COME A NATALE

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Tutto procedeva per il meglio, finalmente nella vita degli eroi c'era un po' di pace: Percy e Annabeth erano felici, Piper e Jason vivevano con il piccolo Tristan felici che tutto si fosse sistemato, Leo e Calypso erano in attesa della nascita della loro bambina, Will e Nico si erano ormai abituati alla loro vita con le gemelle e Frank ed Hazel avevano una vita semplicemente perfetta, anche se Frank invidiava un po' le famiglie dei loro amici.

-Caly, devi riposarti, hai sentito quello che ha detto il dottore!- disse Leo dalla cucina rivolto alla sua fidanzata incinta di quasi nove mesi. -Si, ma non ha detto che devo stare relegata a letto, avanti amore! Però sai una cosa? Va bene così, sono felice, veramente felice. Mi sento come a Natale, L'attesa, la trepidazione del Natale.- disse cercando di alzarsi dal divano.- Ahi!- disse subito dopo Calypso mettendosi una mano sulla pancia ormai enorme. -A quanto pare ha preso dal papà, non smette un minuto di scalciare!- continuò avvicinandosi da dietro a Leo. Lui si girò di scatto, la prese per i fianchi e la strinse a sè. Poi prese il suo viso tra le mani e la baciò. -Allora... dovremmo decidere il nome della nostra bambina, ormai non manca più tanto tempo.- disse Leo staccandosi da lei. -Hai ragione, dovremmo pensarci.- disse lei subito interrotta da Leo, che emozionato disse- Allora, a me piacciono Charlotte, Maddison, Rechel, Isabell e Martina-                    -Esperanza- disse la bellissima dea guardandolo negli occhi. Leo rimase senza parole, si commosse nel sentire quelle parole.  -Dici... dici sul serio?- chiese dopo alcuni secondi lui. -Ma certo, voglio che nostra figlia abbia il nome di una bellissima persona, voglio che nostra figlia abbia il nome di tua madre, e se tu lo vorrai allora nostra figlia si chiamerà Esperanza.- rispose Calypso convinta di quello che aveva appena detto. -Ma certo che lo voglio. - poi poco dopo aggiunse- Ti amo troppo, tesoro mio, e amo anche la nostra bambina.-. Le accarezzò il pancione. Poi entrambi sorrisero.

Ma mentre loro passavano momenti meravigliosi Hazel era chiusa in bagno disperata. Piangeva. Non poteva essere, non poteva capitare proprio a lei. Era talmente irreale che non ci credeva, che non voleva crederci. Ma quella era la realtà, e prima o poi avrebbe dovuto farci i conti. E adesso era giunto il suo momento. Voleva solo essere lasciata in pace, voleva piangere fino a svuotarsi completamente, fino a svenire esausta, e quando si sarebbe svegliata si sarebbe accorta che era tutto uno scherzo, che era tutta una finzione. Magari gli dei sarebbero stati clementi. Ma ovviamente ne il fato né gli dei avevano pietà di lei neanche in quelle condizioni.






Angolo autrice,
Inizio scusandomi per il fatto che per un po' non ho pubblicato, mi dispiace veramente tanto ma sono stata molto impegnata con la scuola.
Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Non dimenticatevi vi votare e commentare.

Lisa

Gli eroi dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora