<<...E credo non ci sia nient'altro da aggiungere>> concludo, guardando il professore.
Mi sorride lievemente.
<<Sei stata molto brava e precisa. Ti metto nove>> mi dice, e scrive il voto sul suo registro.
Spalanco gli occhi per la sorpresa, facendo ridere tutta la classe e guadagnandomi un'occhiataccia da parte sua.
Me ne torno al posto tutta sorridente, e per poco non mi metto anche a saltellare.
Ancora non riesco a realizzare di essere riuscita a prendere un voto del genere!
Questo nove, per i miei genitori, sarà certamente un motivo in più per farmi partire, e la cosa mi rende molto contenta.
<<Brava!>> si complimenta con me Martina.
<<Grazie>> le dico, e un secondo più tardi suona la campanella.
Durante il cambio dell'ora, Jacopo si alza dal suo banco e viene vicino a noi.
<<Direi che è andata molto bene l'interrogazione!>> mi dice, sorridendo.
<<Meglio di così non poteva andare>> sentenzio, e lui mi batte il cinque.
<<Ora siamo sicuri al cento per cento che i tuoi ti lasceranno partire>> afferma Martina.
<<Sì. A proposito...Dobbiamo chiedere a Roberto se ci ospiterà!>> esclamo.
<<Lo faremo a ricreazione, che ne dite?>> propone Jacopo.
Io e Martina annuiamo.
Appena inizia l'intervallo, tutti e tre ci avviciniamo a Roberto.
<<Ehi>> ci saluta lui.
<<Ciao>> rispondiamo all'unisono.
<<Dobbiamo domandarti una cosa...>> comincio, e faccio cenno a Martina di continuare la frase, ma lei scuote la testa.
<<Ecco...Potresti ospitarci nella casa che hai a Milano la prossima settimana?>> Jacopo viene in nostro aiuto.
<<Sì, ma a dire il vero io e la mia famiglia ci staremo da questo sabato fino a giovedì. Comunque potete stare con noi, se vi va>> annuncia Roberto.
<<Quindi ci ospiterai?>> gli chiedo conferma, giusto per esserne sicura.
<<Ma certo!>> Ci sorride.
Nonostante abbia l'istinto di abbracciarlo, mi trattengo: meglio evitare situazioni potenzialmente imbarazzanti.
<<Grazie mille, davvero>> gli dice Martina, e lui fa spallucce.
<<Non ci sono problemi, state tranquilli. Adesso vado a prendere qualcosa da mangiare. Ci vediamo dopo>> ci congeda, salutandoci con un cenno della mano.
<<È andata!>> Abbraccio i miei migliori amici.
<<Sarà una settimana indimenticabile>> commenta Martina.
<<Puoi scommetterci>> dice Jacopo, entusiasta.
Usciamo fuori in cortile per prendere una boccata d'aria poiché in classe si muore di caldo, e ci sediamo su una panchina a parlare del più e del meno.
<<Isabelle, sabato vieni a casa mia? Ho bisogno di una mano per fare la valigia>> mi spiega Martina.
<<Va bene, a patto che tu poi domenica vieni ad aiutarmi a fare la mia!>>
Scoppiamo a ridere, e anche Jacopo si unisce a noi.
<<Andremo in treno, vero?>> chiedo.
<<Sì, è meglio. Dobbiamo andare a compare i biglietti il prima possibile, magari oggi pomeriggio, se siete liberi>> mi risponde Jacopo.
<<Io non ho impegni>> gli dico.
<<E te Marti?>> le domando.
<<No, neanche io. Possiamo pranzare fuori e poi andarli a comprare insieme>> propone.
<<Perfetto!>> le rispondo.
<<Anche per me va bene>> dice Jacopo.
Annuiamo.
<<Guarda chi si avvicina...>> sussurra Martina.
Alzo lo sguardo, e vedo Mirko.
Lui, Andrea e Chiara sono le uniche persone che odio al mondo, e nonostante ciò mi stanno sempre tra i piedi.
Che cavolo.
<<Perché tutta questa felicità?>> Mirko ci guarda, accigliandosi.
<<Non è una cosa che ti riguarda. Evapora.>> Sul mio volto si dipinge un sorriso falsissimo, e gli faccio cenno con la mano di andarsene.
Il più lontano possibile.
<<Ah, caspita. Sei nervosa, eh! Eppure un attimo fa sembravi così tranquilla...>> commenta.
Fingo un colpo di tosse.
<<Scusami, ma...>> Ne faccio un altro.
<<Credo di essere allergica a te. Non è che potresti starmi un po' più lontano, per favore?>> gli chiedo, e gli sorrido compiaciuta.
Martina e Jacopo scoppiano in una grande risata, e finalmente Mirko decide di andarsene.
Meno male!
<<È stato fantastico!>> esclama Marti.
<<Oh, sì. Eccome!>> annuisce Jacopo.
Suona la campanella.
Uffa.
Di già?
<<Mi sa che dobbiamo rientrare...>> dico.
<<Purtroppo>> aggiunge Jacopo, facendoci scappare l'ennesima risata.
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Now... I still believe.
Teen FictionIsabelle ha diciannove anni. È una ragazza timida, introversa e molto insicura. Capelli biondi, viso cosparso di lentiggini, labbra carnose, occhi di un azzurro intenso, inconfondibile, dello stesso colore del mare. È la persona che tutti sognano d...