Capitolo 53- La guerra

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I ribelli navigano da meno di mezza giornata diretti verso l'isola di cors, quando vedono in lontananza le prime navi da guerra di Demon. David sospira ed osserva come Gerard pilota l'imbarcazione tra le maestose onde e trattiene la febbricità di voler ritornare a terra.
Sono circa venti navi quelle che stanno venendo incontro e loro sono soli.
Questo è un suicidio se i piani non vanno come calcolati!
<<Preparatevi ad attaccare! Voglio sentire il dolce suono dei cannoni entro tre, due, UNO!!!>> ordina Gerard.
Una canzone di cannoni continua attira l'attenzione delle navi che aumentano la velocità di navigazione. Quando una delle imbarcazioni è abbastanza vicina David sale con i propri uomini sulle vele e inizia a scoccare frecce verso gli avversari.
Gerard comanda ai propri di saltare sulla nave nemica e uccidere chiunque incontrino.
Il casino è totale quando la nave si trova circondata da due di esse. David non si ferma un secondo, e quando finisce le frecce scende dall' albero maestro e sguaina la spada.
<< Per il re!! Per la libertà!!!>> I soldati chiusi in coperta fuoriescono dal nascondiglio come mosche e attaccano i nemici. David lancia una botte verso un soldato e schiva un pugnale; contemporaneamente lancia di rimando una stella affilata nella gola del vittorioso. È una vera furia, anche se sono circondati, hanno molti più uomini per la battaglia e non si lasciano intimidire, mentre i cannoni continuano a far il loro lavoro.
Altre navi provano a fermare quella nave da guerra, ma qualcosa attira loro l'attenzione e prima che se ne rendano conto, altre navi li circondano di tutte le ere. Barchette antiche che per miracolo galleggiano o modernissime navi da guerra che sovrastano in tutto e per tutto quelle dei nemici. Gerard sorride per la ribalta avuta.
<< Uomini voglio vedere quelle ventitré navette sprofondare negli abissi a meno che ogni singolo uomo su di essa sia morto!>> I ribelli circondano completamente per mare l'isola con le navi e non permettono a nessuno di attraversare i loro confini.
Il subbuglio è totale per i nemici che provano a contrattaccare e affondare le navi con i cannoni, ma i loro mezzi non sono sufficienti per un corsaro come Gerard che è nato sul mare.
David salta da una nave all' altra dei nemici uccidendo e trafiggendo colpi armoniosamente. William lo segue a ruota molto più a suo agio con una spada in mano che al pensiero di dover fare nodi alle vele.

Zena e Rose sono sulle navi ai confini che osservano le navi dei nemici cadere come mosche.
<< Mandate ora avanti il re!>> ordina mentre due barche si spostano per far avanzare dei mezzi che ormai non si vedono da millenni.

Fench guarda i propri marinai morire per mano di David e Gerard piuttosto stordito per ciò che accade. Altre navi nemiche si sono aperte un varco e li stanno attaccando, ma è qualcos'altro che lo terrorizza.
Una grossa forma scura si muove sotto le onde del mare inseguita da altre cinque più piccole. Tutte le leggende che gli raccontavano da piccolo adesso lo stanno terrorizzando. Anche i suoi uomini si sono accorti della nuova presenza e si arrendono alle spade dei nemici.
<< Uomini ritiratevi!>> ordina il principe, lasciando ancor più confuso il marinaio.
I soldati del duca esultano incerti se quella è la resa dei ribelli.
<< Uomini non lasciateli fuggire! Il duca non vuole prigionieri!>> urla Fench, ma gli uomini non lo ascoltano più quando la nave inizia a traballare pericolosamente per un colpo avvenuto dal basso.
I ribelli scappano velocemente sulla nave principale e prendono quanti più vascelli di emergenza a remi e fuggono come topi verso il confine delineato dal nemico.
Un' altra scossa stavolta colpisce la nave in pieno centro e inizia ad affondare lentamente.
<< È una trappola! Hanno qualche cosa che naviga sotto l'acqua! Ci stanno affondando!>> urla Fench, ma il suo avvertimento viene sovrastato dalle urla dei marinai che cercano vie di fuga gettandosi in mare.
Fench conta altri mostri marini che oscurano completamente il mare e gli si ghiacciano le vene di paura quando nota che tutta la sua flotta marina sta avendo gli stessi problemi. Le navi affondano come barchette di carta e vittoriosi che corrono avanti ed indietro incapaci di gestire la minaccia. Qualche disperato tenta comunque di colpire con i cannoni i mostri marini ma in cuor suo il marinaio sa che sono perduti perché sono circondati da tutti i lati e i sottomarini li stanno massacrando.
<< Capitano si getti in mare prima che affondi anche lei con la nave!>> prova a consigliargli uno dei suoi uomini, ma Fench non lo ascolta e porge il viso verso le barchette a remi che stanno fuggendo. Un pirata con una lunga cicatrice si alza e si porta la mano sulla fronte e la lascia andare verso la sua direzione.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora