Dopo quello brutto spavento Troy camminava tenendo impugnato il suo arco.
Roland li guidava seguendo l'istinto e senza sapere precisamente dove stessero andando.
Sarebbero stati utili in quel momento Jimmy e il suo fiuto. Lui avrebbe rintracciato di sicuro l'odore di Megan e li avrebbe condotti da lei.
Intanto si sentivano soltanto il rumore dei loro passi e nell'aria un forte odore di zolfo.James era in coda al gruppo e aveva un'aria piuttosto preoccupante.
In viso era più pallido del solito, continuava a sudare ma sentiva freddo.
"Che mi succede?" pensava.
Poi un'allucinante fitta di dolore alla testa lo colpí e davanti a sé vide tutto rosso. Nella sua mente si accavallarono immagini ma interrotte come un televisore senza segnale.
Lanció un urlo e cadde in ginocchio.
-James che succede?!- esclamó Hanna.
-Amico stai bene?- chiese Troy.
James si stringeva le tempie con le mani e urlava ancora.
-Fatelo smettere! Fatelo smettere!- urlava.Improvvisamente fu come se la sua mente avesse trovato il segnale giusto, allora le immagini si stabilizzarono.
-James!- chiamava una voce.
Era la voce di Megan.-Fai attenzione! Non dovevi essere qui! Ricorda che ciò che é passato é passato, non perderti in ciò che é stato!- diceva.
James si sentiva la testa esplodere, probabilmente era grazie ai suoi poteri telepatici che Megan poteva contattarlo così.
Provò allora a rispondere al messaggio."Dove sei?" pensò.
-Le porte della casa di mio padre non passano inosservate! Più mostri incontrerete più sarete vicini!- disse.
"Mostri?!" pensò.
-Sto perdendo il contatto!
Attenti a Cerb...-
Non riuscì a concludere.
Il segnale era perso e il dolore si attenuava.I Vigilanti erano raccolti intorno a lui con un aria cupa sul volto.
-Come ti senti?- chiese Roland.Quando James riaprì gli occhi la vista era ritornata quasi completamente: le immagini ripresero il loro colore originale ed erano messe a fuoco.
-Mi sento...- sussurró.In quel momento intravide alle spalle dei ragazzi una figura strana attaccata al soffitto.
-Giú!- esclamó.-Non sarà la tua indole da vampiro dark a farti pensare sempre in negativo!- esclamó stufo Troy.
-No, giù!- esclamó tirandoli verso il basso.
Ora però James era in piedi e quindi un bersaglio ancora più facile per il mostro che lo afferrò conficcandogli gli artigli nelle spalle.
Quella cosa emise dei versi orrendi e striduli ma cosa ben peggiore i quattro avevano appena scoperto che era in grado di volare perché stava trascinando via in volo il vampiro.
-Che cos'è quella, quella COSA?!- chiese stupita Hanna.
-Un pollo brutto, extralarge e con un brutto carattere?- ipotizzò Troy.
-Piú o meno- confermò Roland
-Ma alcuni le chiamano arpie- disse.-Aiuto!- urlava intanto James che sventolava come una bandiera.
I Vigilanti iniziarono a correre seguendo riuscendo a stento a stargli dietro.
Troy iniziò a scoccare frecce, ma il mostro era sfuggente e non riusciva a colpirlo.
James sembrava più spaventato delle frecce che del mostro.
Quando finalmente la colpì, l'arpia sbatté contro una parete rocciosa e precipitò per terra.
Era davvero brutta: somigliava a uno di quei gatti senza pelo ma dalla schiena spuntavano due ali sottili e veloci.
Mentre cercava di rialzarsi e di rimettersi in volo Roland gli saltó in groppa e le spezzò le ali.
L'arpia si spolmonó ma in un nanosecondo le sue grida furono stroncate dal pugnale di Hanna nel suo cuore.
Il mostro si accasciò per terra e liberó James dai suoi artigli.
Il vampiro si rimise in piedi e in una scrollata di spalle queste si stavano già rigenerando.-É tutto apposto?- gli chiese Hanna.
-Si, le ferite si stanno rimarginando, state tranquilli-
-Megan mi aveva avvisato- continuó.
-Megan?- chiese Troy.
-Prima ho avuto una visione, cioè... era lei che ha sfruttato i miei poteri telepatici forse per mettersi in contatto con noi-
-Che cosa ti ha detto?- chiese allarmato Roland.
-Ha detto... di stare attente ai mostri e a un certo cerbito, cerboto, non ho capito bene, il segnale si é interrotto-
-Cerbero- concluse Roland.
-Credo di si- annuí così dicendo James.
-Ma come é possibile?!
Non sono reali, sono soltanto miti!- esordí la cacciatrice.
-Come anche gli angeli e i vampiri- le rispose Roland.
-E le streghe, i licantropi, e i polli extralarge...- cantinelò Troy sottolineando ciò che voleva dire Roland.
-Ma chi é questo Cerbero?- chiese James.
-É un vecchio cagnolone- spiegò Hanna.
-Tutto qui?- chiese James.
-Si- confermò lei e ancora prima che James potesse continuare a dire quanto facile sarebbe stato batterlo, continuó:
-Solo che é alto più di tre metri, ha uno stamaco enorme e...-
-E?- chiese curioso il vampiro.
-E ha tre teste- concluse.
-Sono all'incirca 126 denti- disse Troy.
-Troy...- disse James.
-Guarda un pó qui- allora gli mostrò i suoi di denti.
Affilati come rasoi e letali.
-Non mi spaventa un cagnolone dall'alito pestilenziale!- esclamó.
-Sbruffone! La prossima volta salvati da solo dal pollaccio!- rispose Troy.
-Basta! Siamo una squadra e ci si protegge a vicenda- disse voltandosi verso l'arciere -E si combatte insieme- continuó verso il figlio.-Megan ti ha detto qualcos'altro?- chiese Roland.
-Ha detto che, più mostri incontreremo più vicini alle porte della casa di Lucifero saremo.
Lei si trova lí-James non raccontò ciò che Megan gli aveva detto sul suo conto però: che non doveva essere qui, e che se non sarebbe stato attento si sarebbe perso nel passato.
Doveva capire prima ciò che queste parole significassero.-É tutto?- chiese il padre.
James annuí.
-Allora muoviamoci, se quest'arpia era qui e sapeva dove ci troviamo probabilmente ci saranno ancora molti mostri nei paraggi-Iniziarono a muoversi e James passando diede un calcio alla carcassa dell'arpia per terra accarezzandosi le spalle.
-Stupido mostro-
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LOST WINGS: Nel Regno Dei Morti
VampireREVISIONE IN CORSO. (L'asterisco * significherà il punto dove sono arrivata) Megan é stata trascinata negli Inferi da una strana entità insieme ad Iron. Eric é morto. James é svanito nell'ombra così come é apparso. Che cosa succederà ai Vigilanti e...