Capitolo 12- Selvaggio

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<< Oggi ci è andata bene Sam! Siamo riusciti a catturare un cervo e due cinghiali sopravvissuti in questo periodaccio.>>
Un Vittorioso bruno si avvicina ad altre due persone che si tengono nascosti tra gli alberi.
<< Shh! Abbassa la voce Juke! Ho sentito dei rumori prima e credo che quei mostri siano nelle vicinanze!>>
Juke si blocca in attesa di sentire qualsiasi rumore o d'intravedere sbucare qualcuno da un momento all'altro.
Si rilassa leggermente dopo qualche minuto e, con passo accelerato, raggiunge gli altri compagni.
Si caricano il bestiame sulle spalle e partono per tornare alla loro base, senza accorgersi di essere inseguiti.

Sangue, odore di sangue da ogni luogo, una volta l' odore era molto più forte, ma ora sente solo il sangue secco e vecchio.
Sono giorni che inseguo questa scia, e finalmente ho trovato la pista giusta.
I primi tempi riuscivo a mangiare così tanto! C'era così tanta carne in giro che la mia pancia non si è mai lamentata, adesso invece passo giorni e giorni a cercare carne fresca! Mi sono spinto troppo oltre alle terre che conoscevo.
Ogni tanto incontro uomini, uomini come me, molto forti, ma non sono buoni, puzzano di morte e sono disgustosi! Quando la fame mi devastava, ero costretto a mangiare animali e questi stessi morti che camminano!
Inizialmente non capivo bene come funzionava il mondo, ed è difficile battere questo istinto che provo nell' uccidere, ora invece ho imparato a studiare questi uomini deboli e insignificanti, ma così succosi! Ho scoperto che non tutti tollerano la palla luminosa nel cielo e per me è un gran vantaggio! Posso cacciarli più facilmente, anche se mi dispiace un non godermi la caccia fino in fondo.

Sono in un paese che non conosco perché da dove provengo non c'è più nessuno da cacciare, li ho uccisi tutti, uno dopo l'altro, è quando ero troppo pieno per mangiare, li uccidevo per il gusto di farlo! Trovo difficile reprimere questi istinti ma neanche voglio farlo! Mi piace ciò che faccio e non conosco altro del mondo, solo alcune notti vivo un mondo diverso, un mondo in cui io sono uno di quegli esseri deboli e nessuno è come me. Vedo anche dei volti, ma sono così sfocati che il giorno dopo me li dimentico.
Ricordo però una cosa: due occhi verdi come gli alberi, ma sono vividi nella mia mente, per questo quando incontro una preda con quegli stessi occhi, mi diverto a sbranarla lentamente, facendola soffrire il più possibile. Provo rabbia nei loro confronti perché non sono quella persona, per questo mi spingo sempre oltre. Non voglio essere come quelli come me, sono forti ma stupidi, io invece li osservo, li seguo e scopro che nascondono altre prede succulente.

Alessandro osserva da dietro un cespuglio quegli esseri umani che camminano a fila indiana velocemente ma cercando di essere il più silenziosi possibile.
Peccato che Alessandro ha i sensi molto più raffinati rispetto a loro, quindi possono cercare di nascondersi quanto vogliono, possono anche essere silenti, ma lui può rintracciarli per il loro forte odore di vita.
I cuori dei tre uomini si sono velocizzati quando hanno sentito un ramo rompersi sotto le zampe di quella piccola lepre. Alessandro odia le lepri, hanno poca carne e troppe ossa.
Insegue dall'alto tre, finché questi si bloccano definitivamente nella loro posizione. Juke alza la mano per indicare di stare immobili ed indica davanti a sé. I cuori sono come i picchi che fanno i buchi nei tronchi, talmente forti che li potrebbe sentire mille miglia lontano.
Si concentra sulla direzione indicata dall' uomo e si dirige verso quella direzione.
Più avanti due mostri come lui stanno finendo una donna. Deve prendere un decisione, e in fretta, i super gli avrebbero attaccato le sue prede e gli avrebbe rovinato il piano.
Con un balzo atterra in mezzo ai due
Super, e li squadra da capo a piedi. Sono completamente nudi proprio come lui, anche se alcuni brandelli tessuto sono riusciti a sopravvivere alle mille temperie affrontate davanti alle parti intime. I due mostri restano fermi a studiare la situazione e, per qualche strano motivo, tutti riconoscono in lui il primo dei Super. Non sanno comunicare tra di loro, ma vedono che Alessandro è più forte e decidono di scappare da lui, il più lontano possibile, pensando che volesse terminare lui il pasto.
Alessandro prende il corpo morto e lo allontana da quel posto.
Ritorna indietro e si riappoggia allo stesso ramo robusto su cui prima era appoggiato per sbirciare gli uomini.
I Vittoriosi non si sono mossi di un millimetro dal loro posto, ancora in attesa di un possibile attacco.
La notte è ancora lunga, quindi non necessitano di nascondersi per il momento.
Sam inizia a camminare e li supera lentamente. Finalmente comprendono che non corrono alcun pericolo e decidono di proseguire.
Percorrono un pò di kilometri, finché non salgono su una rigogliosa pianura verde. All'improvviso scompaiono dietro un cespuglio.
Alessandro perde completamente le loro tracce. Disorientato si avvicina al punto in cui sono scomparsi.
La terra ad un certo punto diventa più scura. Il super sbatte le mani per terra per studiarla e si accorge che una lastra di ferro nasconde i tre uomini.
Alessandro sorride entusiasta perché tra non molto potrà radere al suolo una miriade di umani e fermare i brontolii dello stomaco.
Un fruscio dietro di sé gli fa capire di non essere solo.
Si guarda attorno.
Oh no!
Una ventina di uomini arrivano all'improvviso e lo circondano.
Alessandro sogghigna.
Finalmente un di movimento!
Si mette a quatto zampe e corre contro due uomini. Quando è a meno di un metro, salta carico di rabbia, ma sbalorditamente si sente trafiggere la spalla destra.
Gli occhi diventano rosso sangue e prende l'uomo davanti a sé dal collo, lo solleva da terra e glielo spacca.
Un brivido di piacere gli percorre il midollo spinale, ma un altra volta viene colpito con una specie lancia sulla gamba.
Si trova inginocchiato perché la lancia non gli permette di alzarsi.
Un altra lancia gli trafigge un braccio, bloccandolo a terra.
Altre lance lo colpiscono in differenti parti del corpo, ma solo quando lo colpiscono alla testa perde completamente i sensi, e la parte istintiva si spegne lasciando spazio ai sogni da Vittorioso.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora