Capitolo 14- Una vita salvata

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Esmeralda si alza felice tra le braccia del marito, con le gambe incastrate tra le sue. Lo osserva nella sua perfezione e la sua grandezza. È un bellissimo uomo che si porta un gran peso sulle spalle e ogni giorno lotta per mantenere il posto che gli spetta. Con il braccio destro gli accarezza la guancia svegliandolo dolcemente.
<< È da tanto che ti sei svegliata?>> gli chiede con la voce ancora impastata dal sonno.
<< No.>>
Vito le da un lungo bacio e si alzano insieme per affrontare una dura giornata.

Sophie passeggia con Nail per i mercati del paese. Quando è iniziata la grande infestazione, lui l'aveva salvata miracolosamente dalle grinfie di un Super, ed insieme sono riusciti a scappare fino al mare verso il vascello dei sovrani.
<< Quando credi che dobbiamo chiederglielo?>> chiede dolcemente Nail mentre stringe con fare protettivo il braccio sulle spalle della ragazza.
<< Beh, dipende da quando tu me lo chiederai.>> arrossisce.
Si dileguano verso il bosco lì vicino, fino ad arrivare su un bellissimo prato di girasoli.
Emozionata, Sophie si mette a correre tra i fiori e ne coglie uno così grande, da ricoprirle completamente la mano.
Nail la raggiunge e la prende da sotto le ascelle, la solleva e la girare attorno a sé, alzando il vestito giallognolo.
<< Sto volando!>> esclama divertita.
Lui la riporta a terra e si mette in ginocchio davanti a lei.
<< Sophie, sono la guardia del re più fortunata al mondo, ma non ho una casa di offrirti perché la malattia me l'ha distrutta e non posso farti abitare nel luogo in cui siamo nati.
Non posso prometterti di riuscire a comprartene una, perché il re non può permettersi di retribuirmi, ma sono orgoglioso di poter servire un uomo d'oro come lui.
Tutto ciò che ho sono le mie mani, il mio corpo e il mio amore per te.
Ti prometto che costruirò qui una casa per te, per noi, se tu mi vorrai come tuo marito per sempre.
Sophie, mi vuoi sposare?>>
Posa sulla mano un anellino d'argento appartenuto alla madre.
Gli occhi di Sophie luccicano dall' emozione.
<< Sì!! Ti voglio sposare Nail! Non voglio altro!>>
Nail gli infila al dito l'anello e l'abbraccia come se fosse la cosa più bella del mondo.

David lascia i gemelli ad una balia e decide di scappare da quelle quattro mura per qualche ora, almeno finché la madre non esce dalla camera. Vorrebbe far scorrazzare i lupi ma William li ha portati a spasso e non sa dove si trovino.
Sorride tra sé e sé al pensiero che i suoi genitori sono stati fortunati ad amarsi, e fino all'ultimo ha sperato che Alessandro riuscisse a conquistare il cuore della madre.
Ma preferisce vedere la madre felice tra le braccia di Vito che con chiunque altro.
I gemelli sono nati dall'amore dei sovrani e non possono meritare di meglio di due genitori che stanno insieme.
Non prova alcuna invidia infondo. Certo, Vito gli ha insegnato comunque a gestire un regno anche se non gli spetta di diritto, ma non se ne lamenta, perché essere re significa avere la responsabilità sull'intera umanità ed è un grosso fardello per qualunque Vittorioso.
Senza rendersene conto si allontana un pò troppo dal castello e si ritrova ai bordi di un bosco.
Aspira a fondo l'aria pulita e decide che inoltrarsi non può fargli male.
Dopo un pò, sente una risata magnifica provenire da un prato, che la riconoscerebbe in mezzo ad una gran folla.
David cammina velocemente verso Sophie ma si blocca appena la vede tra le braccia di Nail.
Si pietrifica seduta stante, diventando pallido come un cencio quando lui s'inchina difronte a lei per chiederle la mano.
Il principe non riesce a credere che quei due alla fine si sono decisi a fare il grande passo, e pensare che è stato proprio lui ad incoraggiarli ad avvicinarsi.
Stupido, stupido, stupido! Perché non sei andato tu a prenderla invece di lasciare lui!
Mentalmente si pugnala da solo, ma il cuore sanguina solo quando Sophie bacia Nail.
Quando lui sta per infilare le mani sotto il vestito, le sue gambe iniziano a muoversi da sole, non sa di preciso in che direzione corre, ma basta che sia il più lontano possibile da lì.

È pomeriggio inoltrato quando finalmente si ferma per prendere fiato. Si accascia a terra e inizia a piangere a dirotto, pensando al momento in cui lui aveva salvato Sophie qualche mese prima.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora