BENVENUTO AL MONDO...

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Era il 12 dicembre, Annabeth era quasi in scadenza, aveva una pancia enorme. Percy era sempre più preoccupato per la sua Sapientona e per il loro Mattew, era questo il nome che avevano scelto. Voleva semplicemente che tutto andasse bene. Ormai avevano preparato ogni cosa. La cameretta era a dir poco perfetta, avevano pronta la valigia ormai da un mese ed ogni giorno che passava la tensione aumentava.
Era mattina Percy e Annabeth avevano appena finito di fare colazione quando Annabeth chiamò- Percy, presto vieni qui!- Percy scattò in piedi- Tutto bene??? Prendo la macchina e andiamo all'ospedale. Chiamo Jason e Piper. -        Annabeth lo guardò- Calmati, ha solo scalciato, sto bene! Vieni!- Percy si preoccupava sempre, e lei lo amava per questo. Percy si avvicinò, abbracciò la sua Sapientona e le accarezzò la pancia. Il bambino scalciò. Quello era il loro bambino, non era ancora nato, ma già lo amavano alla follia. -Ehi Annie, mia madre voleva venire a trovarci, ma la macchina l'ha presa Paul, ti spiace se esco dieci minuti per passarla a prendere?- chiese Percy. -Certo, va pure Testa d'Alge, non ti preoccupare, io sto bene, Mattew non arriverà proprio oggi.- Ma avrebbero dovuto saperlo, quando si dice che non succederà una cosa ecco che quella cosa puntualmente si ripresenta. - Ok, torno subito, se hai bisogno ci sono Hazel e Piper a casa. - Poi Percy uscì. Annabeth decise di salire per rifare i letti, ma proprio quando era quasi arrivata in camera sentì una fitta fortissima improvvisa. Sapeva che non sarebbe riuscita ad andare giù per chiamare Hazel e Piper, così decise di andare in camera. - Non puoi aspettare che tuo padre torni a casa?- disse Annabeth toccandosi la pancia proprio quando un'altra fitta le percorse la pancia.
Ormai era passata mezz'ora, ma Percy non era ancora tornato, pensò subito alle cose più terribili, ma poi si impose di tranquillizzarsi. Le mancava il respiro, non sapeva cosa fare, ma alla fine decise di aspettare Percy che non avrebbe dovuto tardare. Si accasciò sul pavimento appoggiata al letto, mentre fitte sempre più dolorose le toglievano il respiro. -Hei Annie, sono a casa!- -Ciao Annabeth!- la salutò Sally. Annabeth si sentì sollevata nel sentire che era tornato il suo Percy, ma non aveva la forza di rispondere, così debolmente chiamò- Percy...- Per fortuna Percy la conosceva troppo bene e quando non la sentì rispondere inizio a cercarla ovunque fino a quando la trovò nella loro camera. Appena la vide andò subito nel panico. - O mei dei, Annie, non ti preoccupare, la macchina è fuori, in dieci minuti siamo all'ospedale! - Poi Percy aiutò Annabeth a scendere, stava malissimo, le contrazioni erano a distanza di soli due minuti. - Muoviti, Percy!- lo rimproverò Annabeth.
Appena arrivati chiamarono prima di tutto Will e Nico e dopo anche Hazel, Frank, Jason e Piper. Appena arrivarono tutti andarono nella stanza che avevano dato a Annabeth a vedere come stava. -Ciao ragazzi!- disse toccandosi la pancia, era arrivata una nuova contrazione. - Come va?-chiese Piper, anche se era basta sa chiaro che non stava molto bene. - I dottori dicono che ci manca poco- rispose lei. Poco dopo infatti entrò Percy seguito da alcuni dottori-Dicono che è ora!- le disse Percy molto emozionato. I dottori portarono Annabeth accompagnata da Percy in sala parto. Percy e Annabeth erano nella sala parto da quasi un'ora, quello era il parto più lungo della storia. -Forza Annie- le disse Percy stringendole la mano per incoraggiarla-Ci sei quasi- poco dopo sentirono il pianto di un bambino, il loro bambino. Quando Annabeth lo prese in braccio scoppiò a piangere- È bellissimo- poi esitò e disse- Non credi che il suo nome dovrebbe essere un altro?- -Luke- disse Percy con le lacrime agli occhi- dovremmo chiamarlo Luke.-

Poi presentarono il piccolo Luke a tutti i loro amici e finalmente dopo due giorni ritornarono a casa, con il piccolo Luke in braccio. Adesso erano al completo.

Gli eroi dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora