GIÀ UN ANNO

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Era passato un anno ed anche se all'inizio Hazel aveva avuto paura, adesso la bambina era diventata tutta la sua vita, le voleva più bene che a sé stessa. Era lo sbaglio più bello che avesse mai fatto, e non avrebbe cambiato niente della sua vita, tutto era perfetto, forse, mancava ancora qualcosa, ma non era ancora pronta a pensare ad un altro bambino, in fondo Emily aveva solamente un anno. Ma non era il momento di ragionarci sopra, adesso doveva pensare solo e soltanto alla sua principessa che oggi avrebbe compiuto un anno, sì, era già passato un anno da quando Emily era venuta al mondo e cresceva in fretta, troppo in fretta.

La figlia di Plutone si avviò verso la cameretta della figlia. Si assicurò di non essersi persa per strada qualche palloncino. Frank ed Hazel volevano farle una sorpresa. La figlia di Plutone entrò piano nella stanza facendo attenzione a non svegliare la bambina, era seguita dal marito. Si sporse delicatamente sul letto ed iniziò ad accarezzare la testolina della bimba. -Buon compleanno amore- le sussurrò all'orecchio. Emily appena sentì la parola compleanno schizzò in piedi e mostrò uno di quei sorrisoni irresistibili. -Complelanno- urlò allungando le braccina per farsi prendere in braccio. Frank  la prese -Tanti auguri tesoro- disse prima di darle un bacione sulla testolina. Emily rise. -Oh no, ancora!- disse Hazel mentre la bambina si trasformava in un simpatico micino. -Tranquilla, ci penso io- disse Frank. Poco dopo vide il secondo gatto zampettare fuori dalla stanza. "Non finirà mai" pensò ridendo. Fortunatamente dieci minuti dopo tutto era tornato alla normalità. Sua figlia era umana e suo marito, beh... lui quasi. Ma poco dopo anche lui le raggiunse.              -Allora, io e papà abbiamo pensato di portarti in un posto molto bello, dove siamo cresciuti- disse la figlia di Plutone. La bimba battè le mani e dopo di che iniziarono a prepararsi.

Ci misero un po' per arrivare, ma in fin dei conti non importava, erano solo felici di vedere la loro vecchia casa, dove erano cresciuti, dove si erano innamorati. -Ecco a te il Campo Giove- disse Frank con la bimba in braccio. Emily si fece mettere giù ed iniziò a correre inciampando qua e là. I genitori la raggiunsero. Poi la portarono in tutti i loro posto preferiti, e in ogni porto c'era un regalo bellissimo e diverso per Emily, la bimba era felicissima. -Vostla casa- chiese la bimba desiderosa di vedere la casa dove avevano vissuto.
Poi la bimba iniziò a andare verso quella che le sembrava la direzione giusta.
-Aspetta Emily, torna qua- disse Hazel -prima dovresti conoscere una persona molto speciale. E si avviarono verso la quinta coorte dove avrebbero trovato Reyna, o almeno se lo auguravano. Speravano che non fossero cambiate troppe cose in tutti gli anni che erano trascorsi.
-O miei dei! Siete voi!- il pretore del Campo Giove era incredulo. Frank ed Hazel corsero ad abbracciarla. Poco dopo si fece avanti Emily zampettando. -E lei è Emily- disse Frank -Ed è nostra figlia- si affrettò ad aggiungere la figlia di Plutone.



Angolo autrice,
Allora cosa ne pensate?  Ho dovuto fare un salto temporale altrimenti la storia non sarebbe andata avanti.
Lasciate commenti e stelline se vi è piaciuto questo capitolo.

Grazie
Lisa

Gli eroi dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora