Il viaggio era molto lungo, e, anche se non aveva dormito per la maggior parte della notte, Alya continuava a far viaggiare lo sguardo fuori dal finestrino, tra le montagne e il cielo azzurro.
Era un momento particolare per lei, tutte le volte che pensava a Shawn, le sue guance si tingevano di rosso, eppure la sua mente le riportava sempre quei pochi momenti felici che avevano vissuto insieme.
Neanche la musica deprimente riusciva a farla addormentare, anzi, le provocó una reazione diversa, aveva voglia di piangere, e quasi le lacrime le uscivano dagli occhi.
Non era sicura del perché, dentro di lei vi era una tempesta di emozioni, non riusciva a capire perché Shawn, di punto in bianco, era diventato parte fondamentale dei suoi pensieri, si svegliava la mattina con l'idea di rivederlo e di stargli accanto tutto il giorno, attaccata sugli occhi, come se non l'avesse mai persa durante la notte, era difficile da ammettere, anche se erano passati pochi giorni, sembrava che tutto ció che le aveva fatto di male in passato fosse scomparso e loro si fossero riincontrati per la prima volta, ricominciado tutto da capo, ma lei non voleva accettarlo, aveva pianto giorni e notti per colpa sua, eppure doveva, non poteva controllare le emozioni, quando esse erano piú grandi di lei e piú forti di quelle che aveva mai provato.
La macchina si fermó dentro ad un bosco, avevano già da un pezzo abbandonato la strada asfaltata, per addentrarsi in una ricca di terra e sassi che causava un tremolio snervante.
La sua famiglia e quella di Shawn scesero entrambi dalle rispettive auto e si ritrovarono, a pochi metri di distanza, un lago.
"Mamma, questo é il campeggio?" chiese Shawn.
"Si" rispose lei.
"Ma siamo in mezzo al nulla, e senza campo" disse Alya tirando fuori dalla tasca il telefono.
"Lo so, infatti abbiamo pensato che portarvi fuori di casa senza internet vi avrebbe fatto bene" rispose suo padre.
"Papà? Se parto ora, quanto ci metto a tornare a casa a piedi?" disse Mia.
Manuel scoppió a ridere.
"Io non stavo scherzando" rispose la ragazza facendo l'offesa.
"Dai ragazzi, noi montiamo le tende, voi andate ad esplorare la zona, e già che ci siete, prendete un po' di legna per il faló" disse Karen battendo le mani contenta.
I tre ragazzi incominciarono a girare intorno al lago e a entrare nell foresta per trovare i rami secchi.
"Andiamo, davvero dobbiamo stare qui, insomma, io devo gestire il bio blog" disse Mia.
Alya sbuffó.
Se c'era una cosa che odiava di sua sorella era il bolg che aveva creato su internet.
"Di cosa stai parlando?" chiese Shawn
"Aiuta le persone depresse rispondendogli con frasi ancora piú depresse per far si che loro non si sentino piú depressi, logico no?" rispose Alya alzando le braccia al cielo.
"Non é vero, do consigli su come andare avanti, come: piú dura é la caduta piú vittoriosa sarà la risalita" squittì Mia.
"O tipo, tagliarsi le vene é un' ottima sostituzione al buttarsi di sotto ad un ponte?" chiese Alya.
"Non ci credo, stó davvero assistendo ad uno scontro fra le sorelle Ortiz?" rise Shawn.
Le due ragazze spinsero il ragazzo dentro al lago che tornó in superficie pochi secondi dopo, aggrappandosi alla riva.
"Voi...siete..pazze, quello non é un lago" disse indicandolo mentra tremava di freddo.
"É una fottuta cella frigorifera"
Le due ragazze scoppiarono a ridere mentre Shawn correva verso le tende ormai montate per trovare un riparo piú caldo.
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Destiny
Fanfiction"Sono sempre stata sola, dalla mattina quando nessuno mi dava il buon giorno fino alla sera quando nessuno mi stringeva fra le sue braccia, e io restavo li, stretta al cuscino, mentre versavo lacrime a causa della mia solitudine. Mi sono sempre sent...