Il risultato dell'insieme delle mie emozioni è un quadro dai colori scuri, cupi e tenebrosi.
Fa paura, devo ammetterlo.
Ma al contempo è bello e ha un non so che di intrigante.
Voglio chiedere un parere a mia madre: lei, quando deve dare giudizi, è molto diretta, perciò non mentirà solo per vedermi contenta.
A volte è spietata, ma è così che si deve fare.
Le bugie, seppur a fin di bene, non sono corrette secondo me, poiché spesso fanno più male della verità stessa.
<<Mamma!>> la chiamo.
<<Sì?>>
<<Vieni con me. Devi darmi la tua opinione su una cosa.>>
Le faccio strada nel mio rifugio.
Ormai lo considero tale.
Osserva ed esamina il mio ultimo quadro, quasi fosse un reperto storico.
Come soggetto principale, ho scelto un teschio bianco, e dai suoi due occhi, cavi, fuoriesce una rete rossa, che sembra proprio soffocarlo.
Infine, ai lati vi è del fumo grigiastro e viola, ovvero una specie di nebbia.
<<È davvero originale! Stupendo>> esordisce, appoggiando le mani sui fianchi.
<<Grazie. Non ne ero pienamente soddisfatta... Nel senso che da un lato mi piaceva, mentre dall'altro no>> le spiego.
Annuisce, continuando a sorridermi.
È bravissima ad ascoltare e a capire il significato, anche meno diretto, delle parole che le dico.
<<Torno in salotto, se hai altri dubbi non esitare a chiamarmi!>>
<<Lo farò>> le rispondo, sincera.
Prendo un chiodo e un martello e li poso a fianco alla tela.
Lascio che i colori si asciughino e aderiscano a essa, quindi, giunta nella mia stanza, controllo i messaggi e le notifiche sul cellulare.
Ho un nuovo messaggio: Jacopo è il mittente.
Domani è il compleanno di Martina, per renderlo speciale facciamo una festa a sorpresa?.
Sì, ma certo! Non dovevi neanche chiedermelo!, digito e premo invio.
Ci diamo appuntamento a casa sua: abbiamo tantissimo lavoro da dividerci.
Mi lavo le mani, indosso una felpa ed esco.
Abbiamo poco tempo, e dobbiamo preparare il buffet, andare in pasticceria per ordinare una torta, fare la spesa, ovvero comprare tovaglioli, bicchieri di plastica, ciotole, piatti, bibite, patatine, caramelle, l'occorrente per fare panini e tramezzini...
<<Dobbiamo decidere il luogo dove si farà il party!>> esclamo, alzando involontariamente la voce.
<<Be', i miei genitori sono partiti un paio d'ore fa. Andranno in Canada per lavoro... Non so di preciso cosa faranno, però, visto che ho casa libera, possiamo festeggiare qua>> propone.
<<Okay, iniziamo a sistemare i tavoli?>> chiedo.
<<Prima andiamo in centro; dobbiamo fare un sacco di compere! Intanto chiamo qualcuno così ci facciamo aiutare>> mi risponde, portandosi il telefonino all'orecchio.
Annuisco.
<<Dobbiamo anche avvisare tutti gli amici di Marti, senza che lei lo venga a scoprire>> gli ricordo.
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Now... I still believe.
Teen FictionIsabelle ha diciannove anni. È una ragazza timida, introversa e molto insicura. Capelli biondi, viso cosparso di lentiggini, labbra carnose, occhi di un azzurro intenso, inconfondibile, dello stesso colore del mare. È la persona che tutti sognano d...