CAPITOLO 21

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Megan

Aprí gli occhi e mi ritrovai sdraita, tra le braccia di James avvolta dalle sue ali.
Eravamo ancora sul terrazzo della camera di Hanna.
James non poteva fisicamente dormire, ma sembrava così stanco da riuscirci in quel momento.
Della neve ci circondava ancora.
Mi alzai ricordandomi improvvisamente di Hanna.
Aprí la porta finestra di vetro entrando nella camera da letto per accettarmi delle condizioni della mia amica.
Ma lei non era a letto.
-É scesa giù di sotto- disse una voce.
Eric era appena entrato.
-Sono venuto a chiamarvi-
-É successo qualcosa?- chiesi.
-Forse é meglio se venite a vedere- disse con uno strano tono di voce.
Detto ciò stava per andarsene.
-Aspetta!- gli dissi.
Mi voltai ad osservare James che ancora stava riposando.
Così mi rivolsi nuovamente a Eric.
-Sei certo di star bene?-
-Sta tranquilla, tutto apposto- mi disse accennando uno strano sorriso, di quelli che nascondono tanta confusione.
Allora sparì.

"Dovrò parlarci prima o poi giusto?"

Tornai da James.
Mi distesi accanto a lui inalando il suo profumo di vaniglia.
-Quanto vorrei poter scappare da tutto questo con te, e poter mantere la mia promessa di sposarti-
James dormiva ancora mentre io parlavo a quel suo viso dai lineamenti perfetti.
-Una vita normale insomma: dei bambini, vederli crescere, le feste di compleanno, il Natale con gli amici e  con i parenti... Oh! Non i miei!
Per l'amor del cielo! Ciò che voglio dire è che sarebbe bello invecchiare insieme...-
James allora giuro, russó e io risi.
Gli baciai le labbra dolcemente, svegliandolo.
-Buongiorno- mi disse con il suo solito sorriso da ragazzo pieno di se.
-Sai cosa stavi facendo?- gli chiesi trabun bacio e l'altro.
Scosse la testa.
-Russando- dissi infine.
Lui si bloccò di colpo indignato.
-Io non russo!- disse ridendo.
-Io non dormo neanche!- continuó.
Era divertente vederlo tentare di arrampicarsi sugli specchi.
-Mi dispiace deluderti, ma russavi come un bambino, o un vecchietto, scegli tu!-
-Probabilmente un vecchietto, visto come sono ridotto, sono a secco- disse.
L'aria si incupì allora.
-Ho dovuto nutrire Eric quando l'ho trovato-
"Sono pronta"
Mi sedetti a cavalcioni su di lui, e James mi prese il volto scansandomi i capelli dal collo, lasciandolo scoperto.

Infine con attenzione lo addentò.
Il sangue scorreva via, ma mi mandava in estasi.
Questo é quello che si prova quando il vampiro che ami si sfama di te.
É una sensazione strana, sai che ti farà male ma allo stesso tempo ti senti bene.
Vi sfamate entrambi.

Quando fu sazio ritrasse le zanne.
-Va meglio?- gli domandai.
-Non sai quanto ho aspettato di riassaporare il tuo sangue- mi disse leccandosi le labbra e strizzando gli occhi per reprimere la voglia di berne ancora, fino a svuotarmi completamente.
-Hey, va tutto bene- gli dissi.
-Io sono qui ogni volta che ne hai bisogno-
Ci baciammo ancora e poi dissi alzandomi
-Vieni, andiamo di sotto. Ci aspettano-
Non accennai al fatto che Eric fosse venuto a chiamarci, non mi sembrava il caso di rovinare la quiete di quella mattina.
Gli porsi una mano e lo aiutai ad alzarsi.
Si alzó e si ripulí il viso dal sangue.
-Qualcosa non va?-
-Non lo so, scopriamolo- dissi chiudendo la porta.

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Megan

Mentre tornavamo al backstage, notammo che il casinó era vuoto.
"Questo posto si riempirà solo di notte" pensai.
Poi scorgemmo il nostro gruppo all'entrata del casinò.
Roland e Morgana borbottavano nervosamente sul ciglio dell'entrata dell'edificio, mentre intraveddemo Hanna e Troy più avanti ancor più nervosi dei due.
Eric invece se ne stava in disparte silenzioso.

-Che cosa stanno facendo?-  chiese James.
Lo presi per mano e ci avvicinammo curiosi, quando Roland nervosamente esordí -Finalmente sei qui!-
Si rivolse a me con un tono più che allarmato, non lo avevo mai visto così!
-Calmati! Cosa é successo?!- gli dissi.
-Guardate voi stessi!- disse infine Morgana scansandosi facendoci vedere ciò per cui tutti erano andati così in agitazione.

-Non può essere...- sussurró James.
"Oh mio Dio..."
Hanna e Troy erano intenti a mettere una coperta calda su qualcuno semicosciente tra la neve.
Quando Hanna mi vide esclamó
-Jimmy é tornato!-

"Jimmy?! Santi numi! Tutto questo é impossibile!"
James mi strinse la mano e mi rivolse uno sguardo spaventato, io feci altrettanto.

************************************

Jimmy

"Dove s-sono?"
Mi guardai intorno cercando di mettere a fuoco le immagini.
Strizzando gli occhi riuscí a riconoscere Hanna.
-H-hanna, sei morta?!- gli chiesi.
Poi vidi anche Troy, Roland assieme a una donna, James, Megan, e anche Eric in un angolo.
-Siete tutti morti?- chiesi ancora.
-No, no fratello. Siamo vivi- chiarì subito Troy.
-Piuttosto... come sei arrivato qui Jimmy?- mi chiese Megan.
Stavo per rispondere quando Hanna si intromise bloccandomi.
-Che importa?! É qui, é tornato da noi! É tornato da me!-
Esultando mi abbracciò facendo scivolare la coperta dalle mie spalle.
Mi strinse forte, ma io quasi non l'avvertí. Mi sentivo come se fossi ancora un fantasma.

Rimasi immobile e Hanna si staccó turbata da me e si rimise seduta.
So che era scioccata in quel momento ma...
-So che é strano ma...- borbottai.
-Ma cosa Jimmy?- chiese Hanna.
-La neve mi ha portato qui-
-Che cosa?! Ti va di scherzare?!- rispose lei.
-É-é così... Non so come sia stato possibile! Io, mi trovavo trascinato in un turbine di neve e mi sono risvegliato qui.-
I miei amici, la mia ragazza, mi guardarono con occhio dubitante.
-Credetemi- aggiunsi.
-Okay, entriamo e parliamone, sto gelando!- propose la straniera.
Rientrarono tutti e Troy ed Hanna mi aiutarono ad alzarmi.
-Piano- mi intimó il mio vecchio amico.
Sentivo ancora un lieve capogiro, ma niente di serio.
-Troy, puoi lasciarci soli un minuto?- gli chiese Hanna.
-Certo, ma non metterci troppo. Penso che Jimmy debba riposare, non mi piace la cera che ha!-
-Va bene- rispose.

Riuscí finalmente ad osservarla meglio: aveva gli occhi e il viso stanchi, in alcuni punti sporco di caligine.
I capelli neri corti e scalati, le erano leggermente allungati.

-Sei sicura che io sia vivo?- le domandai.
Sapevo che Hanna avrebbe voluto stare con me ancora, e lo volevo anch'io ovviamente, più di qualsiasi altra cosa, ma io ero morto e le cose non sarebbero più state come prima.
-Che vuoi dire? Certo che sei vivo!-
-Non ne sono certo Hanna-
La mia cacciatrice sorrise, e nel farlo sembrava fragile come un fuscello.
Poi si avvicinó ancor di più a me e con cautela, appoggió il suo orecchio sul mio petto.
Restó così per qualche secondo.
"Il mio battito?" Pensai.
"E se non pompasse più?! Allora sarebbe la conferma che io sia davvero morto!"
Ero pronto a scappare via, costringere Hanna a vivere con un essere che non respira più non era nel mio stile.
Senza offesa per James o il suo gruppetto di vampiri.
Ma quando Hanna alzó gli occhi aveva un'espressione felice.
-Te l'avevo detto!- mi disse.
"Quindi ero davvero tornato in vita!"
-Sono vivo! Ma come é possibile?!-
-Non ti ricordi come sei arrivato qui?-
-É tutto molto confuso, ve l'ho detto.
É stata la neve a trascinarmi via da...-
In quel momento mi ritornarono in mente tutti i momenti passati negli Inferi.
-Da...-
-Dagl'Inferi!- conclusi.
Quando pensavo di aver suscitato l'interesse di Hanna e di aver messo in moto la sua curiosità, mi rivolse solo un'occhiata che diceva chiaramente "Capirai! Niente di che! Io sono appena tornata da quel posto!"
-Non dirmi che...-
-Ti sei perso troppe cose Jimmy!-
-Ho notato! Non volevo dirlo perché credevo di sognare, ma...
Vi siete accorti che James ha delle ali che gli spuntano dalla schiena? O sono di carta pesta o mi sono DECISAMENTE perso qualcosa! Per non parlare di Eric? Non ditemi che fa dinuovo parte della squadra!?

-Emm... ci conviene rientrare anche noi. Ti dobbiamo raccontare tutto!-
S'incamminò affondando i passi nella neve ma io non avevo ancora chiarito la cosa piú importante, e con i sensi ancora un pó offuscati riuscì comunque ad afferarla per la vita.
Con uno scatto la riportai contro il mio petto che ricominciò a bruciare, come si addice a un principe dei licantropi.
-Mi sei mancata!- le dissi ed infine la baciai.
Quel bacio ci restituí tutto il tempo perduto.

Sembrava tutto normale finché Hanna non sbattette le ciglia.
"Che sta facendo? Non é davvero da lei!"
Poi mi prese da un orecchio e mi trascinó all'interno dell'edificio urlando.
-Mi hai fatto stare in pena! Sono scesa li per te! Dove ti eri cacciato!-
-Ahi! HANNA MI STACCHERAI UN ORECCHIO COSÌ! NOI LICANTROPI SIAMO DELICATI!-
-Smettila di lagnare, mi hai fatto venire un infarto!- mi urlava di tutta risposta lei.

Risi tra me e me.
"Si. É questa la vera Hanna!"

LOST WINGS: Nel Regno Dei MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora