Capitolo 2- Un' alba da paura

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Vito entra con una certa angoscia nel palazzo di vetro perché è troppo esposto al sole per i suoi gusti.
Inizia ad innervosirsi per l'alba vicina e continua a tamburellare le dita sulla mano della moglie.
<< Stai tranquillo, tra poco ci porteranno al riparo dal sole. >> bisbiglia Esmeralda. Vengono condotti tramite un piccolo corridoio in una sala enorme in cui l'unico rivestimento è il tappeto rosso del pavimento.
Napoleone si volta verso di loro.
<< Vi raggiungo subito tra cinque minuti. Vado a chiamare dei camerieri che possano aiutarvi a portare via i bagagli.>>
E così si chiude dietro la porta d'acciaio.
Esmeralda si guarda attorno. La stanza ha su tre pareti il vetro, mentre l'unica parete composta da cemento è quella da dove è scomparso il capitano.
I Vittoriosi guardano nervosamente verso il mare, soprattutto nel punto in cui il cielo sta prendendo sfumature sempre più chiare.
Una guardia non resiste e inizia a battere i pugni contro la porta.
<< È un a trappola! Ci hanno ingannato! Ci uccideranno tutti!>>
Bastano quelle poche parole che il butoferio prende sopravvento.
I Vittoriosi iniziano ad ammassarsi contro la parete di cemento, mentre altri corrono per la stanza alla cerca di un rifugio.
Vito stringe sempre più forte la mano della regina e ha lo sguardo fisso verso l'orizzonte.
Esmeralda si porta l'altra mano sulla tempia con fare disperato e poi la fa volteggiare davanti al viso del marito senza alcun effetto.
David si porta pollice e medio in bocca e tira un lungo fischio attirando l'attenzione su di sé.
Per un attimo le pareti sembrano voler crollare perché il silenzio improvviso, dopo tanto caos, le coglie impreparate.
<< Adesso basta! Chi siete voi? Vittoriosi o Perdenti? Non ho mai visto tanti uomini correre come esasperati come oggi! Guardatevi! Sembrate un ammasso di uomini dagli occhi di ghiaccio che urla terrorizzato! Ma chi siete voi veramente?>>
Timidamente un soldato si fa avanti.
<< Siamo Vittoriosi mio signore!>>
<< Esatto e non ci facciamo mettere i piedi in testa da nessuno! Quindi ora prendete questo lungo tappeto da terra e chi soffre al sole ci si nasconde sotto! Credo che sia abbastanza resistente per proteggerci!>>
I Vittoriosi si rimcompongono e strappano da terra i tappeto rosso e uno dopo l'altro si nascondono sotto di esso. I novizi invece aiutano a mantenere alto il corredo affinché tutti si possano riparare dal sole.
Vito si riprende dallo stato di shock e si accuccia per terra a gambe incrociate. Con un sospiro, chiude gli occhi e prega che il nipote abbia ragione. I soldati lo imitano e si stringono così che tutti possano essere più comodi.
Esmeralda posa una mano sulla spalla del figlio.
<< Grazie.>>
David però ha una faccia tutt'altro che entusiasta.
<< C'è qualcosa che non quadra in questi posto! Credo l'abbiano fatto apposta a lasciarci così esposti!>>
La regina annuisce.
<< Di sicuro dovrà rispondere a molte domande appena torna Napoleone.>>
Il principe mantiene lo sguardo duro e continua a dare indicazioni su come mantenere il tappeto.
Dopo pochi minuti, il sole sorge illuminando la stanza completamente.
Si sentono alcuni soldati che trattengono il fiato ma fortunatamente nessuno urla di dolore.
La porta si riapre e Napoleone sembra sorpreso di vedere i Vittoriosi nascosti.
<< Ma che...>> Non termina la frase che si ritrova una regina inferocita che lo prende dalle spalle e lo alza da terra.
<< Traditore!>> Lo accusa.
Ma il capitano sembra non capire.
<< Ci volevi morti vero?>>
Napoleone diventa pallidissimo e continua a guardarsi attorno per sfuggire alla presa di quella donna.
<< Ma qui non veniamo bruciati!>>
Esmeralda lo fulmina con lo sguardo e lo sbatte nuovamente contro il muro.
<< Forse tu non lo sai, ma alcuni di noi possono morire alla presenza dei raggi solari>>
L'uomo sembra non avere più fiato in corpo.
<< Certo che lo so! Anch'io posso morire se vengo esposto al sole!>>
La regina vacilla per un secondo.
<< Sei stolto? Hai la minima idea di cos'è il sole?>>
Napoleone stavolta trema.
<< Certo che lo so! Ma queste pareti sono speciali! Non noti che i vetri sono particolarmente oscurati? È dovuto ad una particolare formula che le rende protettive dai raggi solari al cento per cento. Io stesso potrei morire se esposto, ma qui ho potuto rivedere il sole dopo tanti anni! Demon non ve ne aveva parlato?>>
Stavolta la regina lascia lentamente l'uomo dalle spalle, con lo sguardo perso nel vuoto.
<< Ciò che dici è vero?>>
chiede da dietro alle sue spalle David.
Napoleone annuisce con la testa.
<< Tutto vero!>>
I Vittoriosi, sotto al tappeto, sentono ogni singola parola, ma non osano uscire dal loro riparo.
Il re ingoglia la saliva e fuoriesce dal nascondiglio. Miracolosamente non si scotta alla luce del sole, anzi non gli dà neanche fastidio fissare il punto luminoso in mezzo al cielo.
Piano piano si avvicina alla vetrata e, sotto gli occhi sgomenti dei Vittoriosi, una lacrima di gioia riga il viso del sovrano.
Esmeralda muove un passo in avanti, ancora incredula che suo marito, dopo tanti anni a vivere di notte, possa rivedere la luce del sole.
<< Il capitano non sta mentendo. Non mi sto bruciando. Uscite allo scoperto senza paura miei uomini.>>
Ordina senza spostare lo sguardo dall'orizzonte.
Uno dopo l'altro i Vittoriosi si tirano fuori da sotto il tappeto, alcuni si tengono per mano, altri escono con gli occhi chiusi per paura di farsi male e altri invece, corrono fuori desiderosi di rivedere il sole.
Esmeralda si unisce a Vito e gli prende la mano.
<< Non ho parole.>> Commenta il sovrano.
Lei gli sorride.
<< Non ci sono parole per descrivere la meraviglia di un alba.>>
Restano così per molto tempo, finché qualcuno, da dietro di loro, si schiarisce la voce.
<< Demon aveva comunicato qualche mese fa la costruzione di questo tipo particolare di vetro, si pensa che...>>
Il re si volta duro in volto.
<< Conosco questi vetri! Li ho già visti prima della Grande Guerra Chimica, dimmi, dove li avete trovati in così grande quantità? Una volta solo pochi locali li possedevano e solo per mia autorità! La formula per la loro creazione è andata persa e nessuno se la ricordava più; quindi la mia domanda è: dove li avete presi?>>

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora