Cammino lungo la costa, con le cuffiette e mille pensieri nella testa.
Ogni tanto le onde mi bagnano i piedi e quasi rabbrividisco a causa dell'acqua, a dir poco ghiacciata.
Perché sta succedendo tutto questo casino? Che ho fatto di male per meritarlo?
Sono queste le domande che mi stanno dando il tormento, alle quali però non posso e non potrò mai dare una risposta.
<<Guarda un po' chi si rivede.>> Andrea mi passa accanto correndo, e, ancora prima che possa fermarsi per iniziare a parlarmi, giro i tacchi e lo ignoro.
Questo posto, quando lui è qui, non mi fa più stare bene, anzi, mi fa l'effetto opposto: invece che rendermi più serena e tranquilla, mi agita e mi opprime; perciò mi affetto a saltare da uno scoglio all'altro e in pochi secondi mi ritrovo nuovamente sulla strada.
Ho deciso di tornare a casa, anche perché non posso fare altrimenti.
Trovo Alex in salotto, sdraiato sul divano.
Sta guardando la televisione mentre mangia dei popcorn.
Non si è ancora accorto che sono tornata, quindi, attenta a non fare alcun tipo di rumore, a piccoli passi mi avvicino al divano, dietro di lui.
Con un balzo, salto sul divano e grido a squarciagola.
Lui sobbalza e fa cadere tutti i popcorn; dopodiché, appena si accorge che sono solo io, mi rivolge ogni tipo di insulto possibile e immaginabile.
È davvero arrabbiato, ma ne è valsa la pena.
<<Isabelle, mi hai spaventato tantissimo! Non provare a rifarlo perché non andrà a finire bene, chiaro?>> continua a gridare, mentre io nel frattempo mi mangio tutti i popcorn che non sono caduti sul pavimento.
<<Sì, va bene...Okay...>> Fingo di ascoltarlo, ma in realtà non me ne potrebbe fregare di meno dei suoi rimproveri.
Insomma, non ascolto neppure i miei genitori, figuriamoci ora se gli do retta.
<<Potevo anche lanciare il telecomando e romperlo!>> continua Alex, convinto che lo sia ascoltando.
Povero illuso.
Okay, credo che abbia detto abbastanza, adesso posso anche andarmene, penso tra me e me, e mi dirigo in cucina per mangiare qualcosa.
Tiro fuori dal frigo del gelato al cioccolato e del sorbetto al limone, quindi prendo una ciotola dalla credenza e la riempio più che posso.
Infine, ci aggiungo una cialda, della panna montata, della Nutella e anche una ciliegia per completare il tutto.
Mi sento subito meglio.
Prendo un cucchiaio e inizio a mangiare la mega coppa di gelato che mi sono preparata.
È bello sfondarsi di cibo e dimenticare tutto il resto.
Secondo me, è anche meglio dell'alcol, perché comunque fa meno male, è più salutare e non ha conseguenze spiacevoli - a parte il fatto di ingrassare, ovviamente.
Quando finisco di mangiare, ancora non mi sento sazia.
Prendo dalla credenza dello yogurt, dei cereali e alcuni smarties.
Improvvisamente mio fratello entra in cucina e, vedendo la quantità industriale di cibo che mi sto mangiando, mi chiede: <<Isabelle, cosa è successo questa volta?>>.
Ah, mi conosce troppo bene.
Avere un fratello ha i suoi vantaggi e svantaggi, ma almeno c'è una persona che ti conosce anche meglio dei tuoi migliori amici, e che resta al tuo fianco sempre e comunque.
<<Non ho molta voglia di parlare di questo, Alex. Piuttosto, quando tornano i nostri genitori? Lo sai?>> gli chiedo.
<<Domani, se non cambiano di nuovo idea>> mi risponde, e alza gli occhi al cielo iniziando a ridere.
Rido anche io.
È riuscito a farmi tornare il buon umore, e come ha fatto lo sa solo lui.
<<Ovviamente tu dirai loro che io non ho usato il telefonino durante questa settimana e che sono rimasta sempre a casa, esattamente come mi avevano ordinato. Lo farai, vero?>> lo supplico.
Mi metto in ginocchio di fronte a lui e lo prego con gli occhi di tenere la bocca chiusa.
<<E va bene, starò zitto>> mi promette.
Oh, grazie al cielo!
Gli do un bacio veloce sulla guancia e salgo le scale.
Ci sono un paio di stanze che usiamo per dipingere, e in questo momento non desidero fare altro.
Posso sfogarmi e riportare sulla tela tutto ciò che sto provando, che sia positivo o negativo.
Dipingere per me non significa creare un bel quadro, ma far fuoriuscire tutto quello che tengo dentro attraverso determinati colori e pennellate.
Quando si usano colori molto scuri, solitamente significa che le emozioni che si vogliono trasmettere sono per lo più negative; mentre invece quando si usano dei colori più vivaci, come ad esempio il giallo, il rosso o il verde, l'intento è quello di comunicare gioia, allegria...
In pratica ad ogni stato d'animo corrisponde un determinato colore, e te in questo modo riesci a comunicare il tuo mentre stai dipingendo.
Prendo una tela né troppo grande né troppo piccola e la poso sopra un tavolino.
Apro il rubinetto e riempio un bicchiere d'acqua per pulire i pennelli man mano che li uso, dopodiché, facendo attenzione a non bagnare la tela, metto anch'esso sul tavolo.
Apro una valigetta, abbastanza vecchia, contenente dei colori ad olio, e, dopo aver preso una serie di pennelli, mi metto all'opera.
Dipingo con colori molto cupi alcune linee curve, indefinite, di diverso spessore e lunghezza, e invece con dei colori più vivaci disegno delle linee spezzate, sparse un po' dappertutto.
Rappresentano i miei momenti di felicità, alternati ad altri di tristezza.
Quando finisco il tutto, mi sento soddisfatta del mio lavoro e anche più rilassata.
È incredibile quanto mi faccia bene dipingere.
Dovrei farlo più spesso, solo che non ne ho mai il tempo.
Inizio a sistemare tutte le cose che avevo preso e le rimetto al loro posto con cura e attenzione.
Ci tengo molto, forse anche di più di quanto ci tengano i miei.
Anche loro amano disegnare e dipingere, ogni tanto, quando, miracolosamente, trovano un poco di tempo libero.
I quadri che creano sono appesi sulle pareti di tutta casa, che ne è stracolma.
Ne andiamo molto fieri, e hanno trasmesso questa loro passione anche a me.
Apro la finestra in modo tale che il quadro si asciughi più velocemente e torno in camera mia.
Appena si sarà asciugato completamente, non vedo l'ora di appenderlo a una delle pareti della mia stanza.
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Now... I still believe.
Teen FictionIsabelle ha diciannove anni. È una ragazza timida, introversa e molto insicura. Capelli biondi, viso cosparso di lentiggini, labbra carnose, occhi di un azzurro intenso, inconfondibile, dello stesso colore del mare. È la persona che tutti sognano d...