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Mi guardo allo specchio e un sorriso nasce spontaneamente sul mio volto.

Martina mi ha aiutata a sistemare il trucco e a piastrarmi i capelli, e devo ammettere che ha fatto un ottimo lavoro.

Ora tocca a me aiutarla a prepararsi: gliel'ho promesso.

Oggi ho provato a tirarla un po' su di morale poiché non stava trascorrendo affatto una bella giornata, anzi, il ritorno di Mirko deve avergliela completamente rovinata.

Adesso, però, spero di migliorargliela...Ameno un po'!

Ce la sto mettendo davvero tutta, e fortunatamente lei sembra apprezzarlo.

<<Isabelle, sei bellissima!>> esclama, guardando il mio riflesso nello specchio e abbozzando un sorriso sincero.

<<Grazie, Martina, ma è tutto merito tuo! Ora, però, dobbiamo concentrarci su di te, perciò vieni qui che inizio a sistemarti i capelli>> le dico.

Lei non se lo fa ripetere due volte: mi si avvicina, e inizio quindi a pettinarle i lunghi capelli rossi.

<<Isabelle, dobbiamo sbrigarci: si è fatto tardi e sto morendo di fame!>>

Rido alla sua affermazione, e devo ammettere che un po' di fame ce l'ho anche io.

<<Se vuoi, posso scendere al piano di sotto e prendere un pezzo di pizza per ciascuna: si sente un odore niente male, e anche a me sta venendo fame!>> propongo, ma lei scuote la testa.

<<No, non dobbiamo distrarci, e poi rischieremmo di sporcarci e di rovinare tutto il nostro lavoro. Datti una mossa, piuttosto, che non stai mica facendo un quadro di Picasso!>> mi prende in giro, e ora è lei a ridere a crepapelle.

<<È vero che non sto dipingendo un quadro, ma vedrai che il risultato sarà altrettanto bello>> mi vanto io, ma lei mima con le labbra un "sei proprio incorreggibile", che strappa l'ennesimo sorriso a entrambe.

La serata sta procedendo davvero bene: la mia amica è spensierata e sorridente, proprio come dovrebbe essere sempre, e il risultato del mio lavoro fin ora non è niente male.

Sono già le nove e mezza, ma fortunatamente i vari ragazzi, di solito, iniziano ad arrivare verso le dieci.

Anzi, a volte arrivano anche più tardi, praticamente nel cuore della festa, ma non si perdono nulla a parte il cibo, già finito da tempo, poiché ci sono comunque la musica, i drink e le bibite, quasi rigorosamente analcoliche.

A dir la verità, ci sono anche degli alcolici, nonostante la maggior parte di noi sia ancora minorenne, ma io me ne tengo alla larga, come mi ha consigliato di fare mio fratello.

Prima delle tre di notte le nostre feste non finiscono mai, ma, per fortuna, domani è sabato, e perciò non si va a scuola.

Sono sicurissima che non sarei mai riuscita a svegliarmi prima delle sette dopo una nottata del genere, quindi  sarei stata costretta ad assentarmi dalla mattinata scolastica.

Sicuramente non avrei avuto scelta!

Dopo venti minuti di duro lavoro, ecco che finalmente io e Martina possiamo ammirare il risultato delle mie fatiche.

<<Guardati: sei bellissima! Te lo avevo detto io...Questo vestito ti sta benissimo!>> esclamo, entusiasta.

<<Hai ragione!>> approva Martina, sorridente come forse non lo è mai stata fin ora.

<<Qui ci vuole proprio un selfie!>> dico prendendo il telefonino.

Ci scattiamo qualche foto e decidiamo di postare quelle migliori sui nostri social.

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