Capitolo 31- È questione di principio

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Alle prime luci dell'alba, Vito torna con i propri uomini al castello al sicuro. La guardia di Demon corre subito da lui a far rapporto, mentre gli altri uomini si congedano per cambiarsi.
Il loro arrivo è stato piuttosto silenzioso e nessuno si è accorto di loro.
Demon ed Anastasia sono seduti al tavolo in cui stanno proseguendo i festeggiamenti, ma i loro visi nascondono la tensione.
Il duca non si scompone appena vede il re, mentre Vito gli lancia un occhiataccia.
<< Dove si trova mia moglie?>>
Demon sorride.
<< Non lo hai preso!>> Sostiene Vittorioso.
<< È molto scaltro, non a caso è mio nipote! Ma almeno siamo riusciti a trovarlo, tu invece non saresti nemmeno riuscito a vedere un solo capello se l'avresti inseguito!>>
Le persone attorno a loro iniziano ad assottigliare il volume della voce.
<< Ma se l'avessi trovato di sicuro ora sarebbe nelle mie prigioni!>>
Il re sbuffa, stufo di parlare con quell'uomo.
<< Dubito fortemente, sei lento e i tuoi uomini sono peggio di te! Ora dimmi: dov'è mia moglie?>>
<< Nelle sue camere>>
Vito non resta un secondo di più e scappa ai piani superiori.

Esmeralda legge una favola ai due gemelli che si stanno per addormentare.
Racconta di un uomo che si è ribellato al re cattivo e che ha fatto di tutto per aiutare tutti gli uomini della terra; poi racconta di come il re è diventato buono grazie ad una donna di cui si innamora.
<< Ma quella donna ha sempre avuto il cuore diviso in due parti, uno per il padre dei propri figli altro, verso il re più buono del mondo!>>
I bambini si sono addormentati quando una mano si appoggia sulla sua spalla.
Non ha bisogno di parole per capire a chi appartiene, perché quel semplice tocco la fa rabbrividire di piacere, e solo una persona riesce a trasmettergli quell'energia.
Si volta verso il marito e lo bacia con passione.
<< Lui come sta?>>
<< È forte e se la caverà!>>
Esmeralda annuisce e continua a baciarlo quando Lorenzo sospira nel sonno.
<< Credo sia meglio spostarci da qui, i gemelli si sono appena addormentati e non vorrei che si svegliassero!>> Gli sussurra all'orecchio.
Vito la solleva da terra e la prende in braccio, facendosi circondare dalle gambe di lei la vita.
<< Riusciremo a salvarci, tutti quanti!>>

I giorni passano inesorabili, e con essi anche cresce l'ansia di non riuscire più a vedere il proprio figlio ad Esmeralda.
Più volte Anastasia ha provato da avvicinarla nel tentativo di darle delle spiegazioni, ma la regina l' ha spudoratamente evitata per non rischiare di strangolarla con le proprie mani; finché una serata, per i giardini reali, Anastasia le para la strada.
Esmeralda sta passeggiando al chiaro di luna da sola per ritrovare un pò di tranquillità da quei giorni ininterrotti, passati ad estorcere alcune informazioni al duca futilmente.
Anastasia, come lei, si trova nei giardini in cerca di pace quando la incontra, e decide di ostacolarle il cammino.
<< Togliti di mezzo!>> Le ordina seccamente.
<< No! Non finché non mi avrai dato ascolto!>>
Esmeralda incrocia le braccia sotto al seno e la guarda con aria di sfida.
<< Fossi in te non intralcerei la strada ad una regina!>>
<< Ed invece sì! Mi devi ascoltare! Io non centro nulla con quello che è accaduto a David!>>
<< Non osare pronunciare il suo nome!>>
Gli sferza uno schiaffo ma Anastasia le blocca il polso.
Esmeralda allunga la gamba destra per farla cadere. La duchessa se ne accorge, quindi salta in alto tenendo il polso della regina stretto e glielo porta alla schiena.
<< Non voglio offenderti od offenderlo!>>
La regina piega la schiena, inclinando su di sé Anastasia. Fa leva con il polso hai dietro e la scaraventa per terra e le balza addosso.
<< Io non ti credo!>>
Gli prende le braccia per immobilizzarla, ma Anastasia piega una gamba sotto di sé e punta il ginocchio sullo stomaco della regina, facendola alzare.
Cogliendo l'attimo, la duchessa si alza in piedi e si ritrova nuovamente difronte all'avversario.
<< Io non so chi sia stato a parlare! Ma giuro che sto indagando! Appena torna Roy io..>>
Non finisce la frase che la regina la carica sulla spalla e la solleva da terra.
<< Non voglio sapere nulla delle tue cavolate!>>
La spinge contro un albero, facendolo spaccare in due per la troppa forza della regina.
Anastasia si accascia a terra priva di forze e inizia a piangere come non ha mai fatto. Esmeralda la osserva truce, e mano a mano la rabbia repressa cala, lasciando spazio alla dolce donna piena di amore verso il prossimo.
Stremata dalla lotta si siede sulle ginocchia difronte alla duchessa e le alza il mento con due dita.
La regina annuisce pronta ad ascoltare Anastasia.
<<Io ti giuro che non so chi abbia parlato con Demon! Ma ti giuro che Roy è un mio amico! Mi sembra strano che mi abbia tradito, d'altronde anche lui odia mio marito quanto me! Ho sbagliato a parlarne con lui forse, ma dovevo sfogarmi, avevo bisogno di qualcuno che mi sosteneste!>>
Esmeralda sospira.
<< Potevi venire da me! Quello che hai fatto è stato in buona fede ma gli unici a sapere di David eravamo noi tre! Quindi, a meno che tu non gli abbia parlato, solo Roy può avergli riferito il suo segreto!>>
Anastasia prende le mani della regina.
<< Vi prometto che indagherò! Per vostro figlio e per i miei cari! Fosse l'ultima cosa che mi resta da vivere!>>

Roy esce dallo studio del duca con fare scocciato, sbuffa al pensiero che quell'uomo lo carichi di così tanti lavori come se fosse un Vittorioso e potesse fare mille cose in una volta; ma è una delle poche persone che conosce affondo la natura delle vecchie tecnologie.
Per quanto abbia preso sotto di sé alcuni apprendisti, nessuno di essi riesce a stargli al passi.
Temo proprio che dovrò prendere in considerazione il fatto di diventare Vittorioso! In fondo, senza di me, Demon perderebbe più informazioni e servizi in tutta la sua vita!
Si reca verso la biblioteca con passo molleggiante per incontrare l'unica persona che a palazzo possa comprenderlo, la sua prima amica Vittoriosa: sua madre.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora