CAPITOLO 28

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Megan

Parecchie ore di viaggio erano passate dall'ultima sosta.
Sí: Troy non voleva che mangiassimo in auto o che la sporcassimo.
"PERCHÉ SE L'AUTO NON É EFFETTIVAMENTE LA SUA?!"
Sembrava avesse sofferto per anni, rinunciando a tutte le gioie della vita, per poter comperare quella limousine.
Invece era stata semplicemente rubata, da James per di piú, quindi il diritto di Troy su quel veicolo era meno di zero. Nonostante questo amava quell'auto più di se stesso, anche se rimaneva fedele al suo vecchio furgoncino.
Piú di una volta aveva minacciato Jimmy di infilzarlo con una sua freccia se avesse addentato il suo hamburger nei confini dell'auto.
Ma la minaccia era rivolta a tutti.
D'altronde se James si fosse nutrito di me nel nuovo veicolo, i sedili in pelle ne avrebbero sicuramente risentito.

Avevamo attraversato l'Arizona e lo Utah con i suoi deserti rossi.

Ora, mancava poco all'arrivo a Denver, in Colorado.

Il clima era molto diverso da dove stavamo con la mia famiglia, a New York. L'inverno sembrava essersi dimenticato di arrivare a Denver: l'aria era ancora tiepida, e in cielo brillava splendente il sole.

Denver aveva davvero tutto: un lago mozzafiato, montagne altrettanto strepitose, e infinite foreste; in tutto questo trovavano anche spazio grattacieli e civiltà.
Natura e uomini moderni in poche parole, convivevano alla grande.

Scivolavamo tra i diversi quartieri della capitale. Alcune insegne dicevano: Mile High-City.
"Città alta un miglio" pensai.
"Chissà perché la chiamano cosí"

Svegliandomi dai miei pensieri, la stessa luce accecante di quella mattina brilló come un faro dalla mappa, nello zaino di Hanna.
La luce investí tutta l'auto e Troy frenó di colpo.
Lei la aprí anche se con gli occhi chiusi e la luce si affievolí permettendoci di riaprire gli occhi.
Davanti ai miei di occhi vedevo fluttuare delle macchie colorate e il mio patetico tentativo di scacciarle via con le mani non serví a nulla.

-CHE PROBLEMA HA QUESTA MAPPA?!- sbraitó James ancora stordito.
-Secondo me ci stiamo avvicinando alla Pietra!- ipotizzó Roland mettendosi gli occhiali da sole scuri tentando di nascondere le iridi arrossate.
-É possibile- concordai.
-Hey Troy, come mai non ci siamo sfracellati nel traffico?!- chiese Eric.
La brusca frenata di Troy mi aveva fatto perdere qualche battito.
-RINGRAZIA LE MIE DOTI DA PILOTA!- sboccó Troy.
-Guardate!- disse indicando centinaia di persone urlanti proprio davanti a noi.
La strada era transennata e noi ci eravamo fermati proprio prima di sfondare le transenne.
Alla vista della lussuosa auto quella massa di ragazze urlanti, si precipitarono su di essa.
Troy gettò un urlo isterico.
-CHE COSA STANNO FACENDO ALLA MIA AUTO?!-
La macchina oscillava.
Le ragazze urlavano e tentavano di vedere oltre i finestrini oscurati.
Noi peró vedevamo tutto: alcune delle ragazze scagliavano sui finestrini cartelloni con scritte -Ti amo!; Sei il mio mito!-, altre indossavano t-shirt con la faccia di un tizio incorniciata da un cuore.
-Megan falle smettere!- urló isterico Troy, che temeva per la vernice della limousine.
-Dicono che ci amano, che male c'è!- esclamó Jimmy.
Improvvisamente la portiera si aprí e le ragazze trascinarono fuori Jimmy.

Le urla cessarono.
-Questo non é Zayn!- esclamó una di loro.
Dopodiché le ragazze trottavano da tutt'altra parte innalzando il nome di Zayn, chiunque egli fosse.

Scesimo dall'auto per capirci qualcosa.

Jimmy era rimasto sdraiato sull'asfalto un pó offeso.
Roland lo aiutó ad alzarsi e stava per dirgli qualcosa quando Jimmy prevedendo le sue parole esclamó
-NON COMMENTATE!-

Facendoci strada nella folla urlante vidimo un'altra limousine, completamente dorata: sembrava una grossa pepita d'oro.
Dei bodyguard restavano immobili davanti alla luccicante auto come guardie della regina d'Inghilterra.

Uno di loro srotoló un lungo tappeto stile red-carpet, ma anche questo era dorato. Un'altra guardia aprí lo sportello della limousine e dalla lussuosa auto, scese un ragazzo bellissimo.
Una ragazza affianco a Eric crolló in terra svenuta, e cosí molte altre.
-Tutta questa agitazione per un banale ragazzo?!- disse schifato il vampiro.
-Non credo sia così banale...- rispose Roland, ma più che una risposta Roland stava semplicemente pensando ad alta voce.

Avevamo affrontato vampiri, demoni, Iron e persino Lucifero ma niente era stato difficile come affrontare una folla di ragazze pazze per un ragazzo, ma alla fine riuscimmo ad arrivare proprio davanti le transenne che ci dividevano dal divo.

-Non é l'attore e modello piú bello della storia?!- mi domandó frenetica una ragazza accanto a me.
Aveva la faccia dipinta di dorato e stringeva tra le mani uno striscione con su scritto: Sei il migliore! Sposami!
Un'altra ragazza le rispose eccitata ancor più della precente.
-Sí! Zayn é un mito!-

"Un esercito di fan girl? Siamo spacciati!" pensai.

Il VIP salutava altezzoso le sue fan: indossava una camicia dello stesso scintillio del "gold-carpet" e della sua limousine, una giacca bianca come anche i pantaloni e i mocassini; portava degli occhiali da sole probabilmente in puro oro, perché sembravano essere pesanti; i capelli erano biondi, ma non belli e naturali come quelli di James; infine sulla testa portava una piccolissima tiara e sopra di essa... la Pietra dei Soli!

Non c'era bisogno di essere un telepate per interpretare l'espressione di James e Eric, che dal ghigno che avevano messo su pensavano chiaramente che fosse un pallone gonfiato e che quella tiara contribuisse a renderlo ancora piú ridicolo.

Mentre camminava trionfante i nostri sguardi si incrociarono, o almeno credo che si siano incontrati perché quei due lingotti d'oro che aveva per occhiali non erano minimamente trasparenti.
Zayn venne verso di me dopo un attimo di esitazione, dovuta ad una sorta di incredulità.
Si muoveva sicuro di sé e gongolavacome un vero fanatico.
-Incantato- disse baciandomi la mano.
Poi si avvicinó al mio orecchio
-giuro di aver sentito James ringhiare-
-Non somiglio anch'io ad un angelo?-
La sua voce era cosí sinuosa che per poco non mi persi in quelle parole.

Le fan accanto a me rimasero scioccate dal gesto del loro idolo e mi guardarono con sguardo assassino.

-Ha la Pietra!- dissi al mio vampiro che mi stava guardando ancora peggio delle fan imbufalite.
-Su! Non é il momento!
Dobbiamo seguirlo!- dissi rispondendo al suo sguardo innervosita.
Zayn era appena entrato in un locale per ricconi e star, il Star Shine.

Alla fine James si arrese e comunicò agli altri che dovevamo trovare un modo per entrare.

Scavalcammo la transenna e ci diressimo verso l'entrata.
-Salve!- salutai le guardie ma loro rimasero ferme e in silenzio a braccia conserte.
Indossavano una divisa nera e degli occhiali scuri, oltre ad aver un auricolare conficcato in un orecchio.
-Possiamo entrare? Siamo amici di Zayn- gli disse Roland, forse tentando di soggiogarlo ma invano.
La facce di James e di Eric sembravano urlare
"Nessuno resiste a Roland!"

"Strano" pensai.
Allora tentai un altro approccio.

-Come il mio amico stava dicendo, siamo amici del grande Zayn!
Anzi, io sono piú che un amica.
Non vorrete che Zayn faccia una figuraccia davanti alle altre Star perché senza la ragazza!-
Una delle guardie inarcó un sopracciglio.
-Potete anche lasciarci fuori ma basta un colpo di telefono e vi farò lincenziare in un lampo!- continuai tranquilla.
I due bodyguard si gurdarono tra loro e furono piú che d'accordo sulla scelta di... sbarrarci la strada.

Ci minacciarono di fulminarci con i taser se non ci fossimo allontanati, cosa che mi sembró ridicola visto che ora avevo anche il controllo sugli agenti atmosferici tra cui i fulmini.

Ma non potevamo dare nell'occhio più di quanto avessimo già fatto.

-Lasciamo perdere- dissi ai ragazzi.

Stavamo per andarcene quando un gruppo di ragazze ci circondó.

A Jimmy scappó un Oh-oh di preoccupazione; probabilmente temeva di essere trascinato di nuovo via.

-Sei davvero la ragazza di Zayn?- mi disse una di loro.
-No, sono solo una fan, come voi che voleva incontrarlo e vederlo da vicino- mentí.
-Noi ti aiuteremo!- disse un'altra.
-Cosa?- chiesi incredula.
-Sí, hai capito bene!- rispose la ragazza di prima.
-Siamo stanche di non poter incontrare il nostro idolo per colpa di quelle brutte guardie del corpo!-

Fui volta da un attimo di smarrimento, poi ripresi lucidità.
-Ok!-

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora