Era sera, Alya cercava di sorridere il più che poteva, ma era veramenre sfinita, nonostante la giornata fosse continuata in albergo, dove la ragazza aveva spiegato a Shawn come erano andate le cose.
Però comunque non voleva sprecare quei pochi giorni in Italia che le rimanevano.
"Alya, davvero, se non stai bene possiamo tornare in albergo, non sentirti in colpa o in dovere di farmi visitare questa cittá, l'importante per me é vederti felice, non mi importa se siamo in una piazza o in camera d'albergo, voglio solo farti ridere" disse Shawn mentre erano su un bus.
"No, é carino da parte tua, ma sto bene, e non voglio perdere questi giorni, sono contenta di essere qui con te, e voglio vivere ogni secondo che ci rimane" disse sorridendoli.
Scesero alla fermata di Piazzale Michelangelo.
Si appoggiarono al muricciolo, Shawn era dietro di lei, da li potevano vedere tutta Firenze, con le sue meravigliose strade illuminate.
"Sono contento che tu abbia lottato per venire qui con me, dopo la reazione che hai avuto il giorno in cui ti ho confessato ciò che provavo, non pensavo volessi fare un viaggio così importante insieme a me" le sussurrò all'orecchio.
Alya si girò, si sedette sul muretto e il ragazzo si avvicinò di più a lei.
"Shawn, quella sera ero ancora immersa dalle mie paure e dal nostro passato, da quel momento non c'é stato giorno in cui io non abbia pensato cosa provassi per te, ed é vero,
all'inizio non sei stato proprio il migliore amico che tutti desiderano, ma neanche lontanamente, solo che innamorarsi significa dimenticare il passato e perdonare gli errori commessi, mi sei stato così vicino in questi mesi, come nessuno lo é mai stato, per una volta mi sono sentita importante per qualcuno, con te sono felice, ed era tanto che non lo ero, sei riuscito a rendermi più sicura, quando sei con me potrei andare ad una festa e parlare con tutti, perché tu mi dai quella forza e quella sicurezza che io non ho mai avuto, e quindi, si, ti perdono, ti perdono per quello che hai fatto, ti perdono perché mi sono resa conto di essermi innamorata di te" disse con voce tremante.
I due si fissarono a lungo, occhi dentro occhi.
Nessuno parlava, si stavano conoscendo, leggendo dentro, cercavano di capire ciò che era successo.
Poi Shawn spostò lo sguardo sulle sue labbra, e così fece tante volte, occhi-labbra, occhi-labbra, fino a quando Alya prese coraggio e unì le loro bocche.
Si sentiva libera, era una sensazione fantastica, era come quando vai in profonditá sott' acqua e poi risali perché senti che non hai più ossigeno, e poi arrivi in superficie e respiri, e la sensazione di quando i tuoi polmoni si riempono d' aria era paragonabile alle emozioni che stava provando la ragazza.
Le labbra di Shawn si muovevano esperte, sopra quelle di Alya che era quasi inesperta.
Il ragazzo aveva baciato tante ragazze, ma quello lo colpì veramenre tanto, forse perché aveva lottato per averlo, forse perché lo desiderava davvero o perché, per la prima volta, aveva sentito le farfalle nello stomaco.
Quando si staccarono Alya era rossa.
Shawn l'abbracciò, cosi da non farla sentire in imbarazzo, visto che sapeva quanto lei odiasse diventare rossa ogni volta che era in queste situazioni.
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Destiny
Fanfiction"Sono sempre stata sola, dalla mattina quando nessuno mi dava il buon giorno fino alla sera quando nessuno mi stringeva fra le sue braccia, e io restavo li, stretta al cuscino, mentre versavo lacrime a causa della mia solitudine. Mi sono sempre sent...