<<Bevi qualcosa, vedrai che ti aiuterà a farti passare il malumore>> mi propone Jacopo, ma rifiuto scuotendo la testa.
<<Ti va di ballare?>> mi chiede Martina.
<<No, Marti, scusami ma non sono davvero dell'umore adatto...>>
Non mi piace per niente il modo in cui mi sto comportando con la mia migliore amica poiché sto rovinando la serata anche a lei, e non voglio assolutamente, ma non so proprio cosa fare per cercare di lasciarmi andare, almeno un po', e distrarmi da Andrea.
Da quando mi si è avvicinato per provare a parlarmi, infatti, ho cambiato completamente umore.
Già, mi ha proprio rovinato la serata, ma devo necessariamente trovare il modo di migliorarla, sia a me che a Martina, così da non crearmi l'ennesimo brutto ricordo.
Devo riuscirci per me e per la mia migliore amica: è una promessa che ho fatto a entrambe, e dato che con il tempo ho imparato una cosa molto importante, ovvero che le promesse si mantengo sempre, devo mantenere anche questa, nonostante non sarà semplice.
Comunque, spesso sono proprio le promesse più difficili a essere mantenute, rispetto magari ad altre più semplici, che si tende probabilmente a sottovalutare e anche, a volte, a dimenticare.
Forse proprio perché bisogna metterci tutto l'impegno e la buona volontà che si possiede per riuscire a mantenerle.
So che la serata non è ancora finita e che c'è ancora tempo per rimediare, ma sono io stessa che non voglio provarci, anzi, desidero solo chiudermi in camera e non parlare più con nessuno.
Isolarmi da tutto e da tutti.
È questo, purtroppo, l'effetto che mi fa Andrea.
È solo colpa sua, ma sotto sotto anche mia: non sono abbastanza forte da lasciarmi tutto alle spalle.
Non ci riesco, cavoli, non ci riesco proprio!
Ci ho provato in mille modi, e ho anche tentato di farmi aiutare dalla mia famiglia e dai miei amici, ma niente: nessun cambiamento.
Nulla.
Forse dovrei iniziare a rinunciarci, ma non posso permettermi di perdere un'altra volta.
Andrea, infatti, è già riuscito a farmi del male nel periodo prima dell'inizio della scuola, quando mi ha lasciata, e non glielo permetterò ancora.
A lui, come a chiunque altro.
Non sono più la ragazza che ero prima di averlo incontrato: adesso sono più forte.
È proprio per questo che decido di seguire il consiglio di Martina e di Jacopo, cioè quello di lasciarmi andare.
Bevo un bicchiere di aranciata, mangio un pezzo di pizza ed esco fuori in giardino insieme ai miei amici.
Qui la musica è ancora più forte rispetto a dentro casa, e sono sicura che i nostri vicini prima o poi verranno a lamentarsi.
Questo è poco ma sicuro!
<<Finalmente sorridi!>> esclama Martina, e devo ammettere che non ha tutti i torti.
<<Sei più bella quando sorridi>> dice Jacopo, e sono sicura di essere arrossita.
Molto spesso quando mi fanno un complimento, a causa della mia timidezza, tendo a farlo.
<<Grazie>> mi limito a rispondere, poi prendo per mano Martina e la porto al centro della improvvisata pista da ballo.
Ci stiamo divertendo un sacco, e il cielo stellato fa da cornice alla nostra splendida serata, che fino a poco fa, invece, era un disastro totale.
In qualsiasi cosa, però, ci sono degli aspetti positivi e negativi, proprio come nella vita: non è tutto rose e fiori, anzi, ci sono sempre anche degli alti e bassi, ed è così per tutti.
Insomma, nessuno ha una vita perfetta, e chi è felice e riesce ad affrontare ogni giorno con il sorriso, lo fa solamente perché guarda e considera gli aspetti positivi, le cose belle che gli accadono, mentre dà poca importanza a quelle negative e brutte, che in fin dei conti tutti vorremmo riuscire a ignorare e mettere da parte; ma non mai è così semplice.
Dopo non so quanto tempo, decidiamo di smettere di ballare e di andarci a sedere sui divanetti vicino alla piscina per riposarci e parlare un po'.
<<Mamma mia, che serata!>> esclama Martina.
<<Domani prima della due sicuramente non mi sveglierò>> dico, e sono sicura al cento per cento che andrà proprio così.
<<Dormigliona>> mi prende in giro Jacopo.
<<Parla lui!>> ribatto, e fingo di imbronciarmi.
<<Quanto siete carini quando litigate!>> ci prende in giro Martina, scoppiando a ridere.
<<Grazie>> Le faccio la linguaccia, mentre Jacopo la ignora e sposta lo sguardo su una ragazza.
Guardando con più attenzione mi accorgo che si tratta di Chiara.
Si sta baciando con un ragazzo, e mi viene naturale pensare che si tratti di Andrea.
Non può essere che così, ma non me ne importa nulla.
Non riusciranno a mettermi di malumore, non ora, non più.
<<Guarda!>> esclama Jacopo, parlando con un tono di voce, forse, un po' troppo alto.
<<È Chiara...E accanto a lei c'è Andrea. Dovrebbe fregarcene qualcosa?>> gli chiedo schiettamente.
<<No, ti sbagli: accanto a lei non c'è Andrea ma Mirko!>>
Cosa?
Sta baciando Mirko...Non ci credo!
Andrea andrà su tutte le furie.
Mi giro verso Martina, notando, però, che non è per nulla scossa dal fatto che il suo ex si stia baciando un'altra.
<<Be', a me non importa lo stesso, anche se si tratta di Mirko. Ormai l'ho rimosso dalla mia vita: non ne fa più parte e non ne farà mai più!>>
Grande, Martina, così ti voglio!
<<Wow!>> riesco solo a dire.
<<Hai fatto passi da gigante, nel giro di due giorni>> mi complimento con lei.
<<Hai ragione, Isabelle. Che ne dite di andare a bere qualcosa? Non mi va di continuare a guardare questa scena disgustosa>> dice rivolgendosi a me e Martina.
Annuiamo all'unisono, ci alziamo e rientriamo dentro casa.
In cucina, mentre ci versiamo da bere, Andrea ci si avvicina e ci chiede: <<Avete per caso visto Chiara? Non la trovo da nessuna parte!>>.
Ahia.
Be', tranquillo: è fuori in giardino e si sta baciando un altro, niente di grave, vorrei rispondergli, ma mi trattengo.
Non voglio che si scatenino delle risse nel giardino di casa mia...È l'ultima cosa che vorrei accaddesse questa sera!
Io, Martina e Jacopo ci guardiamo negli occhi, e, dopo esserci scambiati uno sguardo d'intesa, gli diciamo di avere visto Chiara fuori in giardino, senza specificare esattamente il luogo.
Sarà un duro colpo per Andrea scoprire che Chiara si sta baciando con un altro ragazzo, ma non mi dispiace neanche un po': se lo merita.
<<Okay, grazie. Vado subito a cercarla>> dice, e appena lascia la stanza un sorriso si stampa sul mio volto.
La vendetta, a volte, non è neanche necessario organizzarla: spesso il destino può giocare a tuo favore, e in questo caso è proprio così!
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Now... I still believe.
Teen FictionIsabelle ha diciannove anni. È una ragazza timida, introversa e molto insicura. Capelli biondi, viso cosparso di lentiggini, labbra carnose, occhi di un azzurro intenso, inconfondibile, dello stesso colore del mare. È la persona che tutti sognano d...