"Non vedo l'ora che sia estate, così potró dormire fino a tardi" aveva pensato Alya la mattina di un freddo febbraio quando si era svegliata alle 6 per andare a scuola.
Invece, ora, si ritrovava a contemplare il buio della sua camera.
Erano le 6 del mattino, ma sembrava che quel giorno il sole non voleva spuntare, proprio come la sua voglia di rimettersi a dormire.
Le due famiglie si sarebbero svegliate verso le 8 per arrivare, con tutta calma, alle 10 al campeggio.
Stanca di non fare nulla prese il computer e lo portó con se fino al giardino.
Si era stancata della solita visuale del suo balcone che dava verso il parcheggio.
Dal giardino, invece, si potevano ammirare le imponenti montagne e un piccolo lago in lontanaza.
La ragazza si sedette su una sedia a dondolo da giardino.
Prese il computer e accese la videocamera puntandola verso la sua faccia e cominció a parlare come se la stessero ascoltando tante persone.
Era una cosa che faceva spesso, faceva dei piccoli video dove raccontava la sua vita, quello che lesuccedeva e quello che le passava per la mente, come un diario di bordo.
Non si sentiva una youtuber, anche perché non avrebbe mai pubblicato su una piattaforma così grande qualcosa di così personale.
"Ciao a tutti" sospiró.
"Sono passate 2 settimane da quando sono finiti gli esami, sono orgogliosa del risultato finale e devo ammettere che ho superato di gran lunga le mie aspettative.
Da quel giorno sono successe tante cose.
Sono andata in vacanza con la mia famiglia, e già questa é una tortura, ma, tanto per migliorare le cose, mi sono ritrovata i Mendes in casa.
Ovvio, perché a me non va mai nulla bene.
Una volta che finalmente sarei riuscita a lasciarmi tutto alle spalle, mi ritrovo il peggio del mio passato in vacanza, nella stessa casa.
All'inizio non é stato semplice, non riuscivo a sopportarlo e il sentimento era evidentemente reciproco visto che non faceva altro che complicarmi la vita.
Uno dei primi giorni ho conosciuto un ragazzo, Christopher, ci siamo scontrati mentre corravamo e abbiamo fatto amicizia.
Col passare dei giorni ho scoperto che lui era gay, e ci sono rimasta male perché pensavo che per la prima volta sarei riuscita a trovare un ragazzo.
Poi Mia é scappata di casa con l'aiuto mio e di Shawn, e da quel momento, io e lui, abbiamo cominciato a legare.
Mi ha chiesto un aiuto perché vuole cambiare, ma io non so che fare, insomma, mi ha trattata male per piú o meno 18 anni.
Non mi fido di lui e vorrei stargli lontana costantemente, eppure mi ci trovo così bene, é strano ammetterlo, ma mi piace, a volte, per il modo in cui ragiona e perché é sempre disponibile nel ascoltare i miei pensieri.
Per esempio, alcune notti viene in tertazza con me e ci mettiamo a parlare di tutto.
Del mio passato, delle sue avventure e anche dei nostri problemi, sono veramente confusa, una parte di me mi dice di lasciare che il destino faccia quello che deve fare, l'altra mi urla di scappare il piú lontano possibile.
Vabbé, credo di avervi stressato abbastanza." disse chiudendo il video.
Sospiró e lo salvó nella cartella dove c'erano quelli che aveva registrato precedentemente.
Il sole era spuntato e si erano fatte le 7.30.
Andó in cucina a preparare la colazione per tutti, poi la posizionó in tavola e aspettó che tutti arrivassero.
I primi furono i suoi genitori, poi quelli di Shawn e infine Mia.
Non si accorse della mancanza del ragazzo finché non concepì che c'era troppo silenzio rispetto alle altre mattine.
Salì in camera e bussó alla porta del ragazzo, ma nessuno rispose, quindi entró.
Osservó il letto vuoto e disfatto.
"Shawn" urló.
Il ragazzo aprì una porta che Alya non aveva neanche notato, e apparse uno Sahawn con solo dei boxer in dosso che si stropicciava gli occhi.
"Dimmi" disse con la voce impastata.
La ragazza arrossì improvvisamente e si copri gli occhi come una bambina.
"Volevo sapere se scendevi a fare colazione" disse velocemente.
"No, non stó bene" rispose.
"Ah, vuoi rimandare il viaggio?" chiese lei.
"No, ora mi passa"
Alya uscì di corsa dalla stanza sventolandosi la faccia con una mano, per far si che il suo volto riprendesse un colorito naturale.
Verso le 9.30, in ritardo come al solito, le due famiglie si misero in viaggio.
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Destiny
Fanfiction"Sono sempre stata sola, dalla mattina quando nessuno mi dava il buon giorno fino alla sera quando nessuno mi stringeva fra le sue braccia, e io restavo li, stretta al cuscino, mentre versavo lacrime a causa della mia solitudine. Mi sono sempre sent...