Roy cammina leggermente ondeggiante, come se fosse ubriaco fradicio, ma la regina ha i sensi molto raffinati e riesce a sentire il respiro appesantito del ragazzo e il cuore che rallenta mano a mano, tipico di chi si sta addormentando.
Lo affianca davanti al gruppo e sfodera il sorriso più bello che possa mostrare.
<< Allora Roy, sei un umano in mezzo a tanti Vittoriosi che si fa avvalere.>>
Il ragazzo si gira nella sua direzione e smorza un sorriso a causa della stanchezza.
<< Non desidero diventare un Vittorioso, amo la mia razza, a differenza di voi.>>
La regina s'irrigidisce per quell'affermazione.
<< Non è stata una mia scelta>>
<< Io avrei preferito morire con onore che trasformarmi in un Vittorioso.>>
Esmeralda sospira, non vuole iniziare un battibecco.
<< Non so cosa sai della mia storia, ma io mi sono sacrificata per far sopravvivere la mia famiglia.>>
Roy però non demorde.
<< Davvero? A me sembrano che siano tutti morti! E che tua sorella ora sia diventata un Vittorioso.>>
La regina stringe i pugni lungo i fianchi.
<< Però io ci ho provato con tutta me stessa per salvarli. Sono diventata quel che sono per loro, anche se non sono sopravvissuti, ma questo non vuol dire che i miei genitori o mia sorella mi ami meno per quello che sono diventata. Sono più forte e veloce ma ho mantenuto i miei ideali. Non ho mai ucciso un umano e rispetto tutte e due le razze, infatti ho fatto di tutto per rendere uguali tutti gli uomini. E tutt'ora sto lottando affinché si realizzi quel sogno.>>
Stavolta Roy non discute anzi, rivolge la mano verso la regina.
<< Spero che il vostro sogno si realizzi, anche se io mi chiedo: gli altri vorranno diventare una sola razza?>>Vito osserva che in lontananza appare una distesa infinita di grigio e, mano a mano che si avvicinano, si accorge che è un lunghissimo muro.
<< Quant' è grande la città del duca?>>
Roy si gira verso la sua direzione, sorpreso dalla non consapevolezza della dimensione del paese del re.
<< Questo muro di cinta parte da costa a costa!! In pratica divide il sud dal nord.>>
Esmeralda resta stupita.
<< Mi sembra esagerata come protezione!! Non solo ogni città ha le sue mura di cinta, ma addirittura dividere l'intero continente mi pare esagerato!>>
Roy sorride all'ignoranza dei nuovi arrivati.
<< Oh no! Si sbaglia mia regina! Al nord nessuna città ha mure di cinta! Fortunatamente il duca è riuscito ad estirpare completamente gli uomini dagli occhi di ghiaccio quaggiù!! È stato un lavoro che è durato per lunghi anni! Peccato soltanto che la gente non è consapevole di questa divisione.>> sussurra l'ultima frase con un tono che sembra trasparire rabbia.
Vito osserva le mura chiedendosi se c'è qualche punto debole, ma sono così vaste che è come cercare un ago in un pagliaio.
Con un balzo si trova al di sopra di essa e ammira il paesaggio.
La natura sembra essersi impossessata di ogni angolo su cui posa gli occhi.
Scende verso gli altri.
<< Come facciamo a far passare i miei uomini?>>
Roy si avvicina alla parete e passa la mano su una piastra più chiara rispetto alle altre. Una luce blu gli illumina la mano e un varco si apre davanti a loro.
<< Adesso possiamo passare.>>
Annuncia scocciato.
Quando tutti hanno oltrepassato le mura di cinta, Roy ripassa la mano sulla piastra e il varco si chiude.
Si spostano sempre più a nord finché un bambino sbuca dal mezzo della boscaglia e cade a causa di un ramo che gli ha intralciato la strada.
Le guardie di Vito si allarmano e si preparano per un attacco.
Il bambino alza la testa e si terrorizza alla vista di tutti quegli uomini.
<< Tommas! Tanto ti trovo e vinco!>>
Una bambina spunta dallo stesso cespuglio da dove era arrivato prima il bambino.
La bimba si blocca e avvicina la mano alla bocca per la paura.
<< Emilia! Sono io! Roy!>>
La bambina subito si rilassa e corre tra le braccia di Roy.
<< Roy! Ma dove sei stato! Ci sei mancato tanto in orfanotrofio!>>
Il ragazzo accarezza la testa della bambina, mentre il bambino si alza e inizia a sbuffare battendo il piede a terra.
<< E a me non saluti?>> chiede Tommas.
Roy prende in braccio anche l'altro bambino.
<< Potrei mai dimenticarmi di te?>> chiede il ragazzo.
Esmeralda sorride difronte a questa situazione, mentre Vito posa una anonimi sulla spalla di Roy.
<< Abbiamo urgenza di arrivare a palazzo ti ricordo!>>
Roy fa scendere i bambini e gli prende le mani.
<< Certo! Ma prima ci fermiamo all' orfanotrofio! Questi bambini dispettosa hanno l'abitudine a giocare nel bosco e allontanarsi troppo!>>
I bambini sorridono come per nascondere una biricchinata.
Davanti a loro gli alberi si diramano, e una grande casa antica si presenta loro. Molti bambini si accorgono dei nuovi arrivati e si fermano imbambolati ad osservarli.
Roy prosegue all'interno della casa.
I reali si fermano interdetti davanti alla porta.
Una bambina si avvicina loro e strattona la maglia di Esmeralda.
<< Siete venuti ad adottarci? Perché se è così sappiate che io sono molto brava e so contare fino a cento!>>
La regina si commuove e gli dà un bacio sulla fronte.
<< Mi farebbe molto piacere, ma io ho due bellissimo gemelli, comunque ti prometto che un giorno verrò qui a giocare con te!>>
La bambina sorride a trentadue denti e corre dagli altri bambini.
Roy esce pochi minuti dopo accanto ad una bellissima ragazza bionda con due magnifici occhi azzurri.
La regina la osserva meglio e deduce che la ragazza deve avere circa l'età di Roy.
<< Vi presento May! È la direttrice dell'orfanotrofio! May questi sono il re Vito e la regina Esmeralda.>>
May arrossisce e s'inchina ai sovrani.
<< È un immenso piacere accogliervi nella mia casa! Mi dispiace non aver preparato nulla per accogliervi!>>
Vito scuote la mano.
<< Stia tranquilla siamo solo di passaggio.>>
<< Oh, mi dispiace. Spero che tornate al più presto e che potrete avere più tempo da passare con i bambini! Purtroppo non hanno una figura genitoriale e tutti gli adulti che incontrano per loro possono essere uno svago e la possibilità di trovare una mamma e un papà! Ad ogni modo è stato bello accogliervi per pochi minuti qui.>>
Esmeralda gli sorride e trova May una ragazza molto dolce.
Fanno per salutarla ma non prima di aver osservato a lungo attorno a sé.
Però.. ci sono così tanti bambini che quasi mi dispiace che non ce ne siano molti al sud.
Pensa la regina.
STAI LEGGENDO
La Regina e il Ribelle -Un Mondo da Salvare-
Fantasy⚠⚠Terzo libro de: La Regina e il Ribelle⚠⚠ Il mondo è caduto nel caos più totale. La cura non ha funzionato ed Alessandro è diventato un uomo dagli occhi di ghiaccio più forte e devastante degli altri e sta contagiando tutte le forme di vita che si...