18° capitolo

28 3 0
                                    

Il suono della voce di Mia riveglió la ragazza.

"Dimmi" disse lei cercando di stiracchiarsi.

Quando si accorse che un peso le premeva sulle costole aprì gli occhi.

Il braccio di Shawn era sopra il suo busto.

Con il massimo della delicatezza cercó di spostarlo senza farlo svegliare.

Quando si alzò dal divano venne trascinata dalla sorella nella sua camera.

"Allora?" chiese Mia sorridendole.

"Allora...?" disse l'altra non capendo.

"State insieme" disse la sorella battendo lei mani.

"Cosa?" ridacchio Alya

"Io, Alya Ortiz e Shawn Piter Raul Mendes insieme? Come coppia? No, mai, poi sarebbe una notizia da mettere sul New York Times" scherzó la ragazza.

"Andiamo, siete così carini" squittì la sorella.

"No..." sospiró Alya.

"Questa mattina ti ha chiesto scusa, ha alzato bandiera bianca chiedendoti pace, cosa puó fare di piú" affermó Mia incrociando le braccia al petto.

"Proprio per questo, non credo neanche un po' a quello che dice, ora voglio solo vedere quando ricomincierà a prendermi in giro" confessó Alya.

"Non deve  per forza succedere, magari vuole ricominciare davvero da capo" disse Mia.

"Chi lui? É stronzo fino al midollo, credi davvero ad una farsa del genere? Di sicuro avrà fatto qualche scomessa con i suoi amici" rise sarcasticamente.

"Dovresti solo imparare a fidarti delle persone, a volte vogliono davvero vederti felice" sospiró in fine Mia aprendo la porta della camera.

Quando la sorella lasció la sua stanza Alya era confusa, davvero Shawn poteva fare qualcosa di carino?

No, impossibile.

Sopratutto non sarebbe bastato un semplice scusa a cancellare anni di umiliazioni pubbliche.

Peró, in fondo, Mia non aveva tutti i torti su una cosa, non tutte le persone vogliono fare del male, ad esempio Christopher.

Cristopher, come aveva fatto a dimenticarsi di lui?

Alya corse a prendere il cellulare e a comporre il numero del ragazzo.

"Chris" disse lei quando lui rispose.

"Alya, perché mi chiami?" chiese.

"No così, ti disturbo?"

"No, sono fuori a fare una paseggiata al parco"

"Ah, okay, fai una cosa, aspettami li, ti raggiungo subito" disse lei scendendo le scale di corsa.

"Sai almeno di quale parco stó parlando?" rise lui.

"No" ridacchió lei.

"Quello dove ci siamo scontrati il primo giorno"

DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora