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Il ragazzo che ho di fronte mi fissa senza sforzarsi di nasconderlo.

Purtroppo, non è cambiato assolutamente nulla rispetto a qualche mese fa: è lo stesso di sempre.

I nostri sguardi si incrociano, e inarco le sopracciglia.

Non avrei dovuto, no, non avrei dovuto..., continuo a ripetermi nella mia testa, pur sapendo che è inutile.

Fingo un colpo di tosse per richiamare l'attenzione di Andrea.

<<Sì?>> La sua sembra più una domanda che un'affermazione, e lo trovo divertente perché ora gli faccio lo stesso effetto che mi faceva qualche mese fa.

I ruoli si sono invertiti.

Mirko e Martina stanno analizzando la situazione, restando in disparte.

Scelta saggia da parte loro: io e Andrea siamo imprevedibili.

<<Se pensi che voglio recuperare il rapporto che avevamo, il quale per me ormai non esiste più da mesi, ti sbagli di grosso. Volevo solo chiederti se sai che adesso Chiara sta con Roberto>> lo sfido, serrando la mascella.

Abbassa lo sguardo, non sapendo cos'altro fare.

Il comportamento di Chiara l'ha ferito, ma non sono capace di provare compassione per lui.

Se lo merita, cavolo.

Questo è il minimo!

Chiara l'ha tradito, e non una volta: ben due.

Mi viene da ridere, perciò mi porto una mano sulla bocca per nascondere un sorrisetto.

Un po' di sensibilità mi è rimasta ancora...

<<Lo so, me l'ha detto. Abbiamo rotto qualche giorno fa>> mi spiega a bassa voce, come se gli provocasse dolore proferire quelle parole.

Mi sento meglio dopo questo breve scambio di battute con il mio ex.

<<Stammi bene>> gli faccio, allontanandomi.

Martina mi segue, posandomi una mano sulla spalla.

<<È andata>> esordisco, battendole il cinque.

Ridiamo insieme.

Dopotutto, adesso Andrea soffre quanto ho sofferto io, quindi posso affermare di non avere più alcun conto in sospeso con lui.

La nostra storia, incredibilmente, ha avuto un lieto fine.

Be', diciamo...

La mia migliore amica si ferma a riflettere per qualche secondo.

<<Andiamo da Mc Donald's per festeggiare?>> mi chiede speranzosa, e per poco non si mette a urlare quando le rispondo di sì.

Sorrido al solo pensiero di noi due che ordiniamo un'infinità di cibo.

<<Ovviamente.>> Accetto la sua proposta, entusiasta.

<<Wow.>> La fila che abbiamo davanti è chilometrica, costituita da circa trenta persone, se non di più.

<<Di questo passo, si faranno le quattro>> commenta Marti.

Scherziamo e chiacchieriamo per ingannare l'attesa, finché arriva il nostro turno.

Con i vassoi in mano, cerchiamo un tavolo libero e consumiamo il nostro pranzo.

Sento il mio cellulare squillare.

Now... I still believe. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora