CAPITOLO 20

685 48 2
                                    

Sbam!
Mi ritrovai distesa sul pavimento con Eric affianco.
Alzammo lo sguardo e vidimo i Vigilanti e una cerchia di ragazze intorno a noi.
-Dove siamo?- chiese Eric.

-James?! Dov'è? É rimasto indietro?- domandai affrettata.
-No- disse sorridendo una bella ragazza di colore dalle iridi dorate.
-É qui- continuó conducendomi ad una sottospecie di barella su cui era sdraiato James.
-Sta bene?- domandai inginocchiandomi vicino a lui.
-I suoi valori vital... cioé i suoi "valori" sono normali, ma questo diccelo tu-
A questa affermazione la guardai dubbiosa.
-Che vuoi dire?-
-Per essere teletrasportati nel Regno di Lucifero, Morgana ha dovuto trasferire lí le loro menti, la loro essenza e lasciare i loro corpi qui sotto la nostra supervisione-
-Ma all'improvviso gli sono spuntate queste ali da pipistrello! Ce lo sai spiegare?- chiese.
-Lunga storia-

-Ma piuttosto ho capito bene, hai detto Morgana?- chiesi.
-Sí, la nostra maestra-

-Sí, sono io- disse la donna facendosi avanti.
-Lei é Morgana... appunto- esordí Troy.
-Regina della Magia e mia ragazza!-
"La leggendaria Morgana?!"
-Vi ho mandato un incantesimo che ho letto nei libri di magia nera di Iron, prima che... sì, mio padre lo facesse fuori e rubasse i suoi poteri, ma non pensavo fosse così complicato da richiedere il suo aiuto. Mi dispiace di aver coinvolto anche lei.-
-Non mi dare del lei, chiamami semplicemente Morgana-

-Aspetta!- dissi infine.
-Sei davvero la sua ragazza?- domandai incredula.
Lei così delicata lui così... diciamo che Troy somigliava molto ad un vichingo, tipo il dio Thor.
Sì, ricordo di aver visto una volta un film su di lui con Jack, molto tempo fa.
Di tutta risposta Morgana abbraccio il nostro Thor chiamandolo orsacchiotto.
Tutti risero, tutti tranne Hanna, che mi accorsi che era sul punto di scoppiare in lacrime.
Stavo per andare da lei quando James aprí gli occhi mugolando.
-Hey- gli dissi piano.
-Eccomi- sussurró lui.
Allora mi prese il viso tra le mani e mi portó a se stampando le sue labbra sulle mie.
Tutta la sofferenza di quegli ultimi mesi infernali si cancellarono nel momento di quel bacio.
-Ti amo- gli dissi.
-Anch'io... Più di qualsiasi altra cosa- disse baciandomi ancora.
Troy fece finta di tossire.
-Scusate se vi disturbiamo, ma che ne facciamo di lui?- chiese Thor indicando Eric.
-Ricordo che più di una volta ci hanno interrotto, anche Jim...- dissi ma di colpo mi fermai.
Hanna uscí silenziosa dalla camera.

"É per Jimmy che sta così" capí.

Mi alzai sorreggendo anche James e subito dopo stavo per andare dalla mia migliore amica ma James mi fermò ancora.
-Ci penso io- disse e andó da lei.

***********************************

James.

"Dove si é cacciata?"
Il casinó era pieno di gente impaziente per lo spettacolo di Morgana.
"Non credo che farà lo spettacolo"
Comunque decisi di seguire l'odore di Hanna e l'olfatto da vampiro non mi tradì.
Hanna stava bevendo un blue angel al bancone con le guance bagnate, sicuramente per le lacrime.
La chiamai e lei si voltó verso di me: aveva gli occhi lucidi e rossi, i capelli neri scompigliati e sicuramente tanto dolore dentro.
-So che non sei scesa in quel posto per Megan- le dissi.
Hanna bevve l'ultimo sorso del suo drink, posò sul marmo freddo il suo bicchiere e continuó a rivolgermi attenzione.
-E pensi che sia una cattiva persona?- mi disse convinta già della mia risposta.
-No- risposi semplicemente.
Lei resto turbata.
Mi sedetti al bancone accanto a lei.
-Non sei una cattiva persona se ami con tutte le tue forze, anche dimenticandoti di ciò che rimane-
-Hai combattuto anche per Megan, io l'ho visto- le assicurai.
-Per quanto riguarda Jimmy...- continuai.
Hanna fece subito segno al barista di portale un altro drink -Piú forte- aggiunse.

Io risi.
-Stai ridendo? Cosa ci trovi di divertente?!- esclamó indignata Hanna.
-Pensavo- affermai.
-Wow, tu che pensi, facciamo passi avanti!- esclamó.
-Scusa, non volevo. É che non sono dell'umore giusto James-
-No, pensavo al fatto che anch'io ho vissuto tutto questo e ho reagito nello stesso modo, affogando nell'alcool e nel buio-
-Ricordo- confermò.
-Ma tu mi venisti a tirar fuori da quella situazione- le feci notare.
-Se tu e gli altri non ci foste stati io probabilmente sarei ancora in quelle condizioni e non avrei avuto problemi a continuare ad uccidere-
-Ah!- sbuffó Hanna.
-Invece ora sei soltanto un... ?
Che cosa sei ora?- chiese.
"Effettivamente Hanna aveva ragione: che cos'ero? Un vampiro? Un demone? Un Angelo della Morte? Comunque sia io avrei portato sempre distruzione e sangue ovunque sarei andato. Quindi non contava più di tanto"
-Qui si parla di te- le ricordai.
La cacciatrice sbuffó ancora arrabbiandosi infine.
-James, la vostra pietà non mi serve! Sai qual è la verità?!- mi disse tingendo i suoi occhi ancor più di rosso.
-É tutta una fregatura!-
"Lo so quello che sta per dire"
-Tu hai riavuto Megan! Tuo padre ha riavuto tuo fratello! Morgana non ha perso Troy! E io?! Qualcuno ha mai pensato a quello che ho passato?!-
-Hanna...-
-No Hanna niente!
Guardami negli occhi e dimmi che non é la verità!-

La sua espressione era simile alla mia quel giorno in cui Morgana mi disse che non poteva aiutarmi a ritrovare Megan.
"So quello che provi" pensai.
-Potrei dirti mille parole dolci Hanna. Ma io sono pur sempre James Anderson!- le dissi serio.
-Apri gli occhi e affronta la realtà! Jimmy non vorrebbe che tu soffrissi così è inoltre nemmeno io lo voglio! Nessuno lo vuole! La verità é che hai un sacco di amici accanto a te ma continui a commettere i miei stessi errori! Pensavo avessi imparato!-

Hanna rimase immobile per un paio di secondi, poi improvvisamente scoppió in lacrime e mi si buttò addosso abbracciandomi.
Rimasi shockato.
Fu il più grande shock della mia lunga eternità.
Hanna che mi abbracciava?
Ma alla fine mi sciolsi dalla mia rigidità e la abbracciai anch'io.
Hanna stringeva in un pugno la mia
t-shirt.
-Perché? Lo rivoglio indietro!- urlava soffocando le urla nel mio petto.
-Io rivoglio solo quello che tu e Megan avete! Non lo sopporto più! Tutto questo dolore mi uccide!- urlava ancora.
-Shhhh...- le sussurravo accarezzandole i capelli.
-Andrà tutto bene, ci siamo noi, lo supereremo- le dissi.

-Insieme?- sussurró.

-Insieme- le confermai.

Ci crigiolammo nel nostro piccolo silenzio per un pó di tempo.
Poi Hanna crollò in un sonno profondo.
"Deve essere stanchissima" pensai.
E guardandola dormire un sorriso dolce mi scappò.
Poi mi voltai verso il backstage e vidi Megan appoggiata ad una parete che ci osservava soddisfatta.
Le rivolsi un tiepido sguardo.
"Sentivo che ora potevamo farcela. Dovevamo solo.... prenderci cura l'uno dell'altro"
Presi in braccio Hanna e la andai verso Megan.
-Portiamola a letto- le dissi.
Megan mi accompagnò in camera dove la riponemmo nel suo lettone.
-Ecco fatto- sussurró Megan coprendola con le soffici lenzuola di fanella.
"Quanto ti amo..." pensai.
-Saremo in grado di tenerci in vita?- mi chiese appoggiandosi a me e fissando dolcemente la sua migliore amica dormire.
-Non lo so.- dissi.
Megan mi guardó con perplessità.
-Ma farò del mio -meglio- le dissi.
Il volto di Megan si illuminò di gioia.
-Ho voglia di baciarti..- le sussurrai avvicinandomi alle sue labbra.
Megan si avvicinó a sua volta finché in un vortice di tensione non unimmo le nostre labbra.
Poi Megan si staccó da esse e con la gioia di una bambina si diresse alla grande finestra e la spalancó facendo entrare un vento gelido.
-Guarda!- mi disse sorridendo.
La seguí sul balcone richiudendo la porta alle mie spalle, per evitare il freddo ad Hanna.
-Ma é...- dissi.
-Neve!- continuó Megan in un'esplosione di gioia.
Megan tendeva le mani ai piccoli fiocchetti di neve che scendevano armoniosamente dal cielo stellato.
-Ma come?! Non hai mai visto la neve?- le domandai.
-Potrà sembrarti strano ma, per natura ho sempre vissuto in luoghi caldi, non ho mai visto tutto questo!- disse roteando su se stessa.

Non so descrivere cosa provai a vederla così felice.
Mi sentivo sereno.
-La neve é splendida...- le dissi andando le incontro.
-Ma... se non ti copri potrebbe venirti un malanno- detto questo le mie ali risposero per la prima volta al mio volere: con esse le avvolsi le spalle e la protessi come con un mantello.
Fu una sensazione stranissima.
-Le odi vero?- mi disse intristendosi all'improvviso.
"Certo che le odio." pensai indugiando.
-Lo so che sensazione si prova- mi disse.
La neve si posava sui suoi capelli e riluceva come diamanti.
-Sembra che qualcos'altro si impossessi del tuo corpo. Ma io ci sono nata.
Ma a te non ti appartengono. Hai già una stramaledetta maledizione, non te ne meriti un'altra!-

"Non sapevo cosa dirle, dirle che aveva ragione era qualcosa di tremendo"
Allora rimanemmo in silenzio sotto la bianca e soffice neve.

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora