13° capitolo

26 3 0
                                    

Il fine settimana era passato velocemente, Cameron era tornato a casa sua e Alya era stata al concerto dei Coldplay con Christopher dove, per sua sfortuna, non era successo niente di romantico.

Ora era nel suo letto, erano piú o meno le tre di notte, e osservava le stelle oltre la finestra.

Le piaceva la notte, tutti erano più attivi, non faceva caldo ed era un momento perfetto per riflettere sui dilemmi della vita.

In quel momento, in realtà, non stava pensando a qualcosa in particolare, la scuola era appena finita, gli esami erano andati bene, l'unica sua preoccupazione era quella di essere accettata alla sua università dei sogni.

Quando un rumore la risveglió dai suoi pensieri.

La porta cigoló e sentì dei passi che si avvicinavano al suo letto.

Il respiro le si fece corto e si infiló sotto le coperte, voleva urlare, ma non ci riusciva.

Poi sentì una voce.

"Alya"

"Ti prego non mi uccidere" disse lei terrorizzata.

Dopo si sentirono solo risate.

"Shawn, che ci fai qua?" disse lei accendendo la luce.

"Tua sorella mi ha chiamato e mi ha detto che é arrivata all'aeroporto" disse lui ricomponendosi.

Ma la sua serietà duró poco.

"Ti sei vista?" disse e ricominciò

a ridere.

"Scusa se io non mi vesto come se fossi ad una sfilata per andare a dormire, a differenza tua" disse lei alzandosi dal letto.

"Devo essere preventivo, pensa se qualcuno entrasse in camera mia mentre dormo, e mi trovasse spettinato" disse lui come se fosse la cosa più normale del mondo.

"Spero ti entri Jack lo squartatore"

"Per rovinare questo bel faccino?" disse lui sedendosi sul letto.

Alya sospiró alzando gli occhi al cielo.

"Vai fuori che mi preparo?" chiese lei.

"No, ti aspetto qua" disse lui stendendosi sul letto.

****

10 minuti dopo erano in macchina verso l'aeroporto.

Shawn era alla guida, mentre Alya era accanto a lui e continuava a guardare le stelle.

"Sei proprio fissata eh?" disse lui rompendo il silenzio che si era creato.

"Che cosa?" disse lei tornando alla realtà e portando lo sguardo verso di lui.

"Sei fissata con le stelle, e non capisco che cosa ci trovi di tanto interessante, in fondo sono solo delle luci nel cielo, potrebbero essere anche aerei" disse lui.

"Come sei poetico" disse lei sarcastica

"E comunque sei un ragazzo, non puoi capire"

Il silenzio ricaló nella macchina, cosi Shawn decise di accendere la radio e partì Say Something.

Alya adorava quella canzone e si sorprese nel sentirla cantare da Shawn.

Non lo aveva mai sentito, la sua voce era molto leggera e rilassante.

La ragazza batté le mani come una bambina contenta quando la canzone finì.

E shawn ridacchió guardandola.

"Sei bravo a cantare" gli disse.

"Grazie" rispose semplicemente.

"Potresti fare una cover su youtube, certo, rovinerebbe la tua immagine da Bad Boy ma..." disse lasciando sospese le ultime parole.

"Non sono un bad boy, forse lo sono stato solo con te" disse lui rabbuiandosi.

Fra Shawn e Alya i rapporti erano migliorati a vista d'occhio, cosa che sorprese entrambi.

"Comunque ho scritto qualche canzone" riprese lui.

"Davvero?"

Shawn annuì.

Quell'affermazione aveva fatto riflettere molto Alya, mille domande le circolavano in testa, ma aveva paura a porglielele, forse non erano cambiati poi così tanto.

DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora