Capitolo 29- L' inseguimento

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Vito lascia definitivamente Demon dalla presa sul collo, scaraventandolo a terra una volta assicuratosi che David è riuscito ad uscire dal castello.
Il duca si rialza stordito e fulmina la moglie che non lo aiuta.
<< Guardie! Inseguiteli!>>
Vito però le ferma.
<< No! Andrò io stesso con le mie guardie per inseguirlo!>>
Demon avanza verso la sua direzione.
<< Con il dovuto rispetto ma siete troppo coinvolto per fare un inseguimento due genere!>>
<< Stupidaggini! Tutti siamo coinvolti perché infondo David è pur sempre superiore a te!>>
Demon non demorde l'incarico.
<< Io conosco la mia città!>>
<< Ma tu non conosci come pensa David in una città sconosciuta! Fidati! Troverei più facilmente David con i miei uomini che con i tuoi! Ora basta protestare se non vuoi che ti revochi il nobiliato!!>>
Esmeralda finalmente si riprende. Fino all'ultimo ha temuto per la vita del figlio; ora, l'unica cosa che vuol fare, e strangolare l'unica persona di cui si è fidata di quel paese: Anastasia.
<< Vengo anch'io con te!>>
Dice, anche se il suo sguardo è fisso sulla duchessa, che non osa alzare il viso perché sa bene che la causa di tutto questo è solo sua.
<< No! I gemelli hanno bisogno di te, ora più che mai! Non capiranno come mai il fratello maggiore sia scappata e tu, amor mio, dovrai sostenerli!>>
L'abbraccia stretta a sé e le sussurra nell'orecchio:
<< In questo modo potrò capire le intenzioni di David!>>
Esmeralda sospira e lo.guarda negli occhi.
<< Va bene, resto qui per capire bene la situazione, non vorrei mai che accusino pure noi!>> Si scambiano un bacio.
<< Andiamo!>>
Demon però li ferma.
<< Aspettate! Vi lascio uno dei miei uomini fidati! Lui conosce bene queste terre e può esservi ugualmente d'aiuto!>>
Il re acconsente titubante e, dopo aver abbracciato i gemelli, inizia a correre verso i boschi.

Esmeralda chiude gli occhi per qualche secondo, mentre all'esterno del castello si scatena il delirio.
Ogni abitante inizia a correre impaurito per la presenza dei Ribelli, ed ognuno nasconde i propri gioielli temendo un possibile saccheggio da un momento all'altro.
La regina ascolta le voci urlanti finché, stufa di quel trambusto, corre verso l'esterno e sale su un tavolo alto per poter vedere più persone possibili.
<<ADESSO BASTA!!!>>
urla a squarciagola. Qualcuno si ferma ma il casino è tale che nessuno le dà retta.
Stufa, prende un megafono di cui ha scoperto da poco la funzione.
<< HO DETTO ADESSO BASTA! B-A-S-T-A! HO DETTO BASTA! E NON FATEMELO RIPETERE SE NON VOLETE MARCIRE NELLE PRIGIONI!>>
Come un tuono a ciel sereno, ogni abitante si volta verso  sua direzione, più impauriti che altro dalla sua figura.
Esmeralda si rilassa visibilmente, e approva quel silenzio creatosi.
<<Bene! Ora che ho la vostra attenzione vorrei chiedervi di continuare con i festeggiamenti! Mio figlio non è un traditore e sicuramente deve aver avuto validi motivi per aver commesso determinate azioni! Ora lui starà vagabondando per i boschi e non è qui! La minaccia che incombe non può fermare il gran popolo che siete! Ho conosciuto molti di voi e ho potuto vedere come siete orgogliosi di essere Americani! Siete agguerriti e patriottici! Non saranno i Ribelli a fermarvi! E neanche io o il vostro adorato duca Demon! Perché voi, miei cari abitanti, siete deboli se siete da soli ma tutti insieme siete la miglior arma da guerra che io conosca! Voi amate questo paese e sono sicura che lo proteggerete con i denti e le unghie se costretti! Quindi ignorate per ora questa minaccia e godetevi questa giornata! Perché dovete sbattere in faccia la realtà ai Ribelli! Se festeggerete farete capire che voi amate la vostra terra e che possono fare tutto ciò che vogliono ma voi, non cambierete mai le vostre opinioni! Quindi ora, tutti insieme, ricomponiamoci le tavole e i pasti deliziosi che avete preparato e festeggiamo insieme!!>>
Prende un calice di vino e lo innalza al cielo.
<< All'America!>>
Tutti alzano le mani al cielo.
<< All'America!!>>
La regina sorride, anche se dentro di sé nasconde molta più paura che felicità.

Vito corre per i boschi, conoscendo David deve aver creato un luogo sicuro in cui potersi nascondere in caso di necessità e, sicuramente si trova vicino al mare.
Si dirigono verso ovest quando finalmente trovano le prime tracce di David.
La guardia di Demon indica alla propria destra e tutti seguono quella direzione.

David corre a perdifiato verso il proprio nascondiglio, accompagnato da Sophie e Nail, quando sente che le guardie dietro di sé lo stanno per raggiungere.
<< Sophie! È meglio se voi due vi dileguate al più presto verso il nascondiglio! Aspettatemi lì che distraggo le guardie!>>
Nail però è titubante.
<< No! Sarebbe meglio che io resti qui e tu aspetti i Ribelli!>>
Il principe però non vuole saperne e indica con lo sguardo la ragazza.
<< Andate! Vi raggiungerò, o saranno i Ribelli tra qualche giorno! Forza!>>
Sophie lo abbraccia.
<< Ci vediamo tra poco brontolone!>> David la stringe a sé con affetto e poi inizia a correre al lato opposto.
Quando crede di essersi allontanato abbastanza, prende una fune che li circonda la vita e la lega ad un albero, mentre l'altra estremità la tiene in mano.
Poco dopo vede le guardie avvicinarsi, quando sono praticamente ad un metro da lui, alza la corda, facendo cadere con il muso a terra differenti guardie.
Il principe vede che i soldati hanno i colori del casato di Rimina, tranne uno di loro; così cerca con lo sguardo la madre, ma finisce per incrociare quello dello zio.
Deglutisce capendo di essere in pericolo, e inizia a correre lontano.
Il re si alza da terra e lo insegue immediatamente, senza lasciare agli altri il tempo di rialzarsi.
<< David! Fermati!>>
Il principe corre finché non si trova davanti ad un dirupo profondo che contiene un fiume che scorre forte verso una cascata abnorme.
<< David! Ti prego! Voglio solo parlare!>>
David si gira verso la sua direzione con i pugnali in mano.
<< Non voglio combattere con te, zio!>>
Vito si ferma a pochi passi da lui.
<< Non devi! Devi solo dirmi cosa sta succedendo!>>
David fa una smorfia di disapprovazione.
<< Cosa vuoi sapere?>> chiede portando davanti a sé le armi.
<< Di che cosa parlava prima Demon? Cosa significa questa tua pazzia con i Ribelli?>>
<< Tu non ti sei mai fidato di Demon, neanche in India, ma questo non dignifica che tu possa approvare ciò che sto per fare contro di lui!>>
Il re si stufa e per far capire che è dalla sua parte, porta le proprie armi a terra.
<< Io so solo che Demon mi nasconde qualcosa che tu sicuramente ne sei a conoscenza! Non mi fido di lui ma bisogna agire a piccoli passi per non finire di essere pugnalati nel proprio letto! Cosa nascondi? Tua madre ti sta proteggendo, anche se non conosce la verità ma io esigo saperne di più!>>
Alcuni passi dal bosco, mettono in allerta David, costringendolo ad attaccare lo zio.
<< Perdonami, ma non voglio che anche tu rischi la vita per me!>> sottolinea il ragazzo mentre con un pugnale cerca di colpire la spalla dello zio.
Vito, ripresosi dalla sorpresa, ferma con una mano il braccio mentre con un piede gli fa uno sgambetto.
David vede sul suo viso un miscuglio di sorpresa e delusione, ma anche curiosità.
Si fa forza sulle gambe e si rialza e lancia un pugnale verso il petto di Vito.
Il re lo scansa mentre appaiono i primi uomini dal bosco, che si preparano ad attaccare.
David si ferma sul ciglio del dirupo e conta i nemici.
<< Sai una cosa zio? Ti sei dimenticato che amo le altezze!>>
E con questo, si getta nel fiume.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora