La macchina nera del ragazzo si fermò davanti ad un fast food.
Alya si girò verso di lui insicura.
"Dobbiamo proprio entrare?" Chiese lei
"Si, devi farti degli amici, e....ti devi divertire, non pensare a nulla, fregatene di come sei vestita, fottitene di quello che la gente pensa di te, non chiederti se gli piacerai, in fondo servono a questo gli amici no? a farti dimenticare i problemi e poi loro non ti giudicheranno, non ti faranno sentire un'estranea ne sono sicuro" disse con una risatina finale.
La ragazza adesso era un po' più convinta, anche se non sarebbe stato semplice, avrebbe provato a divertirsi e basta.
Uscirono dalla macchina e subito un gruppo di ragazzi urlò
"Mendes, ma allora non sei morto"
Tutti si girarono verso di loro e Shawn ridacchiò alzando una mano come saluto senza sentirsi in imbarazzo.
I due si avvicinarono al tavolo che si trovava fuori dal locale e Alya fece dei respiri profondi e mise su un sorriso.
"Alya" si sentì chiamare.
Alzò lo sguardo e si trovò Cameron e Christopher seduti sulle sedie.
I due si alzarono e la salutarono calorosamente.
Poi la invitarono a sedersi.
Shawn stava già parlando con tutti, si vedeva che gli erano mancati.
Al tavolo c'erano oltre a Chris e Cam due ragazze e un altro ragazzo.
"Loro sono Connor, Delaney e North" le presentò Shawn.
Connor era alto e piazzato bene, con spalle larghe e braccia muscolose, chiunque lo avrebbe scambiato per un bodyguard o un butta fuori.
Delaney le piacque subito, era solare e non era vestita troppo "volgare", aveva dei lunghi capelli marroni, uguale agli occhi.
North, invece, sembrava una hippies, portava i capelli raccolti in una crocchia alta e una coroncina di fiori azzurri, era scura di carnagione, sembrava abbronzata, aveva gli occhi verdi attenti e intriganti, era vestita con una semplice tutina bianca di cotone e pizzo e degli stivaletti neri.
"Ciao io sono Alya" si presentò a sua volta.
"Ciao Alya, ho sentito tanto parlare di te, e wow Shawn non mi avevi detto che era così carina" disse Connor girandosi verso di lui ridendo.
Anche Alya rise e si unirono pure gli altri del tavolo con qualche commento come "sei sempre il solito"
"Ehy Sono geloso" rise Shawn.
"Lascialo stare fa sempre cosi" disse North sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
"Sei fortunata ad avere noi due nel gruppo,con loro andresti fuori di testa dopo due secondi"continuò
" siamo in minoranza, è vero, però li sappiamo comandare" intervenne questa volta Delaney dando il cinque all'amica.
"Si, si dici sempre così poi ti convinciamo a fare qualunque cosa" rise Shawn.
A quel punto arrivò la cameriera.
"Avete deciso?" Chiese.
"Io non so che prendere" confessò Alya girandosi verso le ragazze.
"Non sei mai stata qui?" Chiese stupita North.
"No..."
"Devi assolutamente provare il Lightning strike"
"Okay, prenderò quello"
Passati cinque minuti le loro ordinazioni arrivarono.
La maggior parte di loro avevano preso la sua stessa bevanda.
Alya lo assaggiò.
"O mio dio cos'è? È troppo buono"
"È semplicemente cioccolato, caffè, panna, vaniglia e nutella, insomma con un sorso prendi 20kg" le spiegò una delle ragazze.
"Lo adoro" commentò facendo ridere tutti.
"Okay, adesso arriva il bello" disse Connor alzandosi e tutti lo imitarono.
Da lontano aprirono le loro macchine.
Alya si guardò intorno non capendo.
"Corri veloce?" Le chiese Delaney
"Si" rispose non capendo
"Confermo" ridacchio Christopher
"Continuo a non capire"
"Ora dobbiamo correre fino alle macchine, tu andrai ovviamente con Shawn, e poi dobbiamo andare via da qui okay?"
"Ma non abbiamo pagato"
"Appunto...via" urlò Cameron e tutti si precipitarono nelle macchine accendendo i motori e lasciando il parcheggio.
"Ma le telecamere?" Chiese Alya tra il preoccupata e l'estremamente elettrizzata.
"Tranquilla è il fast food più vecchio di tutti, la cosa più moderna sarà lo scarico del bagno" la rassicurò Shawn.
"E adesso dove andiamo?" Disse non trattenendo un sorriso
"Ora vedrai"
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Destiny
Fanfiction"Sono sempre stata sola, dalla mattina quando nessuno mi dava il buon giorno fino alla sera quando nessuno mi stringeva fra le sue braccia, e io restavo li, stretta al cuscino, mentre versavo lacrime a causa della mia solitudine. Mi sono sempre sent...