"Alya dove vai, fermati" disse lui seguendola a ruota.
"Shawn, lasciami stare" disse cominciando a correre inutilmente, visto che lui la raggiunse subito.
"Shawn ho detto di..." il ragazzo peró la strinse fra le sue braccia.
Alya si lasció andare, nonostante avesse piú o meno una vita decente, aveva quel peso, quel vuoto nel petto, che non riusciva neanche a spiegarselo.
Shawn le posò un bacio sulla fronte.
"Mi dispiace okay?"
Alya annuì.
"Tutto apposto fra noi?" disse ridandole un bacio sulla fronte.
La ragazza era confusa, estremamente confusa, cosa intendeva con "noi"?
Perché era così dolce ora?
E comunque non era tutto apposto, affatto.
Era arrabbiata come non lo era mai stata prima e si sentiva presa in giro.
"Si, andiamo da Mia peró"
Questa volta fu Shawn ad annuire.
Tornarono alla macchina, lui la teneva stretta con un braccio intorno alla sua vita.
Di due cose era pienamente sicura
1. Shaw Piter Raul Mendes era il ragazzo piú bipolare che lei avesse mai conosciuto.
2. Avrebbe fatto di tutto pur di riportarlo a casa prima che i loro genitori si svegliassero, passare un estate da incubo non era proprio nei suoi piani.
30 minuti dopo si ritrovarono all' aeroporto.
"Non dire nulla di tutto quello che é successo okay?" disse lui prendendole il viso fra le mani.
Alya annui e scese dalla macchina.
Sentiva la pelle bruciare dove erano state le sue mani poco prima.
Le porte scorrevoli si aprirono rivelando una Mia addormentata sulle seggiole della sala d'attesa.
"Mia" sussurò la sorella scuotendola.
La ragazza apri velocemente gli occhi.
E balzó in piedi abbracciandola.
****
"Quindi cosa é successo?" disse Alya mentre cominciarono il loro viaggio di ritorno.
"Quando sono arrivata mi sono fiondata a casa di Riccardo.
Gli ho spiegato tutto e ho chiuso definitivamente con lui.
Poi sono andata all'ospedale da Kevin e beh..era ridotto abbastanza male.
Quando l'hanno dimesso, quasi tre giorni dopo, sono stata con lui a casa sua perché nesuno poteva aiutarlo e con un braccio e il naso rotto non é molto facile fare la maggior parte delle cose" spiegó Mia.
"Quindi ora come sta?" chiese Shawn.
"I suoi genitori sono tornati, si prenderanno loro cura di lui"
E da li caló il silenzio.
Mia era seduta nei seggiolini posteriori, mentre Alya era nel posto del passeggiero.
Al ragazzo gli arrivó un messagio e non tardó a rispondere, cosa che quasi non li fece finire giú per un dirupo.
"Shawn, concentrati sulla strada" urló Alya.
"Ma perché devi sempre rompere, datti una calmata ogni tanto" disse lui sbuffando.
"Sei impazzito? Stavi per ucciderci tutti" disse lei continuando ad urlare.
"Cazzo, smettila di urlare" disse anche lui alzando il tono della voce.
"Ragazzi, mi sembrate tipo quelle coppie di sposi ormai quarantenni" disse Mia ridendo.
"Ci manca solo che Shawn ti metta un mano sulla coscia per calmarti, poi sarebbe perfetto" continuó lei.
Shawn fece proprio quello che lei disse.
"Così?" chiese appoggiando la sua mano sulla gamba di Alya, che subito si irrigidì, ricordando la scena che era successa ormai un'ora prima.
Questo comportamonto da parte della ragazza fece ritrarre la mano al ragazzo.
I due si guardarono dritti negli occhi.
"Ragazzi, é successo qualcosa?" disse Mia insospettendosi della strana situazione.
"Si, tranquilla" rispose lui.
E fino alla destinazione nessuno aprì bocca.
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Destiny
Fanfiction"Sono sempre stata sola, dalla mattina quando nessuno mi dava il buon giorno fino alla sera quando nessuno mi stringeva fra le sue braccia, e io restavo li, stretta al cuscino, mentre versavo lacrime a causa della mia solitudine. Mi sono sempre sent...