La voce della madre la risveglió dai suoi pensieri.
"Alya scendi dobbiamo cenare" le disse.
La ragazza aspettò qualche minuto prima di scendere.
Quando arrivó alla sala principale dove vi era la grande tavola apparecchiata notò che l'unico posto libero era quello fra la signora Mendes e Shawn.
"Alya, tesoro, siediti pure qua, non mordo" disse la madre di Shawn notando lo sguardo della ragazza fisso sulla sedia.
Alya, rossa in viso, si sedette al suo posto.
"Noi siamo Karen e Manuel e lui é nostro figlio Shawn" continuó la donna.
Alya annuì solamente.
Odiava essere al centro dell'attenzione sopratutto quando c'era Shawn che la fissava.
Quel ragazzo la faceva sentire inutile e sbagliata, ogni volta che gli stava vicino riusciva a trovarsi mille difetti.
La madre portó il rosbif e ne servì due pezzi a testa con una buona porzione di puré.
Alya, che non aveva pranzato, li divoró in poco tempo, servendosi subito dopo con altri due pezzi.
"Non credo tu li debba mangiare, é già tanto se non rotoli" le sussurró Shawn nell'orecchio.
La ragazza, sentendosi stupida, annui dandogli ragione e rimmettendoli a loro posto.
Shawn ridacchió osservandola.
Durante la cena le due famiglie continuarono a conoscersi, tutti avevano qualcosa da raccontare, tutti tranne Alya che se ne stava in silenzio ad osservarsi le mani trattenendo le lacrime.
Dentro la sua testa continuava a ripetersi che lei non era grassa, in fondo si allenava in palestra ogni giorno, ma non capiva perché quelle parole l'avevano mandata tanto in crisi.
"Alya, cosa succede? Ti senti poco bene?" le chiese Manuel.
La ragazza alzó lo sguardo e notó che tutti la stavano fissando.
Scosse la testa in segno di negazione per poi alzarsi e correre in camera.
Quando ci arrivó chiuse la porta e si sedette sul letto prendendosi la testa fra le mani.
Provó a respirare, ma le sembró piú difficile del previsto.
La gola le bruciava e per quanto cercasse di trattenere le lacrime scoppió in un pianto.
Shawn le aveva detto cose peggiori, l'aveva messa in imbarazzo davanti a tutta la scuola, ma quelle parole l'avevano ferita tanto.
Il peso, per lei, era sempre stato un problema, non si vedeva mai come tutte le altre ragazze, cosí aveva cominciato a fare sport ogni giorno e finalmente cominciava ad accettarsi.
Ma Shawn l'aveva riportata a quella che per lei era la verità.
Non sarebbe mai stata una ragazza perfetta.
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Destiny
Fanfic"Sono sempre stata sola, dalla mattina quando nessuno mi dava il buon giorno fino alla sera quando nessuno mi stringeva fra le sue braccia, e io restavo li, stretta al cuscino, mentre versavo lacrime a causa della mia solitudine. Mi sono sempre sent...