Capitolo 16- Sottovoce

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Lorenzo cammina impacciato verso il fratello maggiore, che tiene le braccia allargate per accoglierlo.
<< Da.. Daie >> Prova a dire il bambino.
<< No, Davide piccolo!>> Gli sorride pensando a quanto sia difficile pronunciare il suo nome.
Da qualche settimana cerca di parlare ma con scarsi risultati. Un ombra gli copre la visuale e prende in braccio il bambino prima che possa raggiungere il fratello.
David lancia un occhiataccia verso il nuovo arrivato.
Demon sembra rilassato mentre sorride a Lorenzo, che sembra in procinto di piangere.
<< Se non ti dispiace vorrei riavere mio fratello, non è abituato agli sconosciuti e sta per piangere!>> scontrosamente prende in braccio il bambino.
<< Pensavo che un principe fosse abituato a vedere continuamente gente nuova nelle sale delle riunioni.>>
David fa una smorfia.
<< Non si fa prendere in braccio facilmente.>>
Demon non si scompone.
<< Vorrei parlarti in privato>>
Il principe sbuffa e lo immobilizza con lo sguardo gelido.
<< Puoi parlare. Qui non ci sono orecchie nelle vicinanze, anche se credo di sapere di cosa tu voglia parlare.>>
David fa scendere il bambino e gli tiene le manine per tenerlo in piedi.
<< Allora mi saprai rispondere alla domanda sul come mai non eri nelle tue camere.>>
<< Pensavo che volessi farmi un discorso da amico sul fatto che le donne vanno e vengono, dato che Sophie si sta per sposare, anzi ci converrebbe muoverci visto che la cerimonia inizia tra poche ore.>>
Demon fa una smorfia.
<< Non scherzare con me ragazzo! Sai cosa intendevo dire! Non mi interessa nulla della tua storiella d'amore sprovveduta verso una stupida ragazza!>>
David lo fulmina con lo sguardo.
<< Non osare chiamarla stupida!>>
Il duca cerca di non far vedere quanto si sente frustrato.
<< Non volevo offendere la tua ragazza, anzi scusa la ragazza di un altro! Ad ogni modo voglio sapere dov'eri? Sappiamo entrambi che non eri nelle tue stanze! Neanche i tuoi genitori immaginano che cosa mi sono inventato in questi giorni per non farti scoprire!>>
David fa fare qualche passo al fratello che sembra scocciato di stare fermo.
<< Come sappiamo entrambi io provo qualcosa per Sophie. Mi sono allontanato per qualche giorno per non averla tra i piedi mentre si bacia con un altro uomo che, purtroppo, non sono io. Avevo bisogno di riflettere, certo fa male ma non posso abbandonare mia madre e i miei fratelli nella tua casa per un mio ingenuo sentimento.
Vedrai che mi passerà, per ora posso solo ringraziarti per non aver riferito ai miei genitori che sono stato via.>> Fa per andarsene ma Demon lo blocca posando una mano sulla spalla.
<< Non hai risposto alla mia domanda: dove sei stato?>>
David si gira per l'ennesima volta.
<< Ho girovagato per i boschi! Ora, se non ti dispiace, voglio andarmi a preparare e portare mio fratello dalla baia! Arrivederci duca, o forse preferite Imperatore? Oh sì, giusto, uno come voi non merita neanche di essere duca.>>
Ed entra a palazzo.

Esmeralda si siede sul trono e osserva il figlio vestito come le guardie del re.
Stranamente vede un David duro nelle sue espressioni, e non la tristezza che tutti si possano aspettare. La regina allunga la mano verso la sua direzione e David le sorride debolmente.
<< Sei molto forte figlio mio! Non mi sarei mai aspettata che avresti accetato di fare da testimone a Nail.>>
<<Lui è una delle migliori guardie reali e mi ha aiutato molte volte mi ha aiutato a uscire da difficili situazioni. Nell'ultimo anno siamo diventati grandi amici, non potevo rifiutare la sua offerta.>>
Esmeralda sorride per tirargli su il morale.
<< Lui non sa quello che provi, vero?>>
David annuisce mentre parte la canzone dell'entrata della sposa.
Sophie ha un vestito molto semplice con un nastrino blu che le circonda la vita, facendola sembrare ancora più snella di quello che è.
I suoi occhi sono fissi su Nail, con un sorriso che arriva fino alla punta dei capelli.

La cerimonia è stata veloce e semplice, benché Esmeralda spesso si offriva a aiutare i futuri sposini per rendere la festa più pomposa.
Demon ha permesso di celebrare il matrimonio nel suo castello, anche se controvoglia, ma si è divertito ad osservare David soffrire, e spera che questa tortura lo possa aiutare a parlare nei giorni in cui è stato dichiarato disperso.
Vito si alza in piedi da capo tavola.
<< Attenzione! Vorrei augurare a Sophie e Nail che possano vivere per sempre insieme felicemente! Conosco questi ragazzi da quando erano due neonati e crescendo, entrambi hanno mostrato di essere molto spavaldi e sempre i primi in azione. Mi sono sempre chiesto chi tra i due è più vivace, e scommetto che Sophie ti batterebbe Nail! Siete come due figli per me e sappiate che vi offrirò il miglior sostegno per poter convivere nel vostro futuro nido d'amore! E ora alzate i calici per i sposi!>>
I presenti si alzano entusiasti e brindano felici.
Esmeralda cerca con lo sguardo il figlio, per vedere come sta; ma misteriosamente sembra scomparso, probabilmente preferisce stare un pò da solo.

I sovrani ritornano nelle loro stanze, quando la regina pensa ai gemelli e al fatto che in quella giornata di festa siano stati tutta la cerimonia a correre avanti e indietro.
Si dirige verso la camera della baia quando sente delle persone parlare sottovoce, come se non volessero farsi sentire.
<< Ti prego! Ti prego!>> dice una voce femminile.
<< Ti ho detto di no!>> sussurra una voce maschile che le risulta familiare.
Vinta dalla curiosità, Esmeralda si avvicina senza farsi notare, in modo tale che possa capire chi sia a parlare.
<< Guarda che lo so che sei stato con loro! Conosco ogni mossa di mio marito e so che non eri nelle tue stanze!>> finalmente scorge la chioma bionda della duchessa.
<< Lo sanno tutti ormai. Ero solo per i boschi!>>
Quella voce non può che appartenere a suo figlio David.
Cosa ci fanno loro due insieme?
Con orrore pensa a quanto sia cambiato il figlio da quando sono sbarcati in America.
O forse è cambiato da quando ha perso il padre?
Prima che il dolore possa prendere sopravvento a causa dei ricordi, Anastasia parla.
<< No! Non eri solo nei boschi. Gli uomini del duca sono convinti che tu eri con i ribelli! Ti prego, so che sei stato con loro! Dagli questa lettera appena li incontri! Ti scongiuro!>>
Esmeralda si sporge e vede una lettera passare tra le mani del figlio.
<< Chi mi dice che tu non sei una delle spie del duca?>>
<< Demon mi tortura ogni giorno. Io ho bisogno del tuo aiuto, spero che un giorno i tuoi genitori possano liberarci da ogni male.>>
Una guardia si avvicina rumorosamente alla regina e i due scompaiono dal corridoio.
<< Tutto bene mia regina?>>
Esmeralda si ricompone scossa.
<< Sì, grazie. Sto andando dai miei figli. Ora se mi scusate.>>
E prosegue verso le proprie camere.
Cosa nasconde mio figlio? I Ribelli? Di nuovo? Perché la mia famiglia si ribella sempre?
E sbuffa al pensiero che anche lei, tempo addietro, era una ribelle.
Beh sia io che suo padre lo eravamo, forse la cosa non mi stupisce più di tanto, soprattutto ora che il suo cuore è distrutto; però domani devo parlargli.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora