Erano passate ore da quando Piper era uscita dalla sala operatoria... Forse giorni. Jason aveva perso la cognizione del tempo, alla sera tornava a casa con suo figlio e si occupava di lui al meglio delle sue capacità poi subito al mattino presto andava dalla sua Piper. Non si era ancora svegliata e i dottori erano dell'idea che più tempo passava minori erano le possibilità che ce la potesse fare. Ma nessuno si sarebbe arreso. Jason avrebbe aspettato giorni, mesi e anni accanto a lei se necessario.
- Sai- disse rivolgendosi a suo figlio prima di metterlo a letto- oggi ti racconto una storia. C'era una volta una bellissima ragazza che tutti chiamavano reginetta di bellezza, ma lei odiava essere chiamata così. Ma era davvero bellissima, più bella di qualsiasi altra ragazza. I suoi occhi erano di tutti i colori, i suoi capelli castani erano ribelli come lei. E coloro che potevano starle accanto erano persone fortunate. Non solo perché era incantevole e bellissima, ma perché per gentile, altruista, generosa, ma soprattutto perché era coraggiosa, affrontava qualsiasi sfida per aiutare e fare del bene. Non le importava se si metteva in pericolo, lei avrebbe affrontato ogni cosa per le persone che amava. E tu sei molto fortunato perché lei è la tua mamma, e la sua forza basterà per tutti noi, perché lei è Piper Mclean.-
Poi mise a letto suo figlio e si appoggiò sulla poltrona accanto al lettino della moglie. Era esausto, la notte non dormiva perché i pianti di suo figlio, e di giorno non si lasciava andare. Voleva, anzi doveva essere presente quando si sarebbe svegliata.
-Sai Pip, noi cerchiamo di essere forti, ma siamo tutti stanchi, siamo esausti, sia fisicamente perché facciamo i turni e ci dividiamo le ore in modo che tu non resti mai sola: chi non tiene le gemelle e Luke viene qui da te e viceversa. Ma siamo stanchi soprattutto psicologicamente: siamo tutti tesi, frustrati, perché anche se non siamo capaci di ammetterlo ogni giorno che passa la paura aumenta. Piper abbiamo paura: paura che non ti svegli e ci lasci qua, paura che nostro figlio cresca senza una madre, paura di rimanere soli, perché tu occupi un posto importante, non solo nel cuore ma anche nella vita di tutti noi. Soprattutto nella mia e in quella di tuo figlio. Un bellissimo maschietto. Non gli ho nemmeno dato un nome. Non ne ho avuto il coraggio, Pensavo che lo avremmo fatto insieme. Tu ed io. Piper, nostro figlio non ha un nome, ed io ho bisogno di te per sceglierlo.- ormai piangeva.
-Tristan- disse lei debolmente - lo chiameremo Tristan, va bene?- Jason iniziò a ridere tra le lacrime, e non c'è niente di più bello al mondo che vedere un sorriso tra le lacrime. È raro che accada, ma quando accade è una cosa meravigliosa. -Okay-disse Jason prendendole la mano. In quel momento entrarono tutti, c'erano anche Luke e le gemelle. Solo Annabeth mancava e quando Piper la vide entrare con un fagottino blu tra le braccia rimase senza fiato -Lui, lui sta bene?-. -È perfetto- disse Jason avvicinandosi a lei per baciarla. Poco dopo Piper prese in braccio suo figlio, e anche lei iniziò a piangere. Era felice. Era serena. Era diventata mamma.
Poi tutti i loro amici uscirono per lasciarli un po' da soli, erano una famiglia ormai, una famiglia perfetta e bellissima. -Forse dovrei chiamare il dottore- disse qualche secondo dopo Jason. -No, aspetta un attimo. Voglio che restiamo per poco solo noi, insieme. - Entrambi sorrisero e Jason si avvicinò a sua moglie per baciarla. Poi rimasero incantati a guardare il piccolo Tristan che muoveva le manine.Angolo autrice
Allora, voglio una statua per la pazienza a sopportare tutte le vostre minacce. Ma cosa credevate? Ve lo avevo detto che non ero così sadica, solo che non mi avevate creduto... Chissà perché?Vabbè, spero che vi sia piaciuto questo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Lasciate stelline.
Baci
Lisa
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Gli eroi dopo Gea
FanfictionVi siete mai chiesti come sarebbero diventati gli eroi da adulti? Quale sarebbe stato il loro futuro? Qua troverete tutte le risposte. Ecco un estratto dal secondo capitolo: -Cosa ti è successo?- disse Piper invitandola ad entrare. -T-ti devo parla...