Verso le due e mezza abbiamo deciso di sospendere le compere e di cercare un locale dove pranzare.
Abbiamo optato per andare da Mc Donald's, e Jacopo per poco non spendeva sessanta euro a furia di ordinare crocchette di pollo, patatine, salse, bibite e gelati.
Assurdo.
<<Direi che per oggi abbiamo visto abbastanza negozi. Torniamo a casa, va bene?>> ci chiede Martina.
Roberto per poco non scoppia in lacrime dalla gioia.
Personalmente non mi sento più le gambe: sono esausta e mi fanno malissimo.
La cosa peggiore è che sono solo le quattro e venti, quindi fino a stasera non so che fare.
Ma, adesso che ci penso, potrei sdraiarmi sul letto e dormire beatamente tutto il pomeriggio.
<<Chiamo un taxi? Angelo ha detto che aveva da fare in ufficio...>> propone Jacopo.
<<Sì, per favore>> gli rispondo.
Attendiamo almeno cinque minuti prima che arrivi.
<<Buongiorno ragazzi, dove vi porto?>> ci chiede l'autista.
Roberto gli comunica l'indirizzo e partiamo.
<<Eccoci qua.>> Guardo fuori dal finestrino e mi accorgo che siamo giunti a destinazione.
Insisto per pagare il tassista visto che Martina e Jacopo mi hanno offerto il pranzo.
Dopo una breve discussione piuttosto accesa, finalmente riesco a farli tacere.
Porgo i soldi al signore di mezza età di fronte a me, che mi sorride imbarazzato.
Roberto estrae una chiave dalla tasca dei suoi pantaloncini e apre un cancelletto.
<<Seguitemi.>> Ci accompagna sino al giardino sul retro della dimora dei suoi genitori e ci fa sedere su alcune poltrone.
Ci sono una piscina e una vasca idromassaggio.
Che ficata!
<<Ci facciamo un bagno?>> propone Marti.
<<Così facciamo rilassare un po' i muscoli>> aggiunge, e tutti noi la guardiamo storto.
<<Se sono stressati, la colpa è unicamente tua: ci hai fatto girare mezza Milano solo per fare shopping>> scherzo.
Martina rotea gli occhi mentre Roberto mi batte il cinque.
<<Comunque sia, sicuramente l'acqua sarà gelata>> le faccio notare.
Scuote ripetutamente la testa.
<<Il bagno infatti dobbiamo farcelo là>> dice, indicando una vasca idromassaggio.
<<Guarda che i muscoli non si rilassano stando seduti ma nuotando! Capisci? N-u-o-t-a-n-d-o>> faccio lo spelling della parola "nuotando", e Roberto a stento trattiene le risate.
Anche Jacopo sta ridendo a crepapelle.
La mia migliore amica invece ha messo il broncio.
Non la biasimo.
Il mio cellulare squilla e sblocco lo schermo per vedere chi mi sta chiamando.
Ovviamente, si tratta di mia madre.
Sto per accettare la chiamata quando, improvvisamente, Martina mi si avvicina e me lo strappa di mano.
Dopodiché mi dice: <<Visto che ti piace tanto nuotare, perché non ti fai un bel bagno?>>.
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Now... I still believe.
Teen FictionIsabelle ha diciannove anni. È una ragazza timida, introversa e molto insicura. Capelli biondi, viso cosparso di lentiggini, labbra carnose, occhi di un azzurro intenso, inconfondibile, dello stesso colore del mare. È la persona che tutti sognano d...