La Regina e il Ribelle -Un Mondo da Salvare-

Capitolo 4- Il microchip

Esmeralda si sveglia dal pianto dei figli che protestano per il mancato allattamento serale.
La regina sbadiglia e inizia ad allattare Lorenzo.
Vito arriva e prende in braccio Nihal e gli fa i buffetti sul nasino.
S.I.N.D.Y. compare magicamente con un sorriso smagliante e il solito vestito rosso fuoco.
<< Buongiorno Vostra Maestà! Abbiamo presupposto che abbiate fame e abbiamo preparato dei cinghiali solo per voi al piano di sotto, se mi volete seguire>>
David li raggiunge in camera e prende Nihal in braccio.
<< Questo posto mi piace sempre di più! Nella mia camera da letto hanno messo un monitor enorme di un computer! Molto più grosso rispetto a quelli che ci sono in giro per l'impero! E mi hanno fatto vedere dei film molto vecchi ma bellissimi! Peccato che alcune cose io non le conosco bene altrimenti avrei capito di più!>>
Il re sembra più a disagio che mai.
<< Avevo stabilito che certi computer potevano essere utilizzati solo per aiutare a smistare le fattorie. Ora non servono a molto! Mi sorprende che ne abbiano uno qui!>> sbuffa.
Esmeralda e David appena oltrepassano la porta, sentono dietro di sé il muro scendere per serrare totalmente la camera del sovrano.
Esmeralda inizia a bussare contro.
<< Cosa vorreste fare con questo?? Perché avete chiuso mio marito qui dentro?? Lui non è mai stato morso! È rimasto con me tutto il tempo! Ve lo assicuro!>>
I presenti si fermano per vedere cosa succede e non capiscono perché la regina sta continuando a sbattere contro la porta.
Dietro di lei appare l' ologramma di S.I.N.D.Y con un aria tranquilla.
<< Il re è stato contagiato. Stanotte abbiamo visto che si è attivato il suo microchip.>>
Esmeralda cerca di avventarsi su di lei, ma naturalmente la donna in rosso è immateriali e la regina finisce per oltrepassarla.
<< Tu menti! Sono sempre stata al fianco di mio marito e non un morso appare sul suo corpo a causa della malattia! Rifate immediatamente il test!>>
Urla a squarciagola.
Due uomini in tuta bianca cercano di placcarla, ma finiscono scaraventati contro il muro dalla furia della sovrana.
<< Liberalo immediatamente!>> comanda nuovamente.
<< Perché non ascoltate la regina? Liberatelo! Scommetto che ci sia stato uno sbaglio di calcoli nel microcip>>
Esmeralda si volta e si trova di fronte alla persona più spregevole che conosca: Demon.
S.I.N.D.Y si sposta verso la loro direzione.
<< Ma signore, i calcoli sono cor..>>
<< Adesso basta discutere! Aprite quella porta!>>
Lentamente si alza la porta di sicurezza, mostrando un re più che infuriato.
<< Demon!>> scandisce quelle parole come se potesse usarle per infliggere dolore.
Il duca si avvicina e gli porge una mano.
<< Mi dispiace se vi abbiamo richiuso dentro, ma vogliamo assicurarci che tutti siano al sicuro!>>
Schiocca le dita e i due uomini che prima bloccavano la regina, ora conducono Vito al laboratorio per accertarsi della malattia.
<< Quando sei arrivato?>> chiede la regina.
<< Sono appena arrivato e neanche mi saluti? Dovresti ringraziarmi se ti accolgo nel mio regno.>>
Esmeralda però non è in vena di chiacchiere.
<< Sono la regina di tutto il mondo e tutto il mondo è la mia casa. Non ti devo per nulla ringraziare ma devo i miei ringraziamenti a questa gente attorno a me, perché insieme siamo riusciti a salvarci sull' imbarcazione ed arrivare fin qui!>> Fa per voltarsi e seguire il marito, quando Demon commenta.
<< Il mondo sta cambiando mia regina. >>

Vito viene sdraiato si un lettino stretto e scomodo, in attesa di essere visionato. Un ragazzetto entra con fare stufato nella stanza.
Il re si accorge che quella persona è un umano, ma non per questo si comporta come se si trovasse davanti ad un superiore.
Il ragazzo supervisiona il braccio in cui vi era il microchip, e giustamente non lo trova.
<< Ehi! Un momento! Ti sei levato il microchip?>> domanda
<< Sì, mi stava dando fastidio e il mio corpo la espulso automaticamente. Dovresti conoscere la fisionomia di un Vittorioso, umano. >>
Il ragazzo lo fulmina con lo sguardo.
<<Ne so quanto ho studiato e trovato sui libri! Ad ogni modo quando hai tolto quel microchip hai fatto scattare in automatico la luce rossa, quindi per i nostri computer risulti malato. Potevi avvertirci prima e non saresti rimasto rinchiuso in camera!>>
Il re sbuffa e, in quel momento, entra in camera la moglie con Demon.
<< Roy! Cosa ci dici sullo stato del nostro re?>>
Il ragazzo sgrana gli occhi.
<< Re?>>
Vito annuisce.
<< Mi scusi! Non ne avevo idea!>>
Il re scuote la mano come per dire che non fa nulla.
<< Ad ogni modo c'è stato un disguido. Il re non è contagiato, ma bensì si è tolto il microchip.>>
Esmeralda sospira di sollievo e abbraccia il marito.
Demon lo aiuta ad alzarsi.
<< Benvenuto nella mia città speciale mio re.>>
Vito non sembra convinto.
<< La tua città speciale mi ricorda molto il passato>>
Il duca alza le spalle.
<< Per migliorarci dovevo guardare il passato. Questa struttura si basa su vecchi studi che ho condotto personalmente. Qui tutto è nuovo e voglio rendere la mia gente tecnologica, esattamente come una volta.>>
Il re si alza di scatto.
<< Tutto questo va contro la legge che io ho imposto! >>
Demon non si scompone.
<< La tua legge è antiquariata! Certe tecnologie sono necessarie per sopravvivere in questo mondo! Guarda soltanto i computer! Ci hanno aiutato a organizzare le fattorie e a comunicare da un paese all'altro!>>
<< Quella tecnologia ha condotto alla guerra per il potere! Tutti ne volevano un pò e hanno esagerato! Il nostro mondo è caduto in rovina a causa delle bombe e dei virus procurate dalle tecnologie! Per questo motivo ho deciso che si sarebbero usate il minimo necessario solo certe tecnologie del passato. È stata una mia scelta ed è legge! Non puoi fare quello che vuoi tu, quando vuoi tu! Io sono il tuo re!>>
La tensione elogia nella stanza, finché il duca prende parola.
<< Molto bene, allora dì a tutta questa gente che non potranno mai più vivere nelle comodità che gli ho creato e soprattutto non potranno mai più vedere la luce del sole, infondo io gli ho dato ciò che tu hai promesso per anni senza risultato.>>
Se ne va, lasciando i sovrani a bocca aperta.