CAPITOLO 22

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Megan

Eccomi di nuovo al centro di una tavola rotonda circondata dai miei fedeli cavalieri.
Sembravamo tornati indietro nel tempo, a prima che Iron mi rapisse e a quando ancora non sapevo utilizzare i miei poteri poiché non ricordavo ancora di essere la progenie di Lucifero.
Sembrava che fossero passati anni invece era accaduto solo pochi mesi prima.
Nonostante il poco tempo trascorso in mia assenza bastava osservare la squadra per carpire gli stati d'animo di ognuno.
Erano tutti più stanchi dopo la guerra, mentalmente e fisicamente.
Forse questa guerra non é ancora terminata, perché persiste nei nostri incubi quando scende la notte.
E mi chiedo, guardandoli radunati e allarmati intorno a me, se finirà mai.
Ma ora avevamo questioni più importanti da affrontare.
"Jimmy é tornato dal Regno dei Morti"
Riflettevo sulle possibili spiegazioni.
-Come ha fatto?- chiese freddamente Roland, che stava riprendendo il controllo delle sue emozioni, tornando ad essere il vampiro tutto d'un pezzo di sempre.
Tutti si rivolgevano a me, quella con il peso e l'onore di essere la leader.
Ma in quel caso non sapevo davvero cosa fosse accaduto.

-Sinceramente... non lo so- dissi sospirando pesantemente.
Negli occhi dei Vigilanti uno sguardo non proprio speranzoso si accese.
-Oh forse, quando ho usato la gemma del Destino ho fatto tornare indietro Jimmy involontariamente!-
-No, non penso...- affermó Morgana.
-Sai usare fin troppo bene quella gemma Megan-
-Morgana, hai qualche idea?-
-É stata Sarah a trovare Jimmy questa mattina, e le ho chiesto di consultare i testi antichi e cercare qualcosa su strani turbinii di neve-
-E allora?- chiese James.
-E allora- ribadí lei -Ha scoperto qualcosa. Non vi é apparso strano che abbia nevicato? É pur vero che la stagione invernale é alle porte, ma siamo ancora in autunno, qui arrivano ancora uomini in bermuda! Qualcosa o qualcuno ha fatto nevicare amici miei!-
-Non può essere stato un forte cambiamento di clima? Qualcosa che non abbia a che fare con il nostro mondo per una volta?- chiese James.

Morgana guardó James con un espressione che gridava
"Che domande fai?!"

-Cosa ha scoperto?- chiesi.

-Gli antichi testi narrano della leggenda di una strega dai poteri di ghiaccio, molto potente, conosciuta con il nome di Glafira.
Si dice che vivesse nel luogo più freddo del pianeta: l'Antartide!-
-Viveva?- chiese Troy con tono dubbioso.
-Le streghe possono vivere a lungo, secoli! Ma non sono immortali-
-Quindi é morta? Come é possibile allora che sia stata lei a riportare Jimmy in vita?- chiese Roland.
-Non é stata lei- affermó infatti Morgana.
-Le streghe hanno un bisogno naturale, biologico di trasferire le loro conoscenze, perciò hanno bisogno di un erede. La mia erede ad esempio é Sarah, in mancanza di un mio figlio di sangue- continuó.
"Se non é stata Glafira, allora..."
-Il figlio!- esclamó Eric.
-Oh figlia!- continuó Hanna.
-Ovviamente- preciso il vampiro.

-Potrebbe essere possibile?- chiesi a Morgana sporgendomi sul tavolo verso di lei.
-Si! O come nel mio caso, se non ha avuto figlio, un allievo- concluse.

-La nostra missione quindi qual'è ora Megan?- chiese Roland.
-Dobbiamo trovare l'erede di Glafira e capire come ha fatto a riportare in vita Jimmy, e soprattutto... perché!-

Hanna e Jimmy finalmente ci raggiunsero.
Stavano già urlando l'uno contro l'altro, come al solito.
Quando videro le nostre facce serie però, si ricomposero subito.
Presero posto entrambi alla nostra seduta e aggiornammo rapidamente la coppia.
-Okay. Jimmy il minimo indizio su dove si possa trovare l'erede?- chiese Hanna al principe guardandolo con estrema fiducia.
Jimmy sembrò concentrarsi per cercare di ricordare anche il più insignificante dei dettagli.
-Mi dispiace, ma non ricordo-
"Non posso di certo io, che ho perso la memoria per un periodo infinito di tempo, biasimarlo o accusarlo di qualcosa"
-Ok, capiremo qual...- iniziai ma subito Jimmy mi interruppe dicendo
-A parte, una sensazione-
-Che sensazione?- chiese James.
-Mentre venivo trascinato via da quel turbine, ho sentito uno strano odore di crema solare-
-Cosa?!- chiese Hanna.
-So che é strano!- rispose lui.
-Piú che strano!- precisó James
-Insomma... Perché avresti dovuto avvertire quell'odore in mezzo alla neve!- continuó.
-Hey! Questo naso non mente!- contrabbatté il licantropo indicandosi il naso.
-Ho sentito odore di crema solare e non solo, ho avuto tipo dei flash, ma molto confusi: ho visto dei cavalcatori di onde-
-Vuoi dire surfisti?- domandó Troy confuso.
-Si, quella cosa lí!- annunciò sottolineando la parola azzeccata trovata da Troy: surfisti.
Probabilmente Jimmy non si era mai allontanato dal suo clan perciò non aveva mai visto dei ragazzi surfare.
-Surf? Quindi spiaggia, mare?- ragionava Hanna.
-É un inizio ma da dove cominciare? Ci sono spiagge ovunque!-
-In realtà- si intromise Troy -Solo una spiaggia é estremamente popolata in questo periodo dell'anno-
-Mavericks, California del Sud!-annunciò fiero.
-Le onde possono sfiorare i 30 metri! Gente da tutto il mondo sfida la morte cavalcandole!-
-E tu come fai a sapere tutte queste cose?- gli chiesi.
-Semplice! Perché quando non sono un Vigilante, mi dedico agli sport estremi! E credetemi, in quel luogo il surf lo é!-
-Tu che fai sport estremi?! Non ne avevamo mai parlato prima!- sboccó Morgana rivolgendosi al suo ragazzo.
-Ah em... già! Mi era sfuggito...- balbettava Troy.
"Wow! Sconcertante! Il nostro Thor intimorito?"
-Essere un Vigilante non é già qualcosa di estremamente pericoloso?!- insisteva Morgana.
-Potremmo parlarne più t...- continuava lui.
Ma misi fine a quella scenetta immediatamente.
-Okay Troy, non indagheró oltre, ci penserà Morgana a farlo- annunciai e la strega incrociò le braccia al petto guardando guardigna l'arciere.
-Comunque sia, quanto ci vorrà per raggiungere Mavericks?- gli chiesi.
-Siamo nell'entroterra e dobbiamo raggiungere l'Oceano perciò... 10/12 ore all'incirca-
-Ok fate i bagagli Vigilanti si parte!-
-Ah! Troy hai ancora il tuo furgoncino?- gli chiesi.
Ma l'arciere fece una smorfia sofferente e lanció uno sguardo accusatorio a James.
Il vampiro rise dicendo -Vedrai-

-Va bene Anderson. Ora... Sbrighiamoci!- ordinai sciogliendo infine la seduta.

I Vigilanti tornarono nei loro alloggi per raccattare il più possibile: le loro armi, vestiti, cibo...
Nel giro di un ora, eravamo tutti pronti ad andare.
Hanna e Jimmy arrivarono per primi: Hanna portava la sua scure come un tracolla dietro la schiena, mentre Jimmy si era messo dei vestiti puliti e asciutti e aveva preparato un borsone pieno di hamburger e dell'altra carne cruda.
"Cibo da licantropi"
Roland mi sfrecció davanti e non riuscì a capire molto di ciò che aveva deciso di portare con se.
James era appena arrivato e a quanto diceva, Troy stava ricontrollando il motore del nostro sconosciuto veicolo.
-Siete tutti pronti?- domandai.
Tutti annuirono.
-Ok. Possiamo andare.-
Alle mie spalle scese gli ultimi gradini anche Eric, di cui mi ero completamente dimenticata.
Eric non disse niente, passó silenzioso davanti al gruppo e raggiunse.  
C'era un silenzio imbarazzante.
I ragazzi lo seguirono, e caricarono sul mezzo zaini e borse.

Restammo io e James.
-Non dire niente- gli dissi.

Stavamo per lasciare il casinò quando Morgana ci chiamò a gran voce.
-Ragazzi!-
-Dove avete intenzione di andare con quelle ali così appariscenti?-
-Non possiamo mica tagliarcele...- dissi io.
-Tagliarle no, ma nasconderle con un incantesimo si-
Alcune parole magiche e Bom! ali scomparse.
-Ma come?..- chiesimo stupefatti.
-Non sono scomparse per sempre, quando vi serviranno basta... chiamarle, e loro appariranno!-
-Oh, é più di quanto sperassimo. Grazie Morgana!- esclamó James.
-Grazie- le dissi anch'io.
Un ultimo saluto e anche noi ci lasciammo alle spalle il casinó.

Un suono di clacson ed ecco apparire una lucente limousine nera.
-Sarebbe questo il sostituto del vecchio furgoncino di Troy?!- chiesi entusiasta.
-Mi piace!- esclamai.
-Hey!- urló Troy abbassando il finestrino del posto del guidatore.
-Quel vecchio furgoncino vi ha scarrozzato in giro per settimane!-
-Scusa- dissi ridendo.
-Ma dove l'avete recuperata?-
-L'ho rubata!- esclamó James.
Rideva anche lui ma guardando la mia espressione di rimprovero disse
-Ops! Non dovevo dirlo vero?-
-Non direi proprio, no...-
-A mia discolpa, non sopportavo piú la lentezza di quel catorcio!-
Alla parola "catorcio" Troy sbuffó ancora e tiró su il finestrino scuro.
-Sorvoliamo- conclusi.
James mi bació.
-Hey piccioncini, vi muovete?
Dateci un taglio!- urló Jimmy.
-Jimmy devi smetterla di interromperci! Sta diventando una cattiva abitudine!- esclamó James entrando nella limousine.
Chiusi anch'io la portiera entrando in auto.
Troy partí dando inizio al viaggio per scovare l'erede di Glafira.

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora