LE NOSTRE PAURE

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Erano paralizzati, paralizzati dalle loro paure più grandi che avevano preso vita ed ora erano lì, davanti a loro, immobili, in attesa di vederli morire lentamente. Perché quelle non erano semplici paure, non erano come le paure degli umani, erano paure molto più grosse, paure in grado di distruggerti con un solo sguardo. Ma Percy, Annabeth, Jason, Piper, Frank, Hazel, Leo e Calypso non erano eroi qualunque, erano eroi speciali, molto più forti degli altri, in grado di resistere a molte difficoltà, in grado di resistere a qualunque cosa, perché in fondo erano gli unici e fantastici eroi.

Ma adesso non avevano tempo di pensare alle loro imprese passate, dovevano solo pensare a come sopravvivere, erano soli, indifesi, erano tornati bambini.
"Eppure un modo per uscirne deve esserci, per forza, se c'è una cosa che ho imparato in tutti questi anni è che esiste sempre una via d'uscita, quindi anche adesso, paralizzata dalla mia paura più grande devo trovare un modo per salvare me e tutti i miei amici, perché so che in questo momento tutto contano su di me, e non li deluderò... Non ancora." pensò Annabeth, perché anche se fuori era paralizzata aveva imparato a usare la testa e ragionare anche nei momenti più impensabili.
Intanto Calypso era avvolta da una nebbia fitta e impenetrabile. Aveva subito sguainato la spada, ma il coraggio che c'era in lei era subito svanito quando la sua paura più grande le si era presentata davanti, in tutta la sua grandezza. E adesso era sola... avvolta dalla solitudine, avvolta dalla sua paura più grande. Ed in quel silenzio... In quel silenzio spaventoso e terrificante ricordava i momenti della sua vita più duri e difficili. Ma non voleva rivivere quei tratti della sua vita e fece l'impensabile. Attaccò. Si aprì uno squarcio nella nebbia. Continuò a combattere, nella speranza di riuscire a liberarsene. Dagli squarci che aveva aperto vide Leo, immobile ferito fisicamente ma forse anche psicologicamente - Leo- gridò cercando di svegliarlo da quello stato di trance. Niente. Cercò di correre da lui, ma la nebbia non le permetteva neanche di camminare. Si accorse che piano piano lo squarcio si era riformato. Stava perdendo le speranze.
Jason e Piper non erano in una situazione migliore, cercavano di non mostrare quanta paura avessero ma la verità era che erano terrorizzati. Piper usava la lingua ammaliatrice che purtroppo non funzionava granché, Jason invece continuava ad evocare fulmini anche se questo lo indeboliva molto. Non sapevano come sconfiggere quei mostri, ma avevano la consapevolezza che per entrambi la paura più grande era perdere l'altro: Jason aveva paura di perdere Piper e Piper di perdere Jason. Frank invece se la cavava un po' meglio, sembrava molto arrabbiato e anche se non serviva continuava a combattere. Nel frattempo Hazel stava piangendo, forse era troppo, o forse semplicemente non c'è la faceva più. Anche Percy non era messo bene, contava sulla sua Annie, si fidava di lei e sapeva che avrebbe trovato una via d'uscita. Intanto lei era rimasta apparentemente immobile, si girò intorno, nella speranza di trovare qualcosa di utile, il suo sguardo cadde prima su Percy poi su Calypso ed improvvisamente capì, forse aveva trovato una soluzione. "Questi mostri non sono immuni ai colpi di spada, eppure si riformano, perché anche se li uccidiamo fisicamente rimangono le nostre paure. Ma allora... Noi potremo distruggere tutto questo Con la forza di quello che al mondo amiamo di più. Con la forza che ci danno le persone che amiamo." Sapeva che era la soluzione, sapeva che adesso era arrivato il momento di agire. Doveva solo trovare il modo di dirlo agli altri."


Angolo autrice,

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Lisa

Gli eroi dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora