LOST WINGS: Nel Regno Dei Morti

CAPITOLO 23

-Ma non finisce mai questo viaggio?- domandó a Troy, seduto alla guida.
-Stare seduto e in un posto cosí ristretto mi fa venire la nausea- continuó.
-Non eri morto fino a qualche ora fa? Non ti lamentare, questa é una limousine!- rispose l'arciere che abbassò il vetro che lo separava di sedili dei passeggeri.
-Limousine o no, io non sono fatto per le auto, ma per correre nei boschi!- contrabbatté il licantropo.
Tra un brontolio e l'altro di Troy Roland prese la parola.
-Allora Megan! Cosa hai intenzione di fare una volta trovato l'erede di Glafira?-
"Una strategia? In realtà non esisteva nessuna strategia"
-Em... Una volta arrivati a Mavericks...- iniziai ma Thor mi interruppe subito dicendo
-Potremmo fare surf Angelo?-
-Si, si certamente - risposi veloce per poter continuare il mio "discorso".
Ma in realtà non avevo ben afferrato quello che Troy mi aveva chiesto, volevo soltanto cercare di sembrare affidabile e autorevole per la mia squadra in quel momento.
-Dicevo. Una volta arrivati a Mavericks troveremo l'erede e, non attaccheremo, ma parleremo cordialmente e gli chiederemo cosa l'ha spinto a riportare in vita Jimmy-
-Perché vi manda così in panico l'idea che mi abbia concesso di respirare di nuovo?!- chiese Jimmy infastidito.
-Non é questo il punto- intervenne freddamente Eric.
Sembrava suo padre in quel momento.
Ora che ci penso, James non somigliava per niente a Roland; sicuramente aveva ereditato i tratti della madre. Al contrario, Eric, somigliava molto a suo padre: aveva lo stesso colore degli occhi e gli stessi capelli scuri.
Riguardo al carattere, non saprei dire com'era Beatrice, ma in alcuni momenti persino le espressioni del viso di Eric, erano simili a quelle del padre.
-Senti Troy non é che ci potremmo fermare per sgranchirci le gambe?- chiese Hanna.
-Ma dai! Siamo partiti solo da sei ore!- si lamentó.
-Appunto! Sono sei ore che rimaniamo fermi nella stessa posizione!- ribadí Jimmy.
Troy sembrava infastidito come una mamma al volante con i figli dispettosi e tanto lagnosi al sedile di dietro.
-Effettivamente sento un pó di formicolio alle gambe- aggiunsi convincendolo.
Dopo pochi metri accostó.
Scesimo dall'auto e Jimmy tuonó in un urlo di liberazione.
La gente del luogo si voltó in direzione dell'urlo fissando il ragazzo.
-Scusate- accennó Jimmy mostrando la sua imbarazzata espressione da bambino delle scuole elementari.
"Incorreggibile" pensai.

-Allora, dove siamo?- chiesi guardando il sole alto nel cielo.
"Morgana aveva ragione. Piú ci si avvicina alla costa, più l'aria diventa calda"
-Questa é Old Town!- esordí Troy scendendo dalla limousine.
-Un piccolo paesino, cercate di non dare nell'occhio-
In quel momento, una gracile signora anziana si avvicinò al nostro gruppo con aria estremamente amichevole.
-Troy!- chiamava felice.

"Come scusa?!"

-Figliolo!- continuava.
-Oh salve Signora Nix!- cominció Troy con altrettanto entusiasmo.
-Come vanno le cose mio caro?-
-Direi egregiamente!-
-Dinuovo a fare surf?- chiese la nonnina.
-Sí signora Nix! Ecco sono venuto con dei miei amici questa volta! Loro sono Hanna...-
-Piacere di conoscerla- rispose Hanna.
-Roland...- continuó Troy.
-Salve- salutó il vampiro.
-Lui è Jimmy...- continuó.
-Oh sì, il giovanotto che ha urlato poco fa?-
-Sí, mi scusi, ero soltanto felice di essere qui- mentí Jimmy.
La nonnina rise e Troy continuó le presentazioni.
-Loro sono i fratelli Eric e James-
-Tanto piacere- dissero all'unisono.
-Il piacere é tutto mio!- continuó la vecchietta.
-É infine lei é Megan!- concluse.
-Oh, ma che bella figliola!- esclamó la Signora Nix.
-Deve essere per forza la tua ragazza!- continuó entusiasta.
"Io e Troy? Che ha la sensibilità di un sasso? Non credo proprio!" pensai ridendo tra me e me quando Troy si affrettó a rispondere.
-No, no no no!-
-Lei é la ragazza di James!-
-Oh mi dispiace figliolo, siete una splendida coppia!- disse dando un colpetto sulla guancia di James.
-Grazie?- sussurró dubbioso James.

"Scena da commedia"

-Oh, Troy ho così tante cose da raccontarti!-
La vecchietta inizió a parlare di arredamenti nuovi e dei suoi gatti senza fermarsi.