CAPITOLO 30

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Megan

"Okay! Zayn non vuole condividere la sua Pietra!"

Ero appena stata sbattuta contro un gigantesco lampadario che decise di seguirmi schiantandosi con me al centro della sala.
I divi si allontanarono urlando e formarono un anello intorno a me.
Cristalli infranti erano sparsi sul liscio pavimento di marmo.

Il colpo contro il soffitto non aveva dato grossi danni ma l'atterraggio era stato peggiore: sentivo le mani bruciare per i tagli dovuti a quella polvere di cristalli come se fosse sale versato su una ferita aperta.

Mi rimisi in piedi a fatica, per lo più per i tacchi rotti.
-Le tue fan non ne sarebbero così contente!- gli urlai.
-ALI!-
In quel momento fui sollevata dal mio mantello nero, soltanto di alcuni centimetri, il tanto che bastava per lanciare via le scarpe ormai inutilizzabili, e per non sfregiarmi anche i piedi con i cristalli frantumati.

-Angelo!- mi chiamó l'attore a braccia aperte.
-Mi sorprendi! Non sapevo fossi capace di queste entrate teatrali!-
James era subito corso al mio fianco, con il resto della squadra e Jimmy e Hanna anche se sembravano confusi e distratti.

Avevo chiesto gentilmente la Pietra dei Soli a Zayn, ma imparai a mie spese che la mia missione non é una missione comune a tutti gli esseri sovrannaturali.

"Ora che ci penso, che forza straordinaria! Umano? Non penso!"

-Che cosa sei tu, Zayn?- gli urlai.

-Intendi dire oltre ad un perfetto, bellissimo, talentuoso,
super-mega-ultra divo?- mi chiese sistemandosi il diadema.

"Si, quel diademaera decisamente ridicolo su un ragazzo!"
Decisi generosamente di immaginarmi al suo posto, una corona da re.

La domanda restó senza risposta finché non annunciò come se fosse una cosa ovvia
-UNA SIRENA!-

James ed Eric erano indecisi tra correre a picchiarlo e piegarsi in due dalle risate!
Jimmy scelse la seconda.
-Amico! Dove l'hai lasciata la coda da pesce?!- esclamó ridendo con le lacrime agli occhi.
-Non mi dire che nella tua camera d'albergo c'è una acquario gigante?!- continuó aggrappandosi all'arco di Troy.

Zayn era molto infastidito.
-Stupido cane!- esclamó Zayn.
-In realtà sarebbe "Stupido lupo"- precisò il licantropo ricomponendosi pian piano.
Zayn ignoró la sua precisazione.
-Pensi che le sirene siano quelle che vedi in TV?! Povero ingenuo!-
-Scusa, ma l'idea di essere attaccata dalla Sirenetta non mi preoccupa affatto!- risposi io.
-Dovresti Angelo. La forza non é l'unico potere che la mia specie possiede...- disse calmo Zayn.

I divi erano ancora lì inermi ad osservare un Angelo minacciare uno di loro.
-Non sei una mia fan, questo l'ho capito...- continuó.
"Non ci tengo affatto!" pensai.
-Ma se tu lo fossi, sapresti che oltre ad uno straordinario attore, e ad un bellissimo modello sono anche uno splendido cantante!-
-Quindi vorresti ucciderci stonando?- chiese Jimmy soffocando una nuova onda di risate.
-Mi hai stancato sai CANE?!-
-Lupo...- precisó ancora Jimmy.

-Amici VIP di Denver...- esclamó Zayn rivolgendosi alle tante celebrità in sala che improvvisamente si drizzarono e si irrigidirono.

-... uccidete quel CANE!-

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Jimmy

Spider-Man stava tentando di uccidermi.
Anzi Spider-Man zombie mode considerata l'andatura e l'espressione vuota.
E non era certo da solo.

-Hey, ragazzi! Non potremmo parlarne?!- chiesi io indietreggiando.

Uno zombie si precipitò ad attaccarmi, caricai la mia forza su un montante sinistro ma prima che il colpo potesse andare a fondo Roland mi urló
-No! Non possiamo far loro del male!-

Mi fermai e preso alla sprovvista quello zombie mi ripagó mollandomi un pugno dritto in pancia che mi fece cadere in ginocchio per il dolore.
Per un secondo non sentì niente a parte gli organi interni muoversi.

"Come diavolo ha fatto?!" pensai.

-Sono sotto il suo controllo! La sua voce li fa cadere in ipnosi!- continuó Roland.
-Come una vera sirena- riflettei.
Mi rimisi in piedi stringendo i denti.

-Esatto!- esclamó compiaciuto Zayn.

-Vedo che in quella testa da cane un neurone é sopravvissuto!-

-Lup... Oh lascia perdere!
Se é questo il tuo potere posso tapparti quella fogna quando mi pare e piace!- gli urlai schivando un'altro zombie.
Zayn rise.
-É come farai? Dovrai prima sconfiggere il mio piccolo esercito di celebrità! Ma... non puoi far loro del male! Sei o non sei un Vigilante?!-

Il mio corpo stava cominciando ad andare in escandescenze.
-Un' altra parola e lo uccido- promisi a Megan.
-Ci serve ancora, calmo- disse l'Angelo.

-Voglio sapere che potere ha la tua gemma e come intendi usarla!- sboccai.
-Non intendo certo dirlo a un cane come te!- rispose lui disgustato.
-Dimmelo altrimenti io...-
-Altrimenti tu?- rispose facendomi eco.

"Era un tono di sfida?"

Balzai da terra superando gli zombie e afferrai Zayn per quella stupida camicia dorata e lo conficcai violentemente nel pavimento che si spaccò.
Gli ringhiai in faccia e in quell'atto avevo perso tutta la mia umanità.
Potevo vederlo nelle iridi della mia preda.
I denti erano diventati zanne feroci, il mio viso aveva perso i lineamenti giocosi facendo spazio a quelli rabbiosi, e il mio sguardo era quello di una bestia assetata di sangue con l'unico desiderio di strappare la carne dalle ossa delle vittime.

Zayn era terrorizzato, e in quel momento sciolse l'ipnosi, così gli zombie VIP tornarono ad essere solamente VIP.
-Parleró, parleró ma non sbavare sul mio splendido faccino!-

-Un passo falso e ti squarcio in otto parti, va bene?- gli dissi minacciandolo.
Zayn annuí.

-Questa la prendo io!-
Presi la Pietra dei Soli e la lanciai a Megan che l'afferró al volo.

I ragazzi erano sconvolti dal mio operato: avevano già conosciuto il lupo dentro di me, ma in ogni licantropo si cela qualcosa che va aldilà del semplice animale... c'è l'incarnazione della natura.
Può sembrare una cosa carina, ma qui non parliamo di elfi, di fatine, o di spiriti della natura ma di essa in sé per sé: del suo lato oscuro, per cui solo i più forti sopravvivono.
Io da Principe sono chiamato ad essere il predatore e MAI preda!

Guardai Eric.
-Era questo che volevi vedere?- gli chiesi.
Non rispose, forse non ne aveva il coraggio.
Mi accorsi di essere ancora circondato da quegl'esseri umani.

-Siete ancora qua! Sparite!- urlai loro.
Non persero tempo e se la dettero a gambe levate.
La sala ora era vuota, a parte noi: i tavoli ed il buffet erano catapultati per terra, qua e là cocci del lampadario di cristallo con cui Megan aveva avuto un incontro ravvicinato mischiati ai frammenti di vasi contenenti rose rosse.

L'iperattività si faceva più forte quando alla fine il mio sguardo si posó su Hanna.
Anche se distanti riuscí a percepire il suo profumo di amarena e me ne riempí la mente respirandolo a fondo finché mi concentrai abbastanza da tornare il solito Jimmy combina guai.

Hanna mi sorrise in lontananza.

Mi feci forza e tornai da Zayn e sollevandolo a mezz'aria gli chiesi

-Allora, perché non volevo darci la Pietra?-

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora