IL LORO ANGELO

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Era un mese che Luke era nato e Percy e Annabeth cercavano di abituarsi al meglio alla loro vita con lui. Erano cambiate molte cose, ma erano felici perché erano cambiate in meglio, tutto era più bello da quando era arrivato lui. Luke era un bambino bellissimo, ma era anche molto vivace, aveva i capelli di Percy e gli occhi di Annabeth.

Erano le tre di notte quando lo sentirono piangere -Vado io- disse Percy alzandosi, ma poi Annabeth lo fermò- Adesso tocca a me, tu ci sei andato le scorse due volte- Poi Annabeth diede un bacio al suo Testa d'alghe, scese dal letto e andò nella cameretta di Luke. Dopo circa dieci minuti spuntò in camera con Luke in braccio -Ci fai posto?- Percy si scosto appena e Annabeth si sistemò vicino a lui. Percy la guardò mentre gli dava il latte, la guardò mentre accarezzava con amore il piccolo braccino di Luke. Ora erano una famiglia, e si amavano alla follia. Dopo circa mezz'oretta Annabeth si alzò di nuovo e portò Luke a letto, poi finalmente tornò a letto da Percy -Buona notte- le disse. -Anche a te, speriamo solo che ci lasci dormire il resto della notte- rispose Annabeth. Per fortuna Luke non si svegliò e riuscirono a dormire. Verso le sei di mattina però si svegliarono con Luke che piangeva. Questa volta si alzò per primo Percy che diede il biberon a Luke. Poco dopo si alzò anche Annabeth che andò a preparare la colazione: i soliti muffin blu. Appena finita decisero di fargli il bagnetto. Ci impiegarono un'ora e mezza e fu un'impresa dato che Luke già usava i suoi poteri da nipote di Poseidone schizzando ovunque. Poi verso le dieci rimisero Luke a letto, quando era stanco diventava noiosissimo. Quando finalmente si riaddormentò Percy e Annabeth rimasero a guardarlo incantati mentre dormiva. Era un angelo, si, quello era proprio il loro angelo venuto dal cielo.

Il campanello li distolse da quei pensieri- Chi sarà?- si chiese Annabeth, mentre scendeva le scale. -Ciao Annabeth- disse entrando Sally- ho portato dei regali per il mio nipotino!- poi appoggiò una grossa scatola sul tavolo -Ma non dovevi!- rispose Annabeth. Le faceva sempre piacere quando Sally li passava a trovare. -Ciao mamma- disse Percy quando vide sua madre. Poi Sally continuò- Sono venuta per fare da baby sitter al mio nipotino, così voi potrete uscire da soli, da quando è nato lui non avete avuto più molto tempo per voi.- Percy e Annabeth apprezzarono molto e dopo mangiato uscirono un po' da soli. Passarono il pomeriggio a fare un giro in centro, poi alla sera decisero di intrufolarsi senza farsi vedere al campo mezzosangue e rimasero seduti qualche oretta sulla loro spiaggia, quella dove Percy aveva chiesto ad Annabeth di sposarlo. Mentre erano seduti sulla sabbia si resero conto di quanto fossero fortunati: erano sposati, si amavano alla follia, avevano un bambino semplicemente perfetto e degli amici a cui volevano un bene infinito, erano a dir poco la loro seconda famiglia, ma soprattutto erano felici, felici di tutto quello che insieme avevano costruito nonostante le difficoltà.



Angolo autrice

Ditemi quello che pensate. Vi piace questo capitolo???

Vorrei anche ringraziare di cuore quelli che leggono questa storia.

Pubblicherò il prossimo capitolo giovedì o venerdì.


Lisa

Gli eroi dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora