UNA FOLATA DI FELICITÁ pt.2

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-Non vi illudete che il vostro piano abbia funzionato, io sono l'immortale signore dei cieli. Non importa di quale forma sono, con il mio immenso potere riuscirò a riprendermi quello che mi spetta. Prima o dopo avervi ucciso tutti.- detto questo iniziò a emanare tenebre. Nella stanza tutto divenne scuro. Ma di un'oscurità che metteva i brividi, un'oscurità capace di annientarti in pochi secondi. Urano si stava preparando a distruggerli, stava radunando tutta la forza presente nel suo piccolo corpo e stava diffondendo puro terrore nella stanza, nella casa, e forse nella città.
Nessuno degli eroi, però, aveva idea di cosa fare: Annabeth aveva esaurito tutte le idee e tutti i piani, Percy era esausto, sentiva che le forze le venivano a meno, Calypso era ancora stordita dallo svenimento, anche tutti gli altri non sapevano cosa fare. Solo Jason aveva la consapevolezza di ciò che avrebbe dovuto fare, probabilmente aveva sempre saputo che il sacrificio della profezia era riferito a lui. Richiamò tutte le forze per evocare un fulmine, e sapeva che sarebbe stato l'ultimo, ma non gli importa se gli avrebbe permesso di salvare tutti i suoi amici. Stava per scagliare il fulmine quando le parole di Urano lo investirono- Allora... Vediamo vorrei iniziare da Jason, quindi il modo migliore per farlo soffrire è...- non terminò la frase, scagliò un fulmine di buio verso Piper. Jason sapeva che se c'era un momento giusto per agire era quello. E sapeva che il suo fulmine di luce avrebbe distrutto il buio, adesso che Urano era più debole. Non esitò. Si lanciò contro il fulmine generato da Urano per salvare Piper e nello stesso tempo scagliò il fulmine. Poi tutto intorno a lui si annebbiò. E crollò a terra. Piper non si era ancora resa conto di cosa fosse successo quando vide Urano disintegrarsi in lampi di luce. -Jason- gridò con un urlo di disperazione non appena lo vide crollare a terra. Si mise in ginocchio di fianco a lui. Intanto i suoi amici erano attorno, trapassati da emozioni diverse, e non erano felici, per niente, perché la distruzione di Urano aveva comportato una grave perdita. E nessuno di loro si poteva permettere di perdere un'altra persona cara. -Ti amo Pip- riuscì a dire Jason prima di lasciar cadere la testa. -Nononono, non doveva andare così, non doveva andare così...- disse Piper tra le lacrime- nostro figlio ha bisogno di un padre, nostro figlio ha bisogno di te.- Allora Jason come svegliato da una potente forza, probabilmente l'amore, aprì gli occhi e le fece un enorme sorriso, poi spostò la mano e le accarezzò la pancia.



Angolo autrice,
Scusate per il finale di questo capitolo, ma a breve pubblicherò il prossimo.
Ho deciso di dividere questo capitolo perché era molto lungo, quindi ci sarà anche una pt 3

Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate stelline.

Se vi va passate a dare un'occhiata all'altra mia storia.

Lisa

Gli eroi dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora