
"Dopotutto possedeva quelle ali da molto più tempo di me!"

-Brutto incosciente! Sei impazzito!- mi urlò in faccia.

Impazzito io?! Impazzita sarai tu!- sboccai.

Sotto di noi, file di auto sfrecciavano lasciando strisce di luci colorate nella notte.

Anche Troy aveva continuato a correre sulla superstrada.
Lo avremmo di sicuro ritrovato, ora la nostra stupida missione non mi interessava affatto.
Megan si era zittita e voleva ascoltare il resto.

-Mi dai sui nervi! Come fai a dire certe cose con una semplicità simile!-

-James io...- iniziò capendo dove volevo finire a parare, ma la bloccai subito.
-No, James niente!- sboccai.

-La tua vita non é qualcosa di cosí insignificante!
Non puoi dire "mi sacrificheró io" con una voce cosí fastidiosamente tranquilla!-
Megan aveva un' espressione dura, ma gli occhi gonfi di lacrime.
-Sai cosa... sei solo un egoista!-
-Co...Come?!- sboccó lei.
-Oh quella voce arrabbiata non mi intimorisce Megan, non a me!
Tu sai che io ho ragione: tu sei un egoista!-

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora