Capitolo 47- Una piccola spia

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Nihal spia attraverso la fessura creatasi tra le assi se c'è qualcuno fuori.
<< Via libera!>>
Tre bambini escono dal proprio nascondiglio e corrono spediti verso la città.
<< Siete certe che questo posto sia sicuro?>> chiede impaziente Lorenzo.
<< Sei il solito fifone!>> Gli dà una pacca la cuginetta Angela.
Il maschietto sbuffa per avere una sorella presuntuosa e una cugina senza paura.
<< Io dico solo che questo posto tra non molto sarà pieno di uomini dagli occhi di ghiaccio! Non è saggio passeggiare tra queste strade!>>
Nihal fa cenno con la mano per smentire.
<< Lo sai bene che gli uomini di ghiaccio non possono farci nulla! Noi siamo più veloci di loro! Oltre che più forti!>> Sostiene la sorella mentre fa vedere i suoi piccoli muscoli nelle braccia.
Angela invece cammina tranquilla tra quelle abitazioni piuttosto incantata da quelle casette di legno e mattoni. Purtroppo, essendo piccola, ha sempre vissuto sotto terra e raramente è uscita dal nascondiglio, a meno che i suoi genitori la tenessero sempre d'occhio e mai troppo vicini a qualche città o villaggio che si espone ai raggi solari.
Dei bambini li osservano da lontano, incuriositi dai nuovi arrivati.
Una bambina scura di pelle e con gli occhi neri come la pece si fa avanti.
<< Voi chi siete?>> chiede timida.
Lorenzo gli mostra uno dei suoi più belli sorrisi.
<< Siamo avventurieri! Viaggiamo per un sacco di villaggi e siamo appena tornati da un posto magico!>>
Alla bambina brillano gli occhi e li guarda con stupore.
Altri bambini si avvicinano e ascoltano le bugie raccontate dai tre piccoli Vittoriosi.
<< Io sono Lorenzo, lei mia sorella Nihal e lei Angela! Siamo appena tornati da un castello ricco di passaggi segreti! E poi..>>
Lorenzo attira audaciamente molti bambini attorno a sé, quando un piccolo umano urla per farsi sentire:
<< State mentendo! Siete solo dei bugiardi!>>
Lorenzo trattiene i pugni lungo i fianchi.
<< Ti sbagli!>> Ma prima che i fanciulli inizino a litigare, qualcuno li chiama.
<< Nihal! Lorenzo! Angela! Cosa ci fate qui?>>

David tira una pacca sulla spalla di un soldato, infondendo fiducia nei loro confronti.
<< Che gli arcieri si sistemino sui tetti delle case! Tutti gli altri si sistemino lungo i margini del villaggio! Mentre voi seguite le spie e bloccherete i soldati prima che arrivino qui!>>
Gli uomini annuiscono e si preparano nelle loro postazioni. Tutto procede secondo i piani, e David si sistema un' arco voluminoso sulla schiena mentre con l'altro braccio prende più frecce possibili per annientare gli zombi.
I suoi soldati lo imitano nelle azioni e lo seguono fino ai confini della cittadina, da dove si arrampicano sui tetti e iniziano a saltare da uno all'altro. Cercano di delineare tutto il perimetro, così che possano parare l'attacco da qualunque lato.
David si accerta che tutti possano adeguatamente sistemarsi per non farsi vedere dal popolo, e scende dal tetto di una piccola abitazione per assicurarsi una buona visione.
Tre bambini corrono nella sua stessa direzione ed uno di loro inciampa sul piede del vittorioso.
David lo solleva da terra come se fosse un fazzoletto.
<< Fai attenzione! Dove stai andando di tutta fretta?>>
Il bambino spalanca gli occhi dalla paura di aver inconcrociato uno sconosciuto.
<< Vado dai nuovi bambini del villaggio! Sono degli esploratori!>>
David inizia ad avere un barlume di sovrappensiero.
<< Ti accompagno dai nuovi arrivati! Così mi accerto che tu non ti faccia ancora male!>>
Il bimbo sorride e lo conduce verso un gruppetto di bambini che si sono riuniti a tre fanciulli che conosce bene.
<< Nihal! Lorenzo! Angela! Cosa ci fate qui?>> urla più arrabbiato che mai dall'insolenza dei fratelli e della cuginetta.
I bambini impallidiscono per essere stati scoperti, ma non riescono a trovare una scusa in tempo che un rumore sconosciuto lì raggiunge di soppiatto.
David chiama l'attenzione di uno dei suoi arceri e lo fa scendere dal tetto.
<< Mat porta questi bambini da mia madre immediatamente e fai in modo che si salvino tutti!>>
I bambini tremano mentre delle urla agghiaccianti riempiono l'aria.
Lorenzo prende parola per tranquillizzare i suoi coetanei.
<< Ehi! Ehi! Basta piagnucolare! Mio fratello è fortissimo e ci aiuterà tutti quanti! Ora seguiamo Mat e ci salveremo e troveremo i nostri genitori presto!>>
I bambini si asciugano le lacrime ed annuiscono verso quel piccolo vittorioso.
Angela e Nihal prendono per mano alcuni di loro ed insieme scappano verso il boschetto.

Vito viene avvisato da una spia che si stanno avvicinando due rettangoli argentati enormi, che si muovono su sei ruote ciascuna verso di loro.
Il re dei Vittoriosi stringe i pugni lungo i fianchi.
<< Stanno arrivando con dei camion! Roy deve aver progettato anche questo adesso! Maledizione!>>
Esmeralda lo guarda interrogativa.
<< Sono simili alle auto che tu conosci, mi sembra che tu sia uscita una volta con i tuoi genitori su una macchina>>
La ragazza annuisce.
<< Sì! Era enorme!>>
<< Beh immaginati un auto che trasporta una cassettone enorme, ebbene quello è un camion! Ero certo che nessuno sarebbe più riuscito a costruirne! Inoltre l'ultima auto funzionante l'hanno usata proprio i tuoi genitori.>>
Esmeralda ricorda bene quella vecchia panda rotta e resta stupita quando vede quei grossi macchinari arrugginiti che fanno un rumore indecibile e difficile da non notare dai Vittoriosi. Le ruote giganti si trascinano avanti nel fango appesantite dal gran carico di uomini dagli occhi di ghiaccio. La gente del villaggio più coraggiosa si avvicina lentamente al mezzo come se fosse un animale in procinto di aggredirli, mentre altri fuggono nelle proprie case o alla ricerca dei propri figli.
Due uomini in nero scendono veloci dal mezzo ed aprono velocemente gli sportelli del camion mentre una massa di esseri cadono rovinosamente a terra perché situati uno sopra all'altro come se fossero vestiti che straripano nell'armadio.
I ribelli scoccano le prime frecce verso quello scempio ma sono troppi gli zombie contenuti su quei mezzi. Vito urla a squarciagola << Fermate quegli zombie! Gli altri con le spade vengano a combattere contro i soldati!>>
I vittoriosi che guidavano i camion corrono verso gli altri mezzi che sta giungendo, gesticolando di fermarsi immediatamente, ma stavolta, scendono dei soldati dal secondo camion ed attaccano furiosamente i ribelli con le loro armi speciali.
Vito scende dagli alberi quando termina le frecce per bloccare gli zombie, un vittorioso si trova sotto di lui e gli cade addosso, l'altro non si accorge neanche della sua presenza mentre viene decapitato. Si alza e colpisce sul fianco uno che gli viene incontro e mentre lo superò gli trafigge con la spada la carotide. Prende l'arma del nemico, molto più resistente delle altre, e colpisce a sangue freddo sul torace di un soldato, questo si infuria e prova a colpirgli le spalle ma futilmente perché il re è molto più veloce. Vito lo fa indietreggiare finché il nemico non inciampa su un tronco e cade conducendo il re a dargli il colpo di grazia.
Il capo dei ribelli si guarda attorno e nota i propri uomini destreggiarsi abbastanza bene grazie alle armi rubate nelle battaglie precedenti dagli avversari. Una chioma biondo scuro occupa la sua visuale che combatte come un forsennato facendosi largo tra gli uomini dagli occhi di ghiaccio che si avvicinano alla città.
<< Esmeralda!!!>> prova a chiamarla il re mentre corre nella sua direzione colpendo chiunque cerchi di ostacolarlo. Un vittorioso piuttosto robusto gli copre la visuale, fermandolo sul posto.
Il re inizia a ruotare entrambe le spade attorno a sé, comprendendo che il nemico ce l'ha proprio con lui. L'avversario sghignazza nel vederlo concentrato e prova a lanciargli un pugnale in mezzo agli occhi ma Vito schiva il pugnale con un fendente, permettendo al nemico di avvicinarsi di tutta rincorsa e prova a colpirlo dal basso, ma il re non impreparato riesce a pararsi con la spada sinistra giusto in tempo.
<< Siete il re!>> Vito alza il sopracciglio piuttosto scocciato e lo allontana, provando a contrattaccare, ma l'altro si difende e con un pugnale lo colpisce sul fianco.
<< Mi avevano detto che eravate forte!>> 
Il re si tocca il fianco sanguinante.
<< Che diavolo vuoi?>> gli chiede infine Vito.
<< Demon vi vuole vivo per il gran giorno! Ma io ho il desiderio di battervi e portarvi io stesso al suo cospet..>>
Il gigante cade stordito per terra. Dietro di lui appare la regina più arrabbiata che mai.
<< I ragazzi sono scappati!>>
Il marito spalanca gli occhi scioccato.
<< Come scappati??? Non dovevamo restar con te?>>
Esmeralda alza gli occhi al cielo ed insieme corrono verso la città lottando come furie contro soldati e uomini dagli occhi di ghiaccio.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora