UN'AMARA SCOPERTA

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Eppure sembrava che non avesse lasciato nessuna traccia, ma era impossibile. Percy la conosceva fin troppo bene e non poteva credere che non avesse lasciato nemmeno un piccolo, minuscolo segno. Però ormai erano ore che cercavano, tutti erano convinti dell'esistenza di questo indizio, forse era la disperazione a non farli arrendere, a non farli mollare. E nessuno osava farlo, perché sapevano che senza un aiuto dell'oracolo non sarebbero arrivati da nessuna parte, avrebbero dovuto ricominciare da zero. Dal nulla.
-Abbiamo setacciato ogni singolo angolo della sua capanna... non è possibile- disse Jason. Ormai anche lui stava per scoppiare. Come Annabeth e Percy anche lui e Piper andavano avanti sostenendosi a vicenda. Ma non si può resistere per sempre. E loro stavano per crollare. -No, no, non possiamo ancora arrenderci, non possiamo- disse Percy riguardando disperatamente in ogni angolo. Annabeth intanto era uscita dalla capanna dell'oracolo, si era seduta per terra e si era presa la testa tra le mani. Non sapeva proprio cosa fare, non si era mai trovata in una situazione come quella e per la prima volta in tutta la sua vita non sapeva proprio cosa fare. Poi una lacrima dopo l'altra iniziarono a scendere. Poco dopo sentì qualcuno sfiorarle la spalla -Hey- disse Percy sedendosi accanto a lei, poi continuò- Ti prego, non posso vederti così, noi non ci arrenderemo. Mai. Ritroveremo Luke. - Annabeth alzò la testa-No Percy, non capisci, basta, non c'è niente di niente nella sua cabina. Ma so che non posso arrendermi. Non possiamo. Perché questa è la nostra unica speranza. - Poco dopo Percy si alzò, sapeva che Annabeth in quel momento aveva solo bisogno di stare da sola e ragionare. E sapeva che la sua Sapientona ce l'avrebbe fatta. Sapeva che avrebbe trovato la soluzione. E non si sbagliava. Circa dieci minuti dopo si presentò agitata all'ingresso della capanna- Ho capito- disse -Abbiamo sbagliato tutto, non abbiamo guardato nel posto giusto e so dove dobbiamo cercare. Rachel probabilmente ha capito che lasciare un indizio qua non sarebbe servito a molto, e avrebbe richiesto troppo tempo. Ha capito che la cosa importante era lasciare un messaggio, ma soprattutto dare una traccia sul rapitore, e su da dove è entrato e uscito. Ed aveva ragione.- poi senza guardare in faccia nessuno uscì verso i confini del campo, sicura che gli altri la avrebbero seguita. Setacciarono ogni angolo del confine del campo. Arrivò anche Grover con Juniper-Percy- disse abbracciandolo- Mi dispiace tanto- poi si fermò -Chirone mi ha detto come stanno le cose, e dovresti vedere una cosa, all'ingresso.- Pochi secondi dopo erano all'ingresso. Non avevano pensato all'entrata principale del campo... eppure una piccola spazzola richiudibile spuntava da dietro un caspuglio. Non c'era dubbio, era di Rachel. - È stato rischioso passare di qua- disse Leo, ma poco dopo fu interrotto. -Ma...- disse Annabeth facendo un passo verso l'oggetto -Se il nostro rapitore è entrato dall'ingresso principale significa che...- si fermò un secondo -Il traditore che cerchiamo è un semidio del campo- disse Percy affiancandosi ad Annabeth.






Angolo autrice,
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Lisa

Gli eroi dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora