NOI

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-Calypso ti prego, ascoltami!- disse disperato Leo. -Te ne sei andato, non mi hai detto neanche una parola, neanche una. Mi hai lasciata lì, impalata. E adesso vieni da me pensando che le scuse possano riparare tutto. Sai... sono stata male, non ho mangiato, non sono nemmeno uscita di casa. Ho aspettato in tutto questo tempo che tu tornassi, ma adesso che sei qui mi rendo conto che sei come tutti gli altri, nei momenti di difficoltà sei scappato, mi hai abbandonata...- poi fu interrotta. -Ti prego Caly, non dire così. Anche io sto male.- poi si dovette fermare perché lei disse- Scusa Leo, ma è troppo tardi, mi dispiace solo per il bambino - poi abbassò la testa - Domani avremmo avuto la prima ecografia. Insieme.- Poi lo guardò negli occhi pieni di lacrime, Leo piangeva. Ma nemmeno le sue lacrime la ammorbidirono.

-Forse dovresti dargli una seconda possibilità- disse la figlia di Plutone. -Concordo.- disse Frank.
Calypso dopo la litigata era andata da Hazel, aveva bisogno di parlare con i suoi amici. -Sai Caly, è vero, lui ha sbagliato, ma si merita una seconda possibilità, tutti se la meritano. So per esperienza che ognuno deve averne una. Se Nico non mi avesse dato questa possibilità io non avrei potuto rimediare ai miei errori, ed adesso non sarei qua.- continuò Hazel. Poi Calypso non sentì più nulla, le si annebbiò la vista e cadde. Si risvegliò poco tempo dopo sul divano di Hazel e Frank. -Stai bene?- chiese Frank. -Si...si, è stato solo un calo di zuccheri. Non avete chiamato Leo, vero?- -No Caly, perché sarai te a farlo.- Calypso non disse nulle, poi dopo essersi ripresa definitivamente e aver ringraziato Hazel e Frank tornò a casa.

Era la mattina dell'ecografia, Calypso si stava preparando, doveva uscire presto se non voleva incontrare Leo. Durante la notte aveva sognato che tutto era normale, e quando si era svegliata si era resa conto di quale fosse la verità, e pianse un poco. Ma poi uscì, se fece un giro per perdere tempo e si avviò verso l'ambulatorio, perfettamente puntuale.
-Signorina Calypso?- chiamò la dottoressa. -Si, sono io, arrivò.- Poi entrò e la dottoressa la fece accomodare. -Dobbiamo aspettare il padre?- chiese ad un certo punto la dottoressa prima di cominciare la visita. -No, il padre non ci sarà.- disse la ninfa cercando di mostrarsi forte e sicura. La dottoressa stava per procedere quando si aprì la porta -E invece il padre ci sarà.- disse Leo prendendo la mano di Caly. Lei sorrise. Poi la dottoressa continuò la visita. -Allora...  vostra figlia sta bene, solo le consiglio di prendere delle vitamine.- -No aspetti, ha detto figlia.- disse Leo scioccato. -Si, avrete una bambina. Congratulazioni.- disse la dottoressa. Poi poco dopo la dottoressa uscì, dicendo di aspettare due minuti. E Leo si sedette accanto alla sua bellissima ragazza. E le accarezzò il ventre -Hey piccolina, sono papà.- aveva la pancia ancora tutta bagnata, ma non gli importava. Poco dopo Calypso mise la sua mano su quella di Leo.

Poi Leo e Calypso tornarono a casa, senza dire una parola, ma durante il tragitto non si lasciarono mai la mano.                   -Ricominciamo da capo.- disse Leo ad un certo punto.
-Ricominciamo da capo.- rispose lei abbracciandolo.








Angolo autrice, allora visto che non sono cattiva??? Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Comunque grazie di cuore a tutti quelli che leggono, commentano.

Grazie anche a chi lascia stelline, continuate a farlo.

Lisa

Gli eroi dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora