Arrivati dentro casa erano le 5:00.
Per fortuna dormivano ancora tutti.
Alya tiró un sospiro di sollievo.
Ogniuno tornó nella propria stanza.
Dopo quasi dieci minuti la porta sua si aprì.
Il materasso accanto a lei si abbassó per qualche secondo, dopodiché un braccio la scosse.
"Sei arrabbiata?" chiese Shawn.
La ragazza scosse la testa, per poi ricordarsi che erano al buio.
Quindi rispose freddamente con un "no".
"Non é vero" disse il ragazzo.
"Conosco la tua voce, é sempre così.....dolce, ma allo stesso tempo con una nota di presunzione" continuó lui.
"No, tu non sai niente su di me, é inutile che provi a fare il carino con me, tanto ho già capito che mi sfrutti per andare a quella stupida festa" urló Alya.
"Shhhh" le disse lui.
"Perché reagisci così?" le chiese.
"Non lo so..non mi dovrebbe minimamente interessare quello che fai te, ma il punto é che, ci sono rimasta male, e anche tanto, pensavo stessimo migliorando, invece da come hai reagito oggi, credo proprio che noi due non andremo mai d'accordo" disse lei girandosi dal lato opposto a quello del ragazzo.
"Alya, mi dispiace, ero solo stressato io.."
"Quante altre volte succederà eh? Quante volte mi chiamerai ancora puttanella solo perché ti girano le palle??" disse lei rigirandosi verso di lui.
Shawn la sorprese abbracciandola.
"Mi dispiace" continuó lui lasciandole un bacio sulla guancia, per poi andarsene.
Alya si lasció cadere sul letto con un sospiro.
Perfetto, non aveva risposto alla sua domanda, e ora cosa si doveva aspettare?
****
La mattina dopo si sveglió tardi, troppo tardi, erano quasi le undici, accese il telefono e si trovó diversi messaggi da Christopher.
Lei gli rispose che aveva dormito poco e che si sarebbero visti il giorno dopo.
Scese in cucina per fare colazione, anche se era quasi ora di pranzo.
Shawn era seduto su uno sgabello, appoggiato all'isola che si trovava al centro della stanza.
"Giorno" disse lui.
"Giorno, sai dove si trova Mia?" le chiese lei.
"credo stia dormendo" rispose continuamdo a mangiare il suo panino al prosciutto e contemporaneamente guardare il cellulare.
Okay, lei non si sarebbe mai aspettata di trovarselo davanti mentre piangeva in ginocchio chiedendole perdono, peró non accettava nemmeno il fatto che lui le rivolgesse la parola come se non fosse successo nulla.
"Non mangi?" chiese lui indicandole la confezione di prosciutto.
"Passo" disse alzando le mani.
"Andiamo, non crederai davvero che tu sia grassa?" chiese lui.
Questa domanda la sorprese.
"No" disse isicura.
"Facciamo così, dimentichiamo tutto ció che é successo durante tutti questi anni e ricominciamo da capo" disse lui.
Alya ci pensó su, poi, dopo un sospiro, accettó.
Shawn corse verso di lei e l'abbracciò.
"Okay, cosa vuoi fare?" le chiese.
Lei si illuminó.
"andiamo al parco avventura" disse come una bambina.
Shawn ridacchió e poi annuì.
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Destiny
Fanfiction"Sono sempre stata sola, dalla mattina quando nessuno mi dava il buon giorno fino alla sera quando nessuno mi stringeva fra le sue braccia, e io restavo li, stretta al cuscino, mentre versavo lacrime a causa della mia solitudine. Mi sono sempre sent...