49° capitolo

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Alya si svegliò di nuovo in una stanza che non era la sua, e ci mise un po' a capire che quella era la camera di Shawn nonostante fossero già da giorni in quella casa.
Si rigirò nel letto non sentendo la presenza del suo ragazzo.
Si alzò barcollando per colpa della testa che le girava
"mai alzarsi troppo in fretta" si ricordò chiudendo gli occhi.
Scese le scale e sentì una musica provenire dalla cucina.
Appena si affacciò vide il ragazzo intento a guardare la tv.
"Buongiorno" disse abbracciandolo da dietro e lasciandogli un bacio sul collo.
Shawn le sorrise baciandola a sua volta ma unendo le loro labbra.
"Che ore sono?" Chiese aprendo i casetti per cercare qualcosa di commestibile.
"Mezzogiorno, lo so è tardi, ma ieri siamo stati svegli fino alle cinque pensavo volessi dormire"
"Si hai fatto bene, e poi Connor deve smetterla di importunare le ragazze, ieri se non l'hanno preso a schiaffi quelle due è  stato solo perchè l'abbiamo portato via in tempo" ricordò ridendo la ragazza.
"È un caso disperato, l'anno scorso eravamo in discoteca e una ragazza gli si è avvicinato, stava andando tutto bene, poi ha cominciato ad atteggiarsi a superiore e lei le ha versato il suo drink sulla testa" le raccontò Shawn.
"Ma non è mai stato fidanzato?"
"Si con Delaney"
"La nostra Delaney?" Chiese sorpresa.
"Proprio lei, ma erano troppo diversi, era un continuo litigarsi, quindi si sono lasciati"
"E stanno ancora in gruppo insieme?"
"Tu non hai idea di quello che è successo, per un periodo eravamo femmine contro maschi, ma poi ci siamo riuniti, siamo sempre stati insieme e una stupidaggine del genere non poteva rovinare un'amicizia che andava avanti da così tanto tempo"
"Io non riuscirei a parlare normalmente con un mio ex e far finta che non sia successo nulla"
"Ma se ci fai caso lui ancora la guarda, la tiene d'occhio, è per questo che non arriva mai fino in fondo con altre ragazze, lui vuole ancora lei"
"Che cosa carina"
"Senti ma hai qualcosa da mangiare è ore che cerco ma non trovo nulla" disse sbuffando Alya.
"Prova a vedere nel ripostiglio"
"Ah, non sapevo dell'esistenza di un ripostiglio"
"Io ti sorprendo sempre" rise Shawn.
"Si, si vanne convinto"
Alya tornò in cucina con pacchi di biscotti, pane in cassetta e nutella.
"Hai invitato qualcuno a colazione?" Scherzò Shawn.
La ragazza alzò il dito medio mentre iniziava a spalmarsi la nutella sul pane.
"Ma te le uova, bacon o cose così non le mangi?" Chiese stupito.
"Ti ricordo che sono italiana" disse spostandosi i capelli con fare altezzoso.
Shawn rise e cominciò a preparare anche lui la sua colazione.
"Ho saputo che Aalyah oggi si opera, vorrei passarla a salutare se non hai altri programmi"
"No certo andiamoci, sai a che ora?"
"Verso le tre, abbiamo due ore, che vuoi fare?"
"Non lo so" disse abbracciandolo.
 I due si parlarono con gli occhi, si lessero dentro, per poi far unire le loro labba in un bacio più profondo.
"Cazzo" si staccò velocemente Shawn quando sentì bussare alla porta.
Andò velocemente alla porta.
"Ciao tesoro quanto tempo" disse una signora anziana stringendo le guance del ragazzo.
"Mary come stai?" Disse lui stringendola delicatamente.
"Bene, la schiena mi da ancora qualche problema, sai..gli anni" disse ridendo.
"Vieni entra pure" la invitò lui.
"Oh e questa ragazzina qui chi è?"
"Lei è Alya, la mia ragazza"
"Alya lei è Mary la mia vicina di casa"
"Salve signora" disse coerentemente  la ragazza allungando una mano.
"Dammi del tu tesoro" disse abbracciandola direttamente.
"Hai detto che è la tua ragazza?"
Disse Mary girandosi verso Shawn.
"Si" le disse passandole un braccio intorno alla vita.
"Dobbiamo farle assaggiare la mia torta" disse alzando un dito verso l'alto.
"Di sicuro, i suoi dolci sono i migliori" disse Shawn indicandola.
"Ah ti volevo chiedere una cosa" disse all'improvviso.
"Oggi pomeriggio viene mia nipote, ma ha due anni e sinceramente con me si potrebbe annoiare e visto che sei in casa  la puoi tenere tu? Basta che la porti al parco, io la porterei volentieri, ma con questa schiena"
"Non c'è problema" ribattè Alya.
"Allora ve la porto verso le quattro"

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