Capitolo 56- un mondo nuovo

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<< Nonna! Nonna! Sono riuscito ad insegnare a Vito a dire Romina!>> urla felice Martina mentre tiene in braccio il piccolo figlio di Lorenzo.
Esmeralda sorride mentre i nipoti si rotolano nel prato ricco di fiori profumati. L'ex regina annusa a fondo la natura che la circonda. Da qualche anno ormai gli sono spuntati alcuni capello grigi ed ogni giorno che passa vede allo specchio l'immagine della propria madre.
Si alza da terra e prende in braccio Vito, la mattinata è passata veloce con i suoi cinque bei nipotini, ma ora è tempo di rientrare a palazzo, tra poco il re ritornerà umano come tutti gli altri esseri viventi sulla terra e vuole essere pronta per l'annunciazione.
I bambini la seguono divertiti, ma comunque dispiaciuti di non essere riusciti a restare più tempo a giocare.
Benedetta, la nuova dama di corte, li raggiunge e prende sotto la propria ala protettiva i principino, mentre Esmeralda finalmente rientra nelle proprie camere. Da quando è tornata si è drasticamente distaccata dalla vita reale, ogni tanto torna perché il figlio chiede il suo aiuto, o per andare a trovare i propri nipoti, ma non si trattiene mai più del dovuto. Fin dalla ricostruzione della città ha eseguito i suoi doveri da ex regina ed ha aiutato gli ex Super dispersi per tutto il mondo a riunirsi in un unico popolo, e solo dopo che ha trovato i propri cittadini in una pace che non si vedeva da anni, a causa delle quatrro razze che si sterminavano a vicenda, si è ritirata.
Si siede a bordo del letto di velluto, ma poi cambia idea e Dentro di sé ricorda la filastrocca che tanto tempo addietro gli aveva raccontato Julie.
Per le strade di Rimina devi girare,
un gran rospo con la corona dovrai incontrare,
segui gli uomini senza corpo,
ma stai attento al loro capo!
chiedi un passaggio all'animale lento
e se non ti sei addormentato,
rispondi al rebus che ti viene presentato,
finalmente al tesoro sei arrivato!
La regina percorre un vecchio corridoio con migliaia di quadri finché non si ferma davanti all'immagine biricchina di un principino con in mano un rospo che fissa la corona del padrone. L'immagine del rospo volta verso il corridoio a destra dove si trovano differenti armature di antichi re. Cammina fino all'armatura di suo marito e con due dita percorre il petto all'armatura. Una lacrima le riga il viso, ma lei oltrepassa finché non si trova difronte al muro ricoperto di arazzi che rappresentano differenti animali. Cerca la lumaca e preme su di essa. Dal pavimento fuoriesce un pilastro alto un metro e di diameteo di dieci centimetri. Su di essa vi sono diverse immagini di svariati colori. Lei preme il blu e l'argento, come i colori del casato del marito. Il pilastro torna a terra e sul pavimento si aprono delle scale che vanno verso il basso.
Esmeralda prende la lanterna e scende finché non si trova in una grande sala contenente mille armi di ogni tipo e generazione. Quando scoprì quella sala comprese che quelle armi erano di ogni re che avevano governato nei tempi addietro. Sul fondo ci sono libri antichi di vite passate e gloriose battaglie. Si siede sulla poltrona ricoperta di seta rossa e cerca nella cattedra davanti a sé di aprire il cassetto. All'interno trova la lettera scomparsa tanti anni addietro, quando David è salito al trono.
Non va in quella stanza da quasi un anno ormai e ora sente il bisogno di rivedere la sua bella scrittura da quando è scomparso.
Cara Esmeralda,
Non sapevo come parlatene, forse perché avevo compreso qualcosa quando quella sera parlasti di Alessandro con David con tanto affetto, o forse perché dentro di me l'ho sempre saputo, ma sono più che certo che i gemelli non siano i miei figli, ma di Alessandro.
Ho indagato tempo fa, prima che i Super popolassero la terra, e ho saputo che sei stata con lui la notte in cui l'abbiamo ritrovato in India. Io accetterò ugualmente Lorenzo e Nihal come miei figli, ma sarà David a salire al trono.
Gli ho insegnato tutto ciò che conosco, anche se sono più che certo che sarà un ottimo sovrano quando verrò a mancare, basta guardare i traguardi che ha fatto nella vita e come riesce a erigere un esercito anche senza il mio aiuto.
Mi costa molto ammettere di non essere riuscito a dare un erede mio, ma sono lieto che comunque continuerà a regnare la mia dinastia sul mondo.
Tra pochi giorni partiremo per l' Europa e io sono pronto a tutto pur di salvare il mio popolo. Vorrei che tu sia pronta a tutto! Ti prego amor mio! Non ti rammaricare se Alessandro o io ci dovessimo far male, sono il prezzo che paghiamo ogni giorno.
Ti amo Esmeralda, con tutto me stesso, e voglio darti il mondo che hai sempre desiderato! Ripenso sempre alla piccola ribelle che si è presentata a casa mia e si è conquistata il mio amore e del mio popolo, sii sempre te stessa tesoro mio, sii forte ed orgogliosa per ciò che sei diventata proprio come lo sono io di te!
Distruggi la lettera, non tenerla da parte, non vorrei mai che la gente pensi che io sia un debole!
Tuo Vito.
P.s. Sul testamento ho dichiarato mio successore David.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora