Troy
-MA CHE DIAVOLO SUCCEDE?!- esclamai.
Il calore dell'esplosione ci aveva raggiunto anche a quella distanza.
Avevo fatto scudo con il mio corpo per proteggere Clark: ora era una mia responsabilità.
Grosse bolle e ustioni mi comparvero sulla faccia, sulle braccia e sulla schiena.
La t-shirt grigia si era fusa con la pelle e faceva male da morire, persino l'aria poteva ferirmi la carne aperta e fresca.
Alzai la testa e constatai liberandomi in un sospiro di sollievo che Clark stava bene.
Era rimasto solo un pó intontito dall'esplosione, ma non aveva neanche un graffio.
-Che é successo?!- mi chiese oscillando.
-Non lo so, ma devo andare a vedere come stanno gli altri! Tu, nasconditi e non uscire allo scoperto per niente al mondo!- gli raccomandai.
Quando mi alzai Clark mi fermó prendendomi per il polso.
-Sei ferito!- urló.
-Che importa?! Io devo andare dai miei amici!-
-Aspetta!- sboccó.
Dopo di che quella fiamma verde che mi era parso di vedere nei suoi occhi mentre parlava della sua famiglia, salí dall'anello serpeggiando intorno alle sue dite e poi passó al mio braccio e all'intero corpo.
Man mano che quella striscia di luce verde strisciava intorno a me, il dolore si affievoliva fino a sparire.
La luce tornò infine dentro la Pietra che si spense.
-Tu... Mi hai guarito!- esclamai.La mia mente andó subito ai miei amici sparsi per la strada.
Eric, James, Roland e Jimmy si sarebbero rigenerati all'istante, ma Megan e Hanna non possedevano questa capacità.
-Vieni con me!- gli dissi.
Clark mi seguì.
Hanna era stesa a pancia in giù sull'asfalto bagnato: i vestiti erano bruciati e così anche il suo intero corpo.
-Curala!- gli ordinai.
Clark iniziò a farle il mio stesso trattamento.
"Speriamo solo che non sia troppo tardi!" sperai silenziosamente.
Quando finalmente il suo corpo tornó integro tirai un sopriro di sollievo.
Jimmy si mosse in lontananza e lentamente tra mugolii si alzó facendo leva sulle braccia.
Aveva gli jeans ancora in fiamme e, tra colpi di tosse, li spense schiaffeggiandosi le gambe.
Si guardò intorno alla ricerca di Hanna e quando la individuó stesa per terra si precipitò da noi urlando.Intanto anche James e gli altri si stavano riprendendo.
Hanna improvvisamente si rialzó buttando un colpo di tosse.
Jimmy la circondó con le braccia e la strinse in un abbraccio.
Il licantropo guardó incredulo Clark.
-C-come é p-possibile?- balbettó la cacciatrice.
Mi strinsi nelle spalle.
-Clark- riuscì a dire soltanto.Quando mi voltai per ringraziarlo, non c'era piú.
"Dov'è andato?!" pensai colto dal panico finché non lo vidi avvolgere Megan con la magia della sua Pietra.
-Piccolo incosciente!- borbottai.Okay.
Dovevo rielaborare il tutto nel meno tempo possibile.
"Clark. Macchina esplosa.
Amici in pericolo. Clark guarisce i miei amici con la sua Pietra.
Perfetto!"In quel momento vidi qualcosa muoversi così rapida da sfuggire agli occhi di tutti, ma non ai miei.
Un arciere deve avere la vista di un falco.
Era stato velocissimo, come un ombra.
I ragazzi si erano rialzati e rigenerati ma ancora dovevano sentire dei fischi nelle orecchie perché barcollavano tenendosi le tempie.
Clark stava per finire di curare la nostra leader i cui lividi e abrasioni stavano scomparendo.
Il piccoletto mi sorrise fiero di se stesso come a dire
"Hai visto?! Sono bravo no?!"All'improvviso un enorme mostro scheletrico e volante saltó fuori dalle macerie dell'auto e dal fuoco calandosi in picchiata proprio su Clark.
In un gesto quasi invisibile ad occhio umano resi l'arco visibile, lo impugnai e scoccai la mia micidiale freccia dorata dritta in un ala facendo precipitare quella bestia.
Mancó Clark e Megan per un soffio.
Avevo mandato a segno un colpo perfetto: la freccia dorata aveva disintegrato un'ala del mostro che cercava di rimettersi in piedi scomposto per la mancanza di questa.
Era subito ricomparsa tra le mie dita e vibrava pronta a divertirsi un po'.
Corsi verso Clark e in quel frangente mi ricordai dove avevo già visto quella cosa.
"Giusto! Il pollo extra large!"
Un'arpia.
Uno di quegli esseri aveva quasi terminato James giù negli Inferi.
Il mega pollo si alzó infine riuscendo a riprendere l'equilibrio.
Era parecchio più grande di me, ma almeno ora non poteva volare e trascinarmi in cielo per poi lasciarmi e farmi spiaccicare al suolo.
Sarei stato un ottimo purè di arciere.
-Sei uscito grazie allo squarcio vero?!- gli urlai.
Ma ovviamente mi rispose con un gracchio stridulo.
Con l'unica ala rimasta tentó di graffiarmi il petto con quegli artigli che si ritrovava ma in una capriola riuscì a schivarli e a lanciare un'altra volta la freccia che si conficcó dritta nell'ala superstite.
Anche questa si disintegró e l'arpia finí stesa per terra a gambe all'aria.
-Non osare più attaccare i miei amici! E cosa piú importante! Sta alla larga dalle mie auto!- urlai e gli scagliai l'ultima freccia in testa, in messo agli occhi con una precisione tale da far evaporare il mostro in una nube all'istante."Pericolo scampato!" pensai.
Mi infilai l'arco dinuivo a tracolla e rimisi la freccia al suo posto.
Guardai davanti a me e dell'auto non rimanevano che quattro gomme bruciacchiate.
-L' avevo appena fatta lucidare!- esclamai dando un calcio ai resti del mostro.Mi voltai per vedere come stava Clark: intorno a lui c'era l'intera squadra che mi osservava in silenzio.
-Allora?- chiesi.
-Sei stato...- iniziò Megan.
-Formidabile!- esclamò Clark.
-Insegnami!- aggiunse tutto contento.Avevo già notato che Clark aveva un talento nascosto: una mira formidabile.
Quando schiacciai l'allarme nella sua scuola e tutti gli studenti invasero tutti i corridoi, lui era stato capace di individuarmi e colpirmi nonostante la poca visibilità.
Sarebbe stato un buon arciere ma avevo un certo timore ad allenarlo.
Per quanto avevo assistito, dedussi che Clark non solo era in grado di curare le persone, ma che era anche in grado di manipolare gli oggetti a suo piacimento: era un telecineta.-Se é questo che vuoi...- gli risposi.
Clark esultò con un -SÍ!- silenzioso.-Quella era il pollo extra large che ti ha battuto come un tappeto James?- domandó Hanna al vampiro.
-Di che cosa sta parlando?- gli chiesi la fidanzata.-Hey, non mi ha battuto come un tappeto, mi ha soltanto... preso di sorpresa!- mise subito in chiaro lui.
-Okay- disse assecondandolo Hanna.
-Se quest'arpia é arrivata qui vuol dire che non é l'unico mostro che ha scoperto dell'apertura del velo!- notó Roland.
-Dobbiamo fare il più presto possibile. Raccogliere le Pietre e chiuderlo una volta per tutte!- esclamó Megan dando un'occhiata all'anello di Clark.-Come ci arriviamo ora in Canada?- chiese Hanna guardando oltre le mie gigantesche spalle.
-Questa volta facciamo a modo mio! Andremo in aereo!- esclamò Megan.L'unica cosa che mi mandava in panico?
VOLARE!-L'aereoporto più vicino?- chiese Megan.
-Emh... Vi ci porto io!- affermó Clark alzando la mano.
-Rapid City, ha un aereoporto, ma é dall'altra parte della città!
Dovremo andare in taxi- aggiunse.Gli altri acconsentirono perció chiamammo un taxi e ci diressimo all'aeroporto di Rapid City.
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LOST WINGS: Nel Regno Dei Morti
VampireREVISIONE IN CORSO. (L'asterisco * significherà il punto dove sono arrivata) Megan é stata trascinata negli Inferi da una strana entità insieme ad Iron. Eric é morto. James é svanito nell'ombra così come é apparso. Che cosa succederà ai Vigilanti e...